Massafra. Illustrato il restauro delle corone della Madonna della Scala e del Bambino

Massafra. Nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta, oggi, 3 agosto 2013, presso il Monastero di San Benedetto, su iniziativa dell'Arciprete parroco don Fernando Balestra e del Comitato Festa Patronale Madonna della Scala (di cui è presidente Giulio Mastrangelo), sono stati illustrati tutti i particolari su alcuni interventi di restauro relativi alla statua della Vergine, grazie a un benefattore anonimo (non massafrese) molto devoto verso la Madonna.
Il presidente del Comitato, Giulio Mastrangelo, e don Fernando Balestra, hanno ricordato che, come già noto, che a marzo-aprile fu restaurata la scala e la figura della cerva in atto di volervi salire. L'intervento consistette nella pulitura e nel bagno in argento del reperto, ponendone in rilievo il fine lavoro a cesello, e nell'assicurare saldamente due zampe della cerva ai gradini della stessa.
In seguito, nel mese di luglio, sono state restaurate le corone e i bouchet di fiori retti rispettivamente dalla Madonna e dal Bambino. Anche qui l'intervento è consistito nella pulitura e nel bagno in argento. Come evidenziato, si tratta di reperti, privi di data ma finemente cesellati a mano, datati, in base alla tecnica di lavorazione, al 1700, probabilmente coevi all'acquisto della statua.
Don Paolo Ladiana narra che verso la fine del secolo decimosettimo si registrò a Massafra un forte incremento della devozione verso la Madonna della Scala e che il segno di tale incrementata devozione fu l'acquisto da parte della Congrega del Purgatorio della statua lignea della Madonna per esporla nella Collegiata e portarla in processione in determinate circostanze di penitenziali o di ringraziamento (P. LADIANA, Il bicentenario della Madonna della Scala, in Idem, Uomini, fatti e cose della vecchia Massafra (a cura di V. SERIO), Massafra 1995, p. 197). È lo stesso simulacro che ora si porta in processione. Se la statua della nostra Patrona è stata acquistata alla fine del '600, cioè molto prima che la Madonna della Scala fosse proclamata Patrona principale della Città, possiamo ipotizzare che le corone siano coeve o che siano state acquistate successivamente?
Non abbiamo elementi per dire se è vera l'una o l'altra delle due ipotesi.

Circa l'attuale abito che indossa, finemente ricamato con fili d'oro, sappiamo (ha detto Mastrangelo) che fu commissionato a Napoli da alcuni devoti tra fine 1891 e gli inzi del 1892. Riguardo agli abiti precedenti, Maria Renzelo ci dice che nel 1876, in concomitanza col primo centenario del patrocinio, la signora Mariuccia Semeraro, moglie di Matteo Pagliari, ebbe a donare alla sacra immagine un abito, probabilmente confezionato dalla suore di clausura di San Benedetto. L'abito che si conserva al Santuario, invece, potrebbe essere quello precedente, anteriore al 1876. Nel 1936 l'abito “nuovo” fu “riportato”, ossia il ricamo fu trasferito su stoffa nuova. Solo nel 1976, in occasione del bicentenario del patrocinio, la signorina Damiana Vaccarelli realizzò un altro abito, più sobrio, ma nello stesso stile dei precedenti, che di solito si fa indossare durante la festa del Patrocinio a febbraio – marzo (M. RENZELO, Il “nuovo” abito della sacra immagine della Madonna della Scala, in Annuario Festa patronale 2006, p. 29 s.).
Nell'esprimere il mio apprezzamento e il mio ringraziamento nei confronti del devoto non massafrese che, nell'anonimato e nella discrezione, si è fatto carico dell'intervento di restauro della scala argentea (ha fra l’altro detto Giulio Mastrangelo), auspico che i massafrese ferventi devoti della Madonna si assumano l'onere di altri urgenti interventi di restauro; a cominciare dall'abito (molti fili d'oro del ricami si stanno sfilacciando), continuando con le corone di Gesù Bambino e della Madonna (che andrebbero anch'esse lucidate), per finire colla statua lignea che dopo oltre tre secoli di vita ha bisogno di un chek-up e di un intervento di manutenzione conservativa.

Per informazioni: Comitato Madonna della Scala – Piazza Garibaldi n.8 – 74016 Massafra; e-mail: giuliomastrangelo@libero.it

Nella foto: la scala restaurata ammirata (da sx) da Salvatore Scarano, Giulio Mastrangelo e Suor Nicoletta, nuova madre superiora.

(N.B.)

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