di Rodolfo Ricci (FIEI)
Sono molti gli interventi che giustamente rilevano la miopia e l’incongruenza della proposta dei cosiddetti “saggi” relativamente alla cancellazione della Circoscrizione Estero.
Si tratta dell’ennesima conferma di come il mondo politico italiano, a prescindere dalle diverse collocazioni ideali e di schieramento, manifesti uno strutturale fastidio per la presenza in Parlamento dei rappresentanti degli italiani all’estero, anche quando rappresentanti delle stesse forze politiche o liste nelle quali sono stati eletti.
Per onor di verità va detto che non è coinvolto in questa proposta il Movimento 5 Stelle (che non annoverava “saggi” a lui vicini), né le forze politiche fuori dal Parlamento, come anche c’è da rilevare il distinguo di Mario Mauro (Lista Monti), che certamente è stato ben consigliato dall’On. Merlo, che in campagna elettorale aveva realizzato un accordo con la Lista Civica.
In ogni caso, in una prospettiva di riduzione drastica del numero dei parlamentari e di revisione del bicameralismo perfetto, proposta riconfermata nel documento dei “saggi” e che molto probabilmente sarà la base di discussione su cui si eserciteranno gli esponenti politici durante questa (o la prossima) legislatura, c’è da attendersi che la componente estera del Parlamento, se non definitivamente cancellata, sarà ridotta al punto da risultare del tutto insignificante. Già oggi lo è molto poco…