GOVERNO: DI PIETRO, TOGLIENDO FIDUCIA PDL TRUFFA CITTADINI = – Roma, 12 dic. – Rivendicando mani libere rispetto al governo Monti, il Pdl mette in atto “una truffa, ed e' bene i cittadini lo sappiano”. Lo ha detto Antonio Di Pietro intervenendo in Aula a Montecitorio sul voto di fiducia al dl Sviluppo. Rivolgendosi ai deputati del Pdl presenti in Aula, Di Pietro ha rimarcato: “Vi hanno dato per 50 volte la fiducia, votandola, ora in vista delle elezioni vogliono dissociarsi pensando di illudere i cittadini perche' sanno che quel che avete fatto ha creato ancor piu' disastri e disuguaglianza sociale. Ma i berlusconiani del Pdl hanno piu' colpe di voi che non siete dei professori, ma dei lustrascarpe”. “Noi lo sappiamo perche' vi tolgono la fiducia – accusa il leader dell'Idv – e' per l'incandidabilita' sui condannati. Avete fatto una legge su questo ed avete visto che e' successo? Per loro e' meglio che e' andate a casa piuttosto che fate la legge. La vera ragione per cui vi tolgono la fiducia l'ha detta testualmente Alfano: perche' in materia di giustizia c'era un accordo. Vi hanno tolto la fiducia perche' non avete tolto di mezzo le intercettazioni e fatto la legge sulla responsabilita' civile dei magistrati. Non avete fatto i delinquenti, non avete ceduto all'ultimo ricatto”.
DI PIETRO,GOVERNO SFIDUCIATO PER COLPA LEGGI GIUSTIZIA NON AVETE FATTO QUELLE CHE VOLEVA IL PDL – ROMA, 12 DIC – Il governo Monti ''viene mandato a casa'' per 'colpa' delle leggi sulla giustizia che non ha fatto, ne' riformato ''come voleva il Pdl''. A cominciare dal provvedimento sulle intercettazioni. Lo afferma nell'Aula della Camera il leader dell'Idv Antonio Di Pietro intervenendo sul ddl Sviluppo per il quale annuncia il voto contrario del suo gruppo. Di Pietro critica quindi il Pdl per il suo ''puerile'' tentativo di disconoscere l'operato del governo solo per fini elettorali. ''Vorrei ricordare infatti – prosegue il deputato – che il Pdl per ben 50 volte ha votato la fiducia al governo. Un governo che ha portato avanti esattamente le stesse politiche che stava portando avanti Berlusconi''. Il Pdl, dice ancora il leader dell'Idv, ''si vuole dissociare da se stesso. Vuol far credere di non aver colpe. Ma non e' cosi'''. Per quanto riguarda le leggi sulla giustizia, Di Pietro avverte che ''c'era un accordo segreto tra Monti, Casini, la Severino e Bersani per fare una legge anticorruzione. L'hanno fatta, ma e' finta perche' non combatte davvero la corruzione''. ''Ora – sostiene – bisogna costituire una forza alternativa di governo programmatica che metta al primo posto l'uguaglianza sociale. E rilanciamo l'appello a quelle forze politiche che si vogliono porre come alternativa al governo Monti''. Di Pietro ricorda poi che milioni di cittadini che hanno firmato per i 4 referendum proposti da lui e, tra gli altri, dal Prc rischiano con le elezioni anticipate di ''vedersi vanificare questo atto di democrazia diretta''.
IDV: DI PIETRO, AGENDA MONTI? E' COME DRACULA – ROMA, 12 DIC – ''Voglio sapere cosa intendono fare gli altri del centrosinistra. Se si riparte dall'agenda Monti e' come ripartire da Dracula''. Lo ha detto Antonio Di Pietro a margine della manifestazione del Movimento arancione che si tiene in un teatro romano. ''Mario Monti se vuole fare politica – ha aggiunto il leader dell'Idv – si deve ricandidare perche' non e' concepibile una democrazia a scartamento ridotto con un premier che deve ricorrere 50 volte al voto di fiducia''. Rispondendo ad una domanda dei giornalisti l'ex pm ha aggiunto: ''Quanto a coerenza non abbiamo nulla da imparare da Pier Luigi Bersani''.
