Nelle ultime elezioni amministrative abbiamo potuto constatare due tendenze. La prima è che in molti comuni un italiano su due ha preferito rimanere tra le mura domestiche o andare a fare una gita fuori porta. Ha preferito fregarsene, lasciar decidere ad altri. Tanto i media lo hanno convinto che non cambia mai nulla. L'altra è che ci sono 400 nuovi cittadini portavoce in 200 comuni dove il M5S non c'era fino a ieri. A Roma i partiti sono crollati del 50% rispetto alle comunali del 2008 (vd dati mininterno). Hanno mantenuto sicuramente parte dei voti di chi, tutto sommato, è coinvolto nel baratro di un'Italia dove “sfrattati, imprenditori falliti, disoccupati si danno fuoco, si buttano dalla finestra o si impiccano”. Come non direbbe qualsiasi telegiornale o quotidiano dello status quo: “la vittoria di Pirro sui romani”.
Oltre che al risultato numerico, l'impegno del gruppo 5 stelle romano si è trasformato in un risultato, a livello umano, senza paragoni.
In questa “campagna culturale”, come attivisti prima che candidati, ci siamo occupati più che altro di continuare a facilitare la cooperazione tra le realtà territoriali (pochi nomi per tutte quelle che abbiamo potuto conoscere meglio in questo percorso continuativo, dal Communia ai lavoratori ATAC della 4° area, dagli artigiani agli artisti di faròarte, dal coordinamento romano per l'acqua pubblica ai comitati di quartiere, dall'osservatorio casilino alle altre persone e associazioni che si battono contro le prevaricazioni e l'abbandono di una politica guidata da interessi estranei al territorio, e che, fortunatamente, promuovono progetti condivisi e partecipati) e le istituzioni che tra pochi giorni saranno accessibili da liberi cittadini portavoce.
Il M5S è questo, non ci dovremo inventare l'acqua calda. È un metodo con un programma partecipato dall'intelligenza che è presente e già fa politica sana sul territorio. I portavoce eletti in consiglio comunale e nei consigli municipali per stravolgere il sistema verticistico dei partiti dovranno essere aiutati da questa immensa energia civica, e come liberi cittadini ci stiamo organizzando per convogliarla al meglio.
Un pensiero particolare va ai 130.635 elettori romani del Movimento 5 stelle, coscienziosi del ruolo determinante che hanno svolto per consentire l'ingresso di “aria fresca” e di proposte partecipate all'interno di un palazzo che faremo diventare di vetro. Abbiamo importantissimi doveri civici da svolgere come movimento, ancor più importante sarà la determinazione e l'impegno di chi entrerà in Campidoglio e nei municipi.
Ciascuno ci metterà il suo, anche le persone che non hanno preferito il M5S, ma saranno in grado di partecipare in questo processo di sviluppo collettivo.
Un abbraccio a tutti gli attivisti che insieme si sono spesi e si spendono per un entusiasmante obiettivo comune: riprendersi il futuro.