La vice responsabile dell' Italia Dei Diritti per l' Emilia Romagna: “Siamo tutti d' accordo sul fatto che può fare la differenza uno specifico e progressivo intervento educativo nelle scuole attraverso progetti coordinati e diversificati di informazione e prevenzione sull' uso delle droghe, così come sulle conseguenze per la crescita e sui danni arrecati alla salute e alla socialità soprattutto tra i più giovani. E' pur vero che resta evidente il problema del controllo, della necessità di migliorare, con un intervento sempre più accurato e ad ampio raggio, la consapevolezza della problematica in questione, soprattutto perchè al centro vi sono dei minori, nei confronti dei quali urge un interessamento particolare, che abbia tra gli obiettivi imprescindibili quello di strapparli all' influenza deviante degli spacciatori, tanto più che l'età di questi ragazzi semplifica il raggiungimento dello scopo”
Bologna, 29 aprile 2013 – Nel corso del fine settimana appena trascorso, i Carabinieri del comando provinciale di Reggio Emilia, insieme ai colleghi della Compagnia di Castelnovo Monti supportati da unità cinofile dell'omonimo nucleo Carabinieri di Torriglia, hannno portato a termine una significativa operazione antidroga riguardante l' esecuzione di ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip del Tribunale di Reggio Emilia. Da quanto emerso, sarebbe attiva una piazza di spaccio rilevante, cui partecipano grossisti e fornitori al dettaglio, con il coinvolgimento, tra i clienti, pure di minori in età scolare. Sono attualmente a disposizione documenti che testimoniano, a partire da una attenta ricostruzione degli eventi che risale al settembre 2011, la cessione di stupefacenti a centinaia di persone della “montagna bene” del reggiano. Sono stati inoltre eseguiti, nel corso dell' operazione, arresti in flagranza di reato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio. In tutto le persone interessate dalla vicenda sono quindici, ed una trentina i clienti segnalati.
Luana Cinti, esponente dell' Italia Dei Diritti e vice responsabile per l' Emilia Romagna in merito commenta: ” L' operazione congiunta che ha permesso, partendo da una prolungata analisi investigativa da parte dei Carabinieri, di portare alla luce questa ben collaudata pratica di spaccio nell' area di Reggio Emilia, certamente rappresenta un segnale importante di quanto sia necessario monitorare attivamente e in maniera partecipe il territorio con le sue numerose attività. La tutela dei cittadini parte da qui e si arricchisce di contributi costanti, di risorse messe in campo dai suoi tanti protagonisti: Forze dell' Ordine, società civile ed Istituzioni, accomunati dalla volontà di fare il bene della comunità nella quale si vive ed opera, e con l' incentivo a proseguire tale percorso. Nella vicenda in oggetto, purtroppo, il dato positivo inerente i risultati dell' operazione si accompagna ad una scoperta assolutamente preoccupante, quella di un coinvolgimento nell'acquisto ed uso di stupefacenti da parte di minorenni. Siamo tutti d' accordo sul fatto che può fare la differenza uno specifico e progressivo intervento educativo nelle scuole attraverso progetti coordinati e diversificati di informazione e prevenzione sull' uso delle droghe, così come sulle conseguenze per la crescita e sui danni arrecati alla salute e alla socialità soprattutto tra i più giovani. E' pur vero che resta evidente il problema del controllo, della necessità di migliorare, con un intervento sempre più accurato e ad ampio raggio, la consapevolezza della problematica in questione, soprattutto perchè al centro vi sono dei minori, nei confronti dei quali urge un interessamento particolare, che abbia tra gli obiettivi imprescindibili quello di strapparli all' influenza deviante degli spacciatori, tanto più che l'età di questi ragazzi semplifica il raggiungimento dello scopo. Gli arresti e i sequestri di stupefacenti avvenuti nel corso dell' operazione dello scorso week end hanno indubbiamente assestato un colpo significatico al traffico portato avanti capillarmente sul territorio reggiano, ma vanno come sempre letti alla luce di un rafforzato impegno nel contrasto efficace allo spaccio, per mezzo di un monitoraggio che in nessun modo può venire meno”.
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