IDV: DI PIETRO, BERSANI LASCI PERDERE MODERATI-INCIUCISTI = LAVORIAMO A COSTRUZIONE LISTA UNITARIA, MA NON RINUNCIAMO A SIMBOLO Roma, 12 dic. – “L'Idv sta lavorando per costruire una lista unitaria e si rivolge a Bersani per costringerlo a non aprirsi e a non sbracare verso quelli che si definiscono moderati ma che non sono altro che inciucisti”. Lo ha affermato il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, poco prima di prendere parte all'assemblea fondativa del movimento arancione guidato dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Nel costruire l'annunciata lista unitaria, tuttavia, Di Pietro non sembra disposto per ora a rinunciare al simbolo del partito. “L'Idv ha un suo simbolo, una sua fisionomia e un suo impegno politico che c'e' e restera' tale”.
IDV, DI PIETRO: LAVORIAMO PER LISTA E COALIZIONE UNITARIA Roma, 12 dic – “L'Italia dei valori sta lavorando per costruire una lista unitaria per una coalizione unitaria che, preso atto della vittoria di Bersani alle primarie, lo convinca a non aprire o a 'sbragarsi' con quelli che lui chiama moderati, che sono semplicemente degli inciucisti che, pur di rimanere incollati alla poltrona, fanno finta oggi di opporsi al governo Monti ma che domani porteranno avanti le stesse azioni politiche e programmatiche che ha portato avanti prima Berlusconi e poi Berlusconi travestito da Monti”. A dirlo è stato il leader Idv Antonio Di Pietro, questo pomeriggio a Roma in occasione lancio del Movimento Arancione di Luigi De Magistris. Di Pietro ha aggiunto che il congresso lavorerà “per rifondare una formazione politica che si chiama Idv”.
ELEZIONI: DI PIETRO “GARANTIRE PARTECIPAZIONE A TUTTI” ROMA 12 DIC, – “Che democrazia e' quella in cui i partiti che sono gia' in Parlamento possono presentarsi alle elezioni senza dover fare niente, mentre quelli che in Parlamento ancora non ci stanno devono faticare per raccogliere le firme e conquistarsi i diritti che gli altri hanno 'per nascita'?”. E' quanto scrive in un post sul suo blog il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. “Questo e' uno dei tanti schiaffoni in faccia alla democrazia del 'porcellum', la legge elettorale che i partiti non hanno voluto riformare e nemmeno correggere nelle sue parti piu' ingiuste, perche' quelle regole saranno pure antidemocratiche, ma gli fanno comodo – aggiunge -. 'Meno concorrenza c'e', meglio e''. Noi dell'Italia dei Valori non la pensiamo cosi'. Secondo noi la democrazia deve permettere a tutti di partecipare e di verificare con il voto il consenso tra gli elettori. Dunque, anche se possono portarci via dei voti, io preferisco che il Movimento 5 Stelle e quello Arancione possano mandare i loro esponenti in Parlamento, piuttosto che cercare di impedirglielo con il trucco della raccolta delle firme. Stavolta quel trucco e' particolarmente basso perche', con l'accelerazione improvvisa che hanno voluto Berlusconi e Monti, il tempo per raccogliere e autenticare le firme e' ridotto all'osso. Dunque, tutti i nostri pubblici ufficiali, tutti gli assessori, i consiglieri e i sindaci sono a disposizione per autenticare le firme e permettere a questi movimenti di presentare le loro liste – conclude Di Pietro -. Prendere piu' voti possibile per un partito politico e' molto importante. Ma difendere la democrazia e impedire che la competizione elettorale sia truccata e' ancora piu' importante”.
PIAZZA FONTANA: DI PIETRO, IDV RICORDA VITTIME E CHIEDE VERITA' = – Roma, 12 dic – ''A 43 anni di distanza dalla strage di piazza Fontana, l'Italia dei Valori ricorda con profonda commozione tutti coloro che, in quel terribile attentato, persero la vita''. Lo scrive sulla sua pagina Facebook il presidente dell'IdV, Antonio Di Pietro. ''I famigliari delle vittime – aggiunge – aspettano ancora di conoscere la verita' e di avere giustizia. Per questo, al ricordo doveroso di quanto accadde si unisce il monito alle istituzioni, affinche' sia fatta al piu' presto luce su una delle pagine piu' drammatiche del nostro Paese''.
