LA POLITICA IN AUDIZIONE PRESSO IL CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA

3 febbraio 2013
(articolo pubblicato sul sito www.avvocatofabriziobruni.it)
Il 31 gennaio 2013, presso la sede del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Roma, organizzato dal Presidente del COA di Roma, Avv. Mauro Vaglio, su iniziativa di molti Consigli degli Ordini territoriali e delle Unioni Regionali, si è svolto un incontro del tutto nuovo tra l'Avvocatura e i responsabili giustizia di molti partiti politici.
Il tema all'ordine del giorno dell'incontro era illustrare il manifesto dell'Avvocatura che, prima delle prossime elezioni, chiede l'impegno delle forze politiche affinché siano adottati seri ed immediati interventi atti a risolvere le problematiche del settore giustizia.
Dagli organi di rappresentanza sopra indicati è stato elaborato un documento con cui è stato chiesto:
1. La riduzione dei costi di accesso alla giustizia civile ed amministrativa;
2. Interventi legislativi per risolvere la drammatica situazione dell'intero settore carcerario;
3. Il ripristino di presidi di giustizia indispensabili per l'intero territorio;
4. La destinazione di maggiori risorse economiche al settore giustizia per attuare la totale informatizzazione degli uffici giudiziari;
5. La destinazione di maggiori risorse di personale agli uffici giudiziari;
6. La destinazione dei ricavi della giustizia alla giustizia.
Inoltre, è stato chiesto ai politici un impegno serio per l'acquisizione di nuovi spazi e competenze professionali per l'Avvocatura.
Erano presenti: Orlando (PD), Flick (Lista per l'Ulivo), Ligotti (Lista Ingroia), Costa (PDL), Bernardini (Radicali), Molteni (Lega Nord), Noccesi (Destra), Mantini (UDC), Bartoletti (MIR).
Assenti alcuni altri partiti, pur invitati.
Per quanto sia difficile comprendere, ora, se tale incontro possa dare risultati, nondimeno deve essere rilevato che è la prima volta che l'Avvocatura organizzata ed unita ha voluto incontrare i rappresentanti di partiti politici prima di una tornata elettorale.
Lo scopo era di influire direttamente sulla politica per ottenere garanzie per lo svolgimento di azioni concrete a favore dei cittadini e della categoria.
Inoltre è stato chiesto espressamente che l'Avvocatura debba svolgere una funzione avente natura consultiva.
Sembra che i politici presenti abbiano fornito assicurazioni sul fatto che l'Avvocatura sarà chiamata per i provvedimenti che interesseranno il settore giustizia.
Inoltre si sono tutti espressi nei seguenti termini su alcuni punti: – prima di tutto sulla mediazione cd. “obbligatoria”, verso la quale tutti hanno espresso la loro contrarietà, compreso Costa del PDL che ha giustificato l'introduzione dell'istituto da parte della sua maggioranza con motivazioni molto opinabili; le aperture sulla geografia giudiziaria sono state limitate ma si è ammesso che, probabilmente, si è soppresso in maniera esagerata e indiscriminata; sui costi della giustizia, tutti hanno riconosciuto che allo stato siano eccessivi.
Una notizia molto interessante l'ha fornita Ligotti, il quale ha specificato che solo il 10% delle entrate derivanti dai costi della Giustizia sono destinate poi ad essere reinvestite nel settore.
Orlando ha detto che potrebbe essere trasferito personale di altri Ministeri (nei quali ora è superfluo, come al Ministero della Difesa).
Gravi preoccupazioni sono state espresse dal nostro Presidente Mauro Vaglio circa l'entrata in vigore del processo telematico che, in questo quadro di mancanza di risorse, potrebbe rivelarsi un vero e proprio fallimento. I politici presenti hanno riconosciuto l'esistenza di questo problema.
Lo stesso Orlando ha dichiarato che sarebbe necessario un tavolo dell'Avvocatura presso il Ministero della Giustizia, e che lui si impegnerà a promuoverlo al fine di rivedere le competenze dei notai, affidare agli avvocati lo smaltimento dell'arretrato e disporre la riforma della magistratura onoraria.
I politici presenti hanno anche dichiarato (in ordine sparso) di: essere contrari alla liberalizzazione della professione forense; di aumentare i limiti del patrocinio a spese dello stato, per ampliare la possibilità di accesso alla giustizia per i cittadini meno abbienti; di offrire garanzie per il pagamento dei difensori d'ufficio; per il problema delle carceri e delle condizioni in cui versano i detenuti si sono proposte varie soluzioni tra cui l'aumento delle detenzioni domiciliari, le pene alternative e la messa alla prova.
Se si può esprimere un'opinione su questo evento, non si può che riconoscere il grande impegno e il successo dell'iniziativa del Presidente Vaglio e dell'Ordine di Roma, insieme a tutti gli Ordini intervenuti e alle Unioni Regionali.
Anche il documento predisposto per l'incontro è sensato e centra i temi focali che in questo momento devono essere discussi ed emendati dalla politica.
Sicuramente è stato un successo.
Chissà perché ho questo sapore di cenere in bocca, quando ne parlo…
Fabrizio Bruni

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