La crisi economica e il calo delle iscrizioni presso gli asili nido in Emilia Romagna per le rette troppo alte, la Cinti commenta

La vice responsabile dell' Italia Dei Diritti per la Scuola e l' Istruzione: “Rilevate le criticità più evidenti e generalizzate, occorre intervenire tempestivamente dispiegando energie e strategie partecipate che vadano incontro ai genitori e ai loro bambini, senza dimenticare l' obiettivo primario, ovvero il diritto ad una scuola per tutti, che sia inclusiva e fermamente improntata alla tutela dei presupposti sui quali si fonda l'istituzione scolastica, nel suo essere elemento essenziale per la crescita armoniosa e completa della persona, quindi anche e soprattutto della sua personalità”

Roma, 28 giugno 2013 – Nella relazione presentata in Commissione Scuola presso la sede della Regione in Viale Aldo Moro, l' assessore regionale Teresa Marzocchi ha riportato dati poco confortanti in merito al numero delle iscrizioni presso gli asili nido in Emilia Romagna, collegandola in maniera diretta alla crisi che stiamo vivendo. E' stato rilevato, in seguito ad un monitoraggio dei servizi educativi eseguito su ciascuna provincia per stabilire gli effetti della legge di riforma riguardo l'offerta dei nidi approvata l'anno passato, che i genitori non riescono ad affrontare la spesa mensile per la retta in assenza di adeguati aiuti da parte del Comune. Nonostante all' interno del documento in oggetto si parli di “apprezzabili sforzi di tenuta”, l'attenzione maggiore, come scrive la stessa Regione, è rivolta agli effetti della crisi, i quali “si intercettano sotto il profilo della sostenibilità economica per quanto concerne il pagamento della retta, pertanto numerose sono le famiglie in difficoltà nell' adempiere all'obbligo del pagamento, ragione per cui quasi tutti i comuni della provincia si stanno orientando ad azioni anticrisi relative al ricalcolo delle rette”. Ad Imola, ad esempio, si è potenziato il servizio part-time, per venire incontro a tutti quei genitori che preferiscono optare per un servizio giornaliero di minor durata e quindi pagare meno rispetto al tempo pieno. A Casalecchio, in provincia di Bologna, si è invece pensato di offrire “un beneficio alle famiglie in difficoltà”, con il pagamento delle rette soltanto a fronte di un aiuto da parte dei genitori nel pagamento almeno parziale della quota di iscrizione. Infine, a Crespellano, sempre in provincia di Bologna, sono previste esenzioni e riduzioni per chi vive una situazione di crisi. Secondo quanto riportato dalla Regione, ” un fattore indicativo dell' emergenza crisi riguarda il calo delle iscrizioni o le rinunce”.

Luana Cinti, esponente dell' Italia Dei Diritti e vice responsabile per la Scuola e l' Istruzione, al riguardo afferma: ” Mai come in questo momento è necessario mettere in campo tutto l' impegno e gli sforzi utili a trovare un accordo chiaro e funzionale che partendo dall' analisi di ciascuna realtà scolastica locale, appronti modifiche nell' offerta dei servizi educativi, in ragione delle sopravvenute esigenze ed effettive difficoltà da parte delle famiglie all' interno del contesto di crisi nel quale nostro malgrado siamo chiamati a muoverci ed operare, cercando nel contempo di salvaguardare quanto fatto sinora di positivo o che continua ad offrire, da diversi punti di vista, positivi riscontri. Rilevate le criticità più evidenti e generalizzate, occorre intervenire tempestivamente dispiegando energie e strategie partecipate che vadano incontro ai genitori e ai loro bambini, senza dimenticare l' obiettivo primario, ovvero il diritto ad una scuola per tutti, che sia inclusiva e fermamente improntata alla tutela dei presupposti sui quali si fonda l'istituzione scolastica, nel suo essere elemento essenziale per la crescita armoniosa e completa della persona, quindi anche e soprattutto della sua personalità. Il calo delle iscrizioni, o peggio ancora delle rinunce, è sicuramente un dato preoccupante, la spia accesa di una situazione che purtroppo accomuna sempre più famiglie ma non può andare oltre, mentre è al contrario auspicabile un intervento immediato e ugualmente proiettato ad una impostazione nuova dei servizi in ragione dei cambiamenti in atto”.

Ufficio Stampa Italia Dei Diritti Scuola e Istruzione

italiadeidiritti@yahoo.it

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