ELEZIONI, DI PIETRO: PD NON CEDA A INCIUCI, SIA ALTERNATIVO A MONTI
Roma, 12 dic – Il Partito democratico “non ceda alla tentazione di riproporre le politiche di Monti, che altro non sono quelle di Berlusconi, e di accordarsi in una sorta di inciucio post-elettorale con quelli che queste politiche hanno portato avanti”. Lo ha detto ai cronisti alla Camera il leader di Italia dei valori Antonio Di Pietro. “L'idv – ha ribadito – intende proporsi come alternativa a tutti quei partiti che hanno appoggiato e persistono ancora nell'appoggiare il governo Monti. Per questa ragione ci siamo fatti promotori di mettere insieme tutte quelle forze politiche e sociali, movimenti e associazioni, affinché possiamo tentare di convincere Bersani, e quella parte del centrosinistra che ha partecipato alle primarie, di portare avanti un programma seccamente alternativo al governo Monti. Altrimenti noi dell'Idv insieme a tutta questa realtà vogliamo rappresentare i cittadini che sono stati vessati dapprima dal governo Berlusconi e poi dal governo Berlusconi travestito da Monti”.
ELEZIONI: DI PIETRO, AIUTEREMO GRILLO PER RACCOLTA FIRME = NOI ALTERNATIVI MA E' GIUSTO CHE ENTRINO IN PARLAMENTO Roma, 12 dic. -“L'Idv non deve raccogliere firme” per la politiche “perche' e' gia' in Parlamento, ma daremo una mano a Grillo e altre formazioni nuove nella raccolta firme. E' giusto farlo anche se si tratta di forze che non si alleeranno con noi, anche se rappresentano un'alternativa, perche' questa e' democrazia”. Lo dice Antonio Di Pietro, conversando con i giornalisti a Montecitorio. “Preferisco che il Movimento 5 Stelle mandi in Parlamento i suoi rappresentanti – spiega – piuttosto che impedirglielo con i trucchi” di una legge elettorale invariata “nonostante la richiesta di 1,2 milioni di cittadini che si erano espressi con il referendum”. “Noi daremo loro una mano – dice Di Pietro – anche se ci toglieranno voti perche' e' giusto farlo: questa e' la democrazia”.
GOVERNO: DI PIETRO, FA POLITICA DI BERLUSCONI CON IL LODEN = Roma, 12 dic. – L'Idv vuole essere “punto di riferimento di coloro che vogliono dire basta alla politica del governo Monti, che altro non e' che la politica di Berlusconi con il loden”. Lo ha detto il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, conversando con i giornalisti.
P.A.: DI PIETRO, STABILIZZARE PRECARI E NO A TAGLI LINEARI = ROMA, 12 DIC – ''E' necessario avviare un percorso di stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione che lavorano nella scuola e nella sanita' e garantiscono il funzionamento di due pilastri essenziali del welfare come l'istruzione e l'assistenza sanitaria''. Lo scrive il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, in un'interrogazione parlamentare rivolta al ministro della pubblica amministrazione e semplificazione, Filippo Patroni Griffi. ''In molti casi – spiega Di Pietro – il precariato, per via dei passaggi d'intermediazione della manodopera, costa piu' delle assunzioni dirette. Questa piaga va sanata nell'interesse dei cittadini che vogliono una sanita' sicura e una scuola pubblica efficiente e di alta qualita'''. Nell'atto ispettivo il leader IdV chiede al governo ''se non intenda dare avvio a un percorso di stabilizzazione dei precari, cadenzato nel tempo con date certe e con le necessarie coperture finanziarie, e se non ritenga di voler chiarire come garantire i servizi pubblici con i 260mila precari censiti, senza che ci siano prospettive di lavoro immediate e, in prospettiva, di lavoro stabile''. Nel testo dell'interrogazione, inoltre, Di Pietro denuncia la politica sbagliata dell'esecutivo ''fatta da una parte di blocco delle assunzioni e dall'altra di tagli lineari'' che ha prodotto precariato senza diritti, creando anche il dramma degli esodati. Secondo il leader dell'IdV ''e' necessario da un lato predisporre un intervento urgente che dia prospettive di lavoro immediate ai precari della Pubblica amministrazione in scadenza e, dall'altro, adottare scelte politiche di segno drasticamente contrario a quelle che hanno creato questa mole enorme di precariato in modo da garantire lavoro stabile''.
