Oramai sia il biporalismo, sia il porcellum sono superati ed occorre pensare ad una legge elettorale universale ( a tutte le tornate elettorali) in Costituzione e che dia stabilita’ legislativa, e non pseudo-governabilita’ come per il porcellum, perche’, nel nostro Stato di diritto (costituzionale) Il voto contrario di una o di entrambe le Camere su una proposta del Governo non importa obbligo di dimissioni e quindi bisogna dare piu’ importanza al parlamento nel suo insieme e non all’ esecutivo di governo. Per ottenere stabilita’ legislativa occorre che il Capo del Governo venga eletto a suffragio universale e diretto, con un unico turno che nomini e revochi l’ esecutivo, senza ulteriori poteri. Il parlamento sara’ eletto con il vecchio sistema proporzionale con una soglia dello sbarramento al 3%. Il Primo degli eletti forma l’ esecutivo (in questo caso non occorre la monina del Capo dello Stato) e il programma di governo e lo presenta al parlamento nel sua compattezza per ottenere la fiducia, il suo governo dura sino a quando il parlamento gli rinnova la fiducia, altrimenti il Capo dello Stato da l’ incarico al primo dei non eletti e cosi’ via… Qui bisogna distinguere tra il comandare e il governare, ovviamente il Capo del Governo non avra’ una maggioranza propria e a prescindere come adesso, ma dovra’ ottenerla rispecchiando nel suo programma le rappresentativita’ uscite dalle urne. Questo sistema, non solo separa l’ esecutivo dal legislative, ma porrebbe fine a conflitti d’interessi, a ricatti e compra/vendita di voti e cosi’ via…Tutti sappiamo e vogliamo comandare, il difficile e’ governare. Una legge questa che rispetta sia l’ articolo 94 che il 67 della nostra Costituzione (leggere per credere)
Carmine Gonnella
Progetto Pie
Londra