Roma, 2 maggio 2013 – “Le modifiche al Def a saldi invariati come annunciato dal Ministro Saccomanni sono una buona premessa per allineare gli interventi operativi del Governo alle linee programmatiche tracciate da Letta nei giorni scorsi, ma la priorità resta la modifica della disciplina dell'Imu per le famiglie in difficoltà, come quelle numerose, e per gli italiani con residenza oltre confine”. E' quanto dichiarato da Aldo Di Biagio, Senatore di Scelta Civica nel corso dell'Audizione del Ministro Saccomanni presso la Commissione Speciale al Senato nell'ambito della discussione sul DEF. “Gli italiani con residenza all'estero spesso hanno in Italia delle piccole unità immobiliari talvolta in piccoli Paesi e lontano dalle grosse metropoli – spiega – e paradossalmente sebbene la legge 75 del 93 le definisca “prima casa” ci pagano un imu maggiorato come se fosse una seconda casa, con tutte le prevedibili e drammatiche conseguenze in termini di peso economico che ciò determina. I nostri connazionali non chiedono di essere esonerati ma chiedono che venga rispettata la legge del 93 e che quindi si consenta loro di pagare il dovuto e non l'equivalente di un bene di lusso”. “Bisogna anche tener presente – sottolinea Di Biagio – che i nostri connazionali spesso vivono situazioni di gran disagio sociale ed economico nel loro paese di residenza per cui tassare in maniera vistosa il loro bene più grande, tra l'altro unico legame con la propria terra, può rappresentare un grave danno. Quello che chiedo è soltanto chiarezza non stravolgimenti né tutela di un privilegio, anche a fronte di un impegno più volte raccolto dal governo negli ultimi mesi”. “Sicuramente – conclude Di Biagio – il depennamento del pagamento dell'imposta di giugno rappresenta un importante punto di partenza, perché consente di ragionare sulle possibili modalità di intervento da delineare nel breve periodo e per riformare in maniera ampia l'attuale sistema della tassazione sugli immobili”.
Ufficio Stampa
Sen. Aldo Di Biagio
Senato della Repubblica
ISMA -Istituto Santa Maria in Aquiro
Piazza Capranica, 72
00186 Roma
Tel. 06 66706 3094/4094
Fax 06 6706 6094