di Andrea Lonardo
Già in occasione della tornata elettorale del 2008, i partiti tentarono invano di mettere a tacere il folto coro dell’antipolitica, sbandierando il lancio di volti nuovi in una tanto auspicata primavera italiana.
Tutto un bluff!
Sono trascorsi quasi cinque anni, le elezioni si avvicinano, la gente è nauseata dalle solite vecchie facce che lasciano la loro scia stantia da quasi trent’anni nei palazzi del potere e che, nostro malgrado, non possono più nascondersi, è giunta, ancora una volta, l’ora di uscire allo scoperto.
Il PD si accinge, in uno stato alquanto approssimativo e confusionale, a svolgere le primarie per la composizione delle liste elettorali e vede già circa quaranta dei suoi uomini chiedere, in deroga a quanto previsto dallo statuto, la possibilità di partecipare alla prossima tornata elettorale per rientrare in parlamento per la quarta volta consecutiva.
Berlusconi, in una recente intervista, lancia un appello agli italiani affinché non votino i piccoli partiti poiché, un voto così espresso, sarebbe solo sprecato visto che, oramai, due soltanto sono le coalizioni politiche che possono candidarsi a governare l’Italia.
Ora tutto torna!
Non c’è volontà di rinnovamento e, messi alle strette, anche i vecchi volponi della politica sono costretti ad uscire allo scoperto e a far capire che per nessuna ragione al mondo lasceranno quello scranno in parlamento.
Si parla di giovani solo quando se ne può fare un uso strumentale, quando li si antepone come scudo per difendersi dal populismo dell’antipolitica ma, appare ormai chiaro: quando arriva il momento di dar loro voce e potere…solo a parole.
“INSIEME per gli italiani” si rivolge alle giovani generazioni non per carpirne il consenso elettorale bensì per offrirsi come vivaio delle nuove idee, sì, perché saranno le nuove idee, la tenacia e la speranza delle giovani generazioni a rimettere in moto il paese.
Auspico che, non appena si approderà in parlamento, si aprano, quanto prima, le porte alle nuove generazioni per renderle partecipi ed artefici della costruzione del loro futuro ed è per questo motivo che mi rivolgo ai tanti italiani nel mondo affinché, alle prossime elezioni, inizino a scrivere una nuova pagina di storia di questo depredato ma pur sempre fantastico paese.