POLITICHE AGRICOLE: IDV, CATANIA NON POTEVA NON SAPERE – ROMA, 12 DIC – ''Il Ministro Catania piu' che pensare al suo futuro politico, come dichiara nelle interviste, dovrebbe pensare a quello attuale e cominciare a preoccuparsi per i dilaganti casi di corruzione, a partire dal 'Centurione' Giuseppe Ambrosio''. Lo dichiara il Presidente dei Senatori dell'Italia dei Valori Felice Belisario, che aggiunge: ''Come faceva Catania a non sapere, dal momento che in 34 anni ha occupato svariati uffici del Mipaaf, di cui e' diventato dirigente dall'88, prima di diventarne, un anno, fa il responsabile politico?'' ''Negli anni di riferimento – prosegue il capogruppo – Mario Catania ricopriva le cariche di direttore generale delle politiche agricole, delle politiche comunitarie e di quelle europee e comunitarie. Avendo quindi competenze amplissime e di assoluto rilevo, e' paradossale che scopra ora la carenza di controlli sulle spese discrezionali delle direzioni. Gia' in passato abbiamo chiesto a Catania, attraverso interrogazioni parlamentari, la rimozione dell'ingegner Patrone, che, nonostante una doppia condanna per danno erariale, continua ancora a ricoprire l'incarico di Capo del Corpo forestale dello Stato''. ''Per questo – conclude Belisario, annunciando una nuova interrogazione – chiediamo se sia stata disposta in tempi rapidi un'indagine interna, i cui risultati sul dettaglio delle attivita' ministeriali oggetto dell'inchiesta con riferimento alle responsabilita' politiche e amministrative, con corrispondenza ai relativi periodi 2007-2011, siano comunicati urgentemente alle Camere''.
BERLUSCONI, IDV: ATTACCA UE PER DEPISTARE DA SUE COLPE Roma, 12 dic – “L'Europa deve coniugare rigore ed equità; non può essere strumento di mortificazione di diritti economici e sociali per garantire impunità a speculatori e criminali finanziari. Berlusconi ha mortificato rigore, sviluppo ed equità e Monti ha mortificato equità e sviluppo, finendo con garantire di fatto impunità alla finanza speculativa”. E' quanto afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei valori, Leoluca Orlando, che aggiunge: “Che Berlusconi critichi la Germania è l'ennesimo tentativo di depistaggio rispetto alle sue responsabilità. Il modo migliore per rispondere alle critiche che vengono dalla Germania, ma anche per rispondere a Berlusconi e Monti è stare in Europa e promuovere rigore, sviluppo ed equità, per realizzare l'Europa dei diritti”.
FECONDAZIONE: PALAGIANO, BENE TRIBUNALE FIRENZE, ITALIA ENORME BANCA EMBRIONI = Roma, 12 dic. – Accoglie con favore la decisione del tribunale di Firenze di sollevare la questione di costituzionalita' su un nuovo punto della legge 40 Antonio Palagiano, presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori in campo sanitario, “visto che l'Italia si appresta a diventare la piu' grande banca di embrioni 'abbandonati' e malati”. La Corte costituzionale dovra' infatti pronunciarsi sul divieto dell'utilizzo degli embrioni 'sovrannumerari' per la ricerca scientifica e sull'irrevocabilita' del consenso informato della donna ai trattamenti di fecondazione assistita, due punti della legge 40. “Dal 1 aprile 2009, data della prima sentenza della Consulta su questa normativa – ha ricordato Palagiano oggi a Roma a margine della presentazione dei dati raccolti dalla commissione proprio sulla Pma – si sono accumulati embrioni e la legge italiana non prevede quale debba essere il loro destino. Non e' possibile impiegarli per la ricerca sulle cellule staminali, un paradosso ancora piu' grande, dato che invece e' possibile eseguire questi studi su cellule provenienti dall'estero. Quanto alla revoca del consenso informato, il divieto vigente potrebbe equivalere a un trattamento sanitario obbligatorio. In tutti gli altri casi, infatti, il consenso puo' essere revocato in qualsiasi momento”.
