Garavini (PD): “Facilitare l’assegnazione di medaglie onorifiche a ex internati nei campi nazisti”

Migliaia di ex deportati vivono all’estero. Spesso non sono al corrente del riconoscimento

“La medaglia d’onore per i deportati nei campi di lavoro nazisti è un riconoscimento dovuto che spetta anche a molti connazionali residenti all’estero. Occorre fare il possibile affinché anche gli aventi diritto che non vivono in Italia possano ottenere questa simbolica onorificenza, finalizzata a premiare il sacrificio di chi seppe opporsi al nazifascismo e difendere i valori della Resistenza”. Lo dice Laura Garavini, componente dell’ufficio di presidenza del gruppo PD alla Camera, presentando un’interrogazione alla Presidenza del Consiglio, insieme ai colleghi PD eletti all’estero Gianni Farina, Marco Fedi, Francesca Lamarca e Fabio Porta.

“Gli ex-internati militari e civili che hanno diritto alla medaglia d’onore sono circa 800'000. E nel caso in cui, purtroppo, siano già deceduti, la legge prevede che siano i familiari a poterla ritirare”, spiega Laura Garavini. “Spesso però gli aventi diritto non sanno dell’esistenza di questa onorificenza. Ecco perché è doveroso predisporre un’adeguata campagna informativa rivolta alle famiglie degli ex deportati nei campi di lavoro. In particolare è necessario che le istanze a suo tempo presentate all’OIM per il riconoscimento dello status di lavoratore coatto siano automaticamente trasmesse al comitato per l’assegnazione delle medaglie, il quale a sua volta deve informare le famiglie della possibilità di richiedere la medaglia onorifica”.

“Quando l’Europa era oppressa dal nazifascismo, centinaia di migliaia di cittadini lottarono anche oltreconfine per la libertà dei popoli europei. Lo dimostra la recente consegna della medaglia al Ministro della cultura francese, Aurélie Filippetti, il cui nonno Tommaso fu impegnato nella Resistenza francese, prima di essere arrestato e deportato in un campo nazista”, aggiunge la deputata PD. “Bisogna evitare che ostacoli burocratici impediscano la piena realizzazione dell’importante iniziativa promossa dall’Italia su impulso di due grandi Presidenti della Repubblica, Giorgio Napolitano e il suo predecessore Carlo Azeglio Ciampi, per premiare il coraggio dimostrato da tanti cittadini durante la seconda guerra mondiale”.

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