Ci sono persone che non riescono ad essere cafone, neppure quando si arrabbiano. Ci sono persone, invece, che diventano cafone in determinate situazioni, ma sanno quando è il caso di comportarsi in maniera signorile, quando le buone maniere sono necessarie, e quando ci si può permettere d’essere volgari. Diciamo che sono cafoni consapevoli. La categoria peggiore è quella dei cafoni inconsapevoli. Quelli, tanto per fare un esempio, come il nostro Cavalier cortese, con i suoi gesti e battute volgari in luoghi e circostanze in cui la buone maniere sono d’obbligo. Ma c'è anche un’altra categoria che si può definire con un ossimoro: i cafoni eleganti. A questa categoria appartiene lo scrittore Aldo Busi. L’altra sera, durante la nuova trasmissione (cominciata male) di David Parenzo, rivolgendosi all’on. Laura Ravetto, ha detto: «E’ chiamato l’obolo del sofà e risale agli anni ‘60 e viene pagato dalle donne ma anche dagli uomini. Io mi meraviglio del discorso dell’onorevole perché sembra quasi invidiosa della Gentili che non ha mai calato le mutande, perché dice: “Ma come, io è una vita che vado in giro senza, e nessuno mi ha mai chiesto di calarle!”». Elegantemente cafone come, del resto, in moltissime pagine dei suoi libri. Laura Ravetto si è alzata ed ha lasciato la trasmissione. Aldo Busi si è stupito: “Ma come, era solo una battuta!”. In realtà, sarebbe stato giusto che fosse lui ad allontanarsi dalla trasmissione. Oppure sarebbe stato meglio non invitarlo per niente?
Veronica Tussi