PROCREAZIONE. PALAGIANO (IDV): INSERIRE LA PMA NEI LEA 'SQUILIBRIO FRA I RIMBORSI NELLE VARIE REGIONI' Roma, 12 dic. – “Con questo tasso altissimo di mobilita' passiva, tra l'altro in continua crescita, le regioni del nord continuano ad arricchirsi a spese delle regioni piu' povere”. Cosi' Antonio Palagiano, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori sanitari commenta la 'Relazione statistica sulla procreazione medicalmente assistita' presentata oggi alla Camera. “L'unico modo per superarlo e' inserire la riproduzione assistita all'interno dei Lea, per far in modo che venga reso omogeneo su tutto il territorio tanto il servizio che il costo. Allo stesso modo e per lo stesso motivo, sarebbe necessario prevedere un unico costo per il rimborso, valido in tutto il paese come avviene per le altre patologie- spiega il Presidente Palagiano- Inoltre ridurre la mobilita', sarebbe atto umanitario nei confronti delle coppie che si trovano ad affrontare una fase delicata come il progetto di diventare madri e padri, non solo affrontando le difficolta' dovute alle tecniche in se stesse, ma anche lontani da affetti, famiglia e terre d'origine. Quanto al rimborso medio nazionale- conclude Palagiano- appare improbabile che una performance possa essere qualitativamente la medesima con rimborsi tanto differenti che vanno da un minimo di 928 e un massimo 3.547 euro. Il dato evidenzia, invece, che le performance, quanto a know-how, ambienti, qualita' dei materiali, non sono le stesse, ma nessuno puo' controllare i risultati”.
SCUOLA. CIAMPINO, IDV: INVESTIRE SU SICUREZZA EDIFICI “ASPETTARE TRAGEDIA PRIMA CHE SI PRENDANO PROVVEDIMENTI?” Roma, 12 dic. – “Di fronte all'ennesimo incidente, per fortuna questa volta senza gravi conseguenze, e' davvero scandaloso che non si sia fatto assolutamente nulla per la messa in sicurezza degli edifici scolastici. Dobbiamo forse aspettare la tragedia, prima che si prendano provvedimenti opportuni in tal senso?”. Lo dichiara il senatore Fabio Giambrone, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Istruzione, che augura una pronta guarigione alla bimba di cinque anni e alla sua maestra ferite nella scuola materna di Ciampino dal crollo di un solaio. “In Italia sono oltre quarantamila gli edifici scolastici che necessitano di immediata manutenzione: sono queste le grandi opere su cui investire, altro che Ponte, e invece anche la sicurezza degli studenti e' sottoposta ai limiti del risparmio di spesa. L'unico spiraglio era costituito dal decreto per il riordino delle province, provvedimento che non sara' piu' convertito. E quindi andra' alle ortiche anche il fondo unico per l'edilizia scolastica, oltre tutto il resto. Un altro fallimento del governo in termini politici ed economici e, questa volta- conclude Giambrone- anche sociali di sicurezza e salute”.
MIPAF: IDV, MINISTRO CATANIA RIFERISCA SULLO SCANDALO DEGLI APPALTI TRUCCATI Roma, 12 dic – “Mentre gli agricoltori muoiono di fame, al ministero si banchetta con i soldi per l'agricoltura”. E' quanto dichiara l'onorevole Ignazio Messina, responsabile del dipartimento agricoltura dell'Idv. “Chiediamo al ministro Catania che venga a riferire alla Camera, ne ha l'obbligo morale anche in veste di dirigente del ministero delle politiche agricole”. In accordo con i deputati dell'Idv in commissione Agricoltura Anita Di Giuseppe e Ivan Rota “presenteremo un'interrogazione urgente sulla vicenda di corruzione, emersa da un'indagine della magistratura e riportata oggi da alcuni quotidiani, che ha portato negli ultimi 5 anni a uno spreco di fondi pubblici per 32 milioni di euro che avrebbero potuto essere destinati a chi ne ha bisogno. Ci riferiamo agli agricoltori che stanno facendo lo sciopero della fame in Sicilia, e quelli che in Puglia sono strozzati da Equitalia.” ha concluso Messina.
