SOVR.ZA VINCOLI ARCHI MARINA CT

APPELLO ALLA SOVRINTENDENZA: VINCOLI GLI ARCHI DELLA MARINA BENE CULTURALE INALIENABILE

Da un certo periodo si parla dell’utilizzo o meno degli Archi della marina di Catania, ovvero se eliminarli per recuperare, secondo alcuni, il contatto della città con il mare e altri che vorrebbero (se non più utilizzati come dalla loro nascita per l’attraversamento dei treni o per lo spostamento della linea ferroviari), come pista ciclabile e percorso pedonale. Sappiamo che gli Archi della marina sono stati aperti al traffico nel 1869 (dunque da quasi 150 anni ) ed essendo considerati dai più un manufatto di pregio architettonico che volutamente si adatta a quello che è l’aspetto esteriore di parte del centro storico, che va dal grigio del basalto all’avorio della pietra calcare, sono da considerare secondo il Codice dei Beni Culturali, e in considerazione della proprietà pubblica, un vero e proprio bene culturale vincolato secondo la legge. A tale proposito ho constatato come la Sovrintendenza, oggi come ieri, non abbia pubblicamente preso una posizione inequivocabile secondo le proprie competenze e prerogative (che purtroppo spesso dimentica fino a sacrificare la stessa Villa Bellini) a difesa degli Archi della Marina, a prescindere dall’utilizzo che nel rispetto del bene in quanto monumento da salvaguardare si pensa (indubbiamente in modo democratico e trasparente) di conferire loro nella loro funzione originaria.

Poche di quelle istituzioni coinvolte nel dibattito sul futuro degli Archi probabilmente sono al corrente del fatto che tali manufatti sono un bene inalienabile della città per la loro storia e per la peculiare bellezza architettonica e ambientale.

Ecco perché Free Green Sicilia ha chiesto formalmente alla Sovrintendenza di Catania, affinchè si evitino scelte che possano deturpare o pregiudicare la stessa esistenza degli Archi della Marina (così come accadrebbe se passasse, cosa impensabile e insensata, il progetto delle RFI sul raddoppio dei binari sotto il centro storico che porterebbe il numero di treni, tra questi anche quelli ad alta velocità, che ogni giorno attraversano gli archi dagli attuali 70 a oltre 270 al giorno con tutti i rischi prevedibili per la salvaguardia degli stessi beni storici), l’ imposizione di un vincolo specifico quale patrimonio culturale inalienabile nel rispetto del Codice dei Beni Culturali e Paesaggistici.

Alfio Lisi

Free Green Sicilia

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