Una strage, l’ennesima , di cani che vivono in modo libero, un ennesimo colpo alla legalità e all’immagine della città, e al rispetto verso esseri indifesi. Eppure da tempo, oramai lontano, conosciamo quando sia importante per noi cittadini a due ‘zampe’ il rapporto e la presenza di altri animali, come cani e gatti, che peraltro abitano anche le nostre case (il 25% delle famiglie ha cani e/o gatti) e gli spazi ancora senza cemento della nostra città, assieme agli uccelli anch’essi spesso in difficoltà per la solita ignoranza antropocentrica. Proprio l’ultimo sondaggio condotto in proposito da Gfk Euricko non lascia dubbi sul rapporto tra uomini e animali d’affezione: oltre l’80% degli italiani ritiene che la presenza di costoro migliori di gran lunga la qualità della vita e il 60% è disposto , visto che siamo nel periodo estivo, a qualsiasi impegno, anche a non andare in vacanza, pur di non separarsi con i loro amici a quattro zampe. Sono sempre di più gli alberghi, gli stabilimenti balneari e le spiagge comunali libere che accolgono famiglie o singoli con cani al seguito. Ma, come sempre accade in Italia, la Sicilia è sempre distante dalle altre regioni anche su questo fronte di civiltà. Eppure dobbiamo sapere che nessuno può scacciare dalle spiagge coloro che hanno al seguito un cane, in quanto ad impedire l’accesso deve essere un’ordinanza firmata dal sindaco o dal comandate della Capitaneria di porto, pubblicata sugli albi pretori, con motivazione e durata del divieto, oltre ad essere esposta e ben visibile a tutti.
Ricordiamo, però, che Catania è stata tra le prime città in Italia, nel 1993, a riconoscere la delega sui diritti, le problematiche e il benessere degli animali e assegnarla all’assessore pro-tempore, ai Servizi Sociali. . Da qui nacque la prima consulta comunale riconosciuta dallo Statuto, alla quale hanno aderito diverse associazioni animaliste. Siamo certi che anche stavolta il sindaco Bianco darà tale specifica delega ad uno degli assessori appena nominati.
Alfio Lisi
FREEGREENSICILIA
Catania