ILVA: ZAZZERA (IDV), DECRETO INCOSTITUZIONALE, CHI VOTA COMPLICE DI UN GENOCIDIO – Roma, 12 dic “Chi voterà il decreto Ilva si renderà complice di un genocidio, è per questo che oggi presentiamo e depositiamo la pregiudiziale di costituzionalità su un provvedimento che non salva né Taranto né i lavoratori ma che, al contrario, condanna a morte la città”. Così, in aula, Pierfelice Zazzera, deputato pugliese dell'Idv. “Possiamo fidarci di lei, ministro, che propone l'evacuazione del quartiere Tamburi a Taranto come soluzione ai problemi dell'Ilva? Possiamo fidarci di lei che presenta un decreto che è assolutamente pro Riva? – ha chiesto – In questi 20 anni lo Stato ha svenduto l'acciaio a una persona che nel tempo si è dimostrata un criminale, che ha messo sotto ricatto il Paese, che ha inquinato l'ambiente, le falde e i cibi. E tutti sapevano…”. “Nei giorni scorsi – ha ricordato – abbiamo incontrato il procuratore della Repubblica di Taranto Franco Sebastio che ci ha mostrato le lettere inviate in questi anni agli amministratori locali per mettere in guardia sul rischio esplosione della vicenda. Tutti, però, si sono voltati dall'altra parte. E poi cos'è accaduto? E' accaduto che a fronte di tutto questo, invece di imporre all'Ilva la legge, è stata cambiata la legge. In questo modo l'azienda ha potuto inquinare Taranto per legge comprandosi, in cambio di occupazione e finanziamenti, il silenzio di clero, sindacati e politici”. “Ora ci costringete a scegliere tra lavoro e salute – ha detto – ma violate la Costituzione, nello specifico gli articoli 32 e 41, e l'autonomia e l'indipendenza dei magistrati. E fate danni anche peggiori visto che estendete a tutti i siti di interesse strategico, e con più di 200 dipendenti, la possibilità che i provvedimenti di sequestro possano cadere”. “Mentre Riva è ancora latitante e, invece di tornare per riammodernare gli impianti, continua la sua opera di ritorsione annunciando il licenziamento di 4.000 persone per il mancato dissequestro dei prodotti, lei, ministro, sta facendo scempio del diritto. Questo provvedimento sarà bocciato dalla Corte Costituzionale perché è un decreto vergogna. E allora, prima di votare mettetevi una mano sulla coscienza”.
ILVA: DL; ZAZZERA (IDV), VA CONTRO LA COSTITUZIONE – ROMA, 12 DIC – ''Noi siamo schierati a favore di Taranto, della popolazione e della Magistratura perche' questo e' un decreto che non salva e non risolve i problemi della citta' ma e' fatto solo contro la Magistratura e contro la Carta costituzionale''. Lo dice il deputato dell'Idv, Pierfelice Zazzera, dopo il suo intervento in Aula alla Camera sulla pregiudiziale di costituzionalita' sul decreto per l'Ilva. Attraverso questo provvedimento, di fatto, il ministro Clini rende inefficaci i provvedimenti giudiziari, non per salvare la citta' ma per salvare l'Ilva. E voglio ricordare che c'e' un latitante inseguito dalla giustizia italiana che ancora non si consegna e che in questi anni ha investito due miliardi e sette in termini di risanamento ambientale mentre oggi ne servirebbero ben 4''.
DIFESA: ZAZZERA (IDV), GOVERNO OFFENDE MEMORIA DI POSITANO MORTO IN AFGHANISTAN – Roma, 12 dic – “Il governo offende la memoria di Francesco Positano militare morto in Afghanistan nel 2010. Con una risposta vergognosa il governo uccide per la seconda volta Francesco. Il militare italiano e' morto investito da un blindato per cause accidentali, ma c'e' chi in questi anni ha raccontato un'altra storia parlando di malore con pesanti omissioni. La magistratura ha riaperto il caso grazie alla tenacia dei familiari e del dott. Ielo e le perizie hanno dimostrato che Francesco invece e' deceduto investito da un blindato. Un fatto di estrema gravita' che fa crollare la fiducia nelle forze armate. Il governo non ha provveduto neppure a rimuovere i responsabili di quelli che sarebbero responsabili di reati penali. Forse sono ancora in Afghanistan, questo e' grave. E il governo nella risposta e' complice di queste omissioni.” E' quanto dichiara l'on. Pierfelice Zazzera deputato pugliese idv interrogando il governo sulla triste vicenda del militare Francesco Positano morto in strane circostanze in Afghanistan.
