Il rinnovo dell’accordo di sicurezza sociale con il Canada, accordo che come è noto è già stato approvato dal Parlamento canadese ma non ancora dal Parlamento italiano, garantirebbe importanti benefici per la collettività italiana in Canada e per i cittadini canadesi che vivono in Italia. Lo sostiene l’On. Francesca La Marca eletta nella Ripartizione America centrale e settentrionale in una sua recente interrogazione ai Ministeri competenti. La deputata, ancorché consapevole delle difficoltà di lavorare bene ed essere propositivi in questa incerta e forse breve legislatura, intende comunque stimolare Parlamento e futuro Governo ad attivarsi quantomeno per approvare alcune leggi o provvedimenti a favore delle nostre collettività all’estero.
La deputata ricorda che l’accordo di sicurezza sociale firmato nel 1995 da Italia e Canada, e approvato dal Parlamento canadese l’anno dopo, avrebbe dovuto sostituire il precedente Accordo firmato nel 1977, entrato in vigore nel 1979 ed attualmente ancora vigente. La Marca ritiene ingiustificabili e incomprensibili i ritardi da parte dell’Italia nell’onorare gli impegni presi con il Canada e con gli italiani lì residenti.
Il nuovo Accordo – ricorda l’On. La Marca – era nato dall’esigenza di valutare l’evoluzione intervenuta negli anni nelle legislazioni dei due Paesi, di migliorare lo standard di protezione dei lavoratori, e di elaborare tecniche e procedure tese a garantire una più rapida erogazione delle prestazioni previdenziali.
L’Accordo non solo confermerebbe e consoliderebbe i benefici già previsti dall’Accordo del 1977, ma ne prevede altri che renderebbero più ampia ed equa la tutela sociale.
Nelle passate legislature i Ministeri degli Esteri, del Lavoro e dell’Economia non hanno mai chiarito i motivi per cui l’importante accordo di sicurezza sociale firmato nel 1995 dai due Paesi contraenti e già da tempo ratificato dal Parlamento canadese – un accordo che introduce misure migliorative e i cui costi sono molto limitati – non viene inserito nell’agenda dei lavori del Parlamento italiano (si ricorda che deve essere il Governo a presentare il Disegno di legge per l’approvazione del Parlamento).
Nel mese di luglio del 2000 il Senato della Repubblica aveva approvato il Disegno di Legge per la ratifica e l’esecuzione del nuovo Accordo e lo aveva trasmesso alla Camera. Nel dicembre 2000 la III Commissione della Camera dei Deputatiaveva espresso parere favorevole. Da allora l’accordo è scomparso dall’attività legislativa di Governi e Parlamenti. Sebbene il nuovo accordo rivesta grande importanza per la collettività italiana in Canada, i Ministeri competenti hanno sempre sostenuto che le difficoltà di bilancio non consentono di perfezionare l’iter di ratifica. In realtà il rinnovo dell’accordo di sicurezza sociale italo-canadese – secondo le stime degli enti competenti (Ministeri e Inps) – comporterebbe un onere finanziario il cui ammontare è pari rispettivamente ad Euro 530.000 per il primo anno ed Euro 727.000 per il secondo. Secondo l’On. La Marca non si tratta di oneri proibitivi, che comunque verrebbero compensati dai benefici previdenziali e procedurali (la totalizzazione multipla, le deroghe territoriali per i lavoratori distaccati, il miglior coordinamento per le pensioni di invalidità, le migliori procedure di collaborazione amministrativa fra le parti, ecc.) Ricorda la deputata eletta all’estero che sono state investite importanti somme per predisporre l’accordo, sono stati fatti incontri e negoziati sia in Canada che in Italia, sono stati fatti viaggi di intere delegazioni ministeriali e istituzionali, sono state attivate strutture e competenze, ma nonostante ciò non sono stati resi fruibili i vantaggi di tale accordo per le nostre collettività in Canada.
L’on. FrancescaLa Marca auspica quindi che il nuovo Governo risponderà positivamente alla sua interrogazione e finalmente presenterà in Parlamento il Disegno di legge di ratifica del nuovo accordo di sicurezza sociale italo-canadese.
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