IVIE: PAGAMENT0 PROSSIM0

Di notizie sul fronte fiscale il nostro Paese trabocca, ma, ora, riteniamo di rinfrescare la memoria dei Lettori, potenziali contribuenti, su un’imposta che non è, per la verità, nuovissima, ma della quale si è sempre trattato poco. Ci riferiamo all’Imposta Valore Immobiliare Estero (IVIE), prevista ai sensi dell’art. 19, comma 13, della Legge 214/2011. Varata in piena Epopea Berlusconiana, quando la “crisi” ancora non aveva falcidiato le nostre povere risorse. Per altro, la Legge di Stabilità 2013, per la quale l’Esecutivo Monti è stato irremovibile, ha previsto che la succitata Imposta ha da essere pagata, in conto 2012, dal mese di luglio prossimo con procedimenti che verranno, nel frattempo, chiariti dall’Ufficio delle Entrate. L’IVIE, tanto per essere ben compresi, riguarda tutti i cittadini italiani e stranieri, legalmente residenti nel territorio della Repubblica, con beni immobili oltre confine e già soggetti ad altre imposte nel Bel Paese (Irpef, Iva, ecc.) L’aliquota base è stata stabilita allo 0,76% del valore base dell’immobile ( in linea di massima si tratta della rendita catastale, ove prevista). L’aliquota scende allo 0,4% per gli immobili all’estero ( prima casa) considerati “principali” di proprietà di chi lavora per lo Stato italiano o per Enti di sua emanazione. L’IVIE non si paga se il suo valore complessivo non supera i 200 Euro. Anche per quest’imposta esistono delle detrazioni. 50 Euro per ogni figlio convivente d’età inferiore a 26 anni. (come per l’IMU) Obiettivamente, non tutto è molto chiaro per dare concretezza al meccanismo normativo. Soprattutto per alloggi all’estero (casa vacanza) abitate saltuariamente dai proprietari che già sono soggetti ad imposte immobiliari del Paese ospite. Ancora, sarà più difficile stabilire il valore fiscale dell’immobile negli Stati extra europei dove esistono diversi sistemi di valutazione. Quindi, l’IVIE, a parità di condizioni abitative potrebbe avere differente importo secondo il meccanismo di calcolo applicato e con riferimento al Paese ove si trova l’immobile.

Per quanto ci compete, abbiamo cercato d’essere chiari sulla nuova gabella della quale, però, non comprendiamo lo spirito. Eppure, non riteniamo che il nuovo Parlamento ed il nuovo Esecutivo saranno nelle condizioni di cassare quanto abbiamo scritto.

Giorgio Brignola

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