AGRICOLTURA: DI GIUSEPPE (IDV), ZUCCHERIFICIO DEL MOLISE CHIESTO NUOVAMENTE INTERVENTO DEL GOVERNO – Roma, 12 dic – “Sono ben cinque anni che l'Italia dei valori solleva la questione riguardante lo zuccherificio del Molise che come tutti sanno è uno dei quattro, su diciannove, zuccherifici rimasti in attività nel nostro Paese. Avevo già fortemente criticato il rientro, in Bilancio dello Stato, delle risorse destinate al bieticolo saccarifero, aiuti che lo stato avrebbe dovuto erogare dopo che, a causa della riforma dell'Ocm e la ristrutturazione dell'industria europea dello zucchero, il nostro Paese ha rinunciato a 1.049.064 t di quota zucchero, passando da 1.557.443 t, prima della riforma, alle attuali 508.379 t di quota”. Cosi l'On. Anita Di Giuseppe, capogruppo IdV in Commissione agricoltura “Il 6 dicembre c'è stato un Fronte comune delle regioni Molise e Puglia a sostegno dello zuccherificio molisano, in cui è stato chiesto lo sbocco dei 35 milioni di euro da erogare all'Agea per la riconversione della produzione bieticolo saccarifera. Una storia infinita quella dello zuccherificio del Molise, l'ultima quella degli avventizi, una questione che mette in evidenza la mancata tutela dei diritti dei lavoratori. Come si può pagare una consulenza 800.000 euro, dare un compenso all'Amministratore Delegato di oltre 200.000 euro e a non seguire gli accordi sindacali stipulati negli altri stabilimenti saccariferi italiani ed europei? La Regione Molise e i dirigenti responsabili dello zuccherifi cio perché non hanno avanzato richiesta degli ammortizzatori sociali in deroga, per gli avventizi che non hanno raggiunto i requisiti idonei per poter usufruire della disoccupazione?” . Prosegue il deputato molisano “Ho chiesto ancora una volta al Governo di interessarsi della vexata quaestio dello zuccherificio del Molise, un'azienda che fa parte della storia del territorio molisano e delle sue famiglie, che sarebbero le prime a subire danni se lo stabilimento dovesse smettere la sua attività”.
AGRICOLTURA: DI GIUSEPPE (IDV), MIPAAF TRAGEDIA ANNUCIATA, ORA BISOGNA FAR LUCE SU LATI OSCURI PIU' VOLTE DENUNCIATI – Romna, 12 dic – “Sono indignata per quanto successo,ma affatto stupita nell'apprendere la notizia della vasta operazione della Guardia di Finanza, che ha visto finire in manette undici persone, tra dirigenti e funzionari pubblici facenti capo al Ministero delle politiche agricole”. Cosi l'on. Anita Di Giuseppe, capogruppo IdV in Commissione agricoltura. “Sarebbe comico, se non fosse tragico, il vergognoso elenco degli oltre trenta capi d'imputazione contestato a questi 37 galantuomini indagati, infatti si va dalla corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio, alla turbata libertà di incanti e turbata libertà nella scelta del contraente; tutto ciò mentre aziende agricole e migliaia di agricoltori, sull'orlo del fallimento a causa della crisi economica e delle calamità naturali, aspettano interventi ed aiuti economici dal Mipaaf. Dopo anni di denunce e di interrogazioni parlamentari, finalmente ci è dato sapere qualcosa,circa l'operato di persone come il Direttore generale del Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in agricoltura e si apre un'altra parentesi che rimanderebbe alle mie precedenti denunce sulla vicenda quote latte ed altri episodi poco chiari, avvenuti sotto l'ultimo Governo Berlusconi”. Prosegue il deputato molisano “Le indagini condotte hanno individuato un diffuso sistema corruttivo radicato nell'ambit o del ministero,attuato in maniera sistematica in occasione di erogazioni di denaro pubblico, in pratica i dirigenti e i funzionari del Ministero coinvolti, si accordavano di volta in volta con alcuni imprenditori per l'erogazione di contributi e finanziamenti pubblici, per la stipula di contratti o l'aggiudicazione di gare pubbliche in regime di favore, il tutto dietro lauto compenso. Con questo sistema, gli imprenditori coinvolti pare siano riusciti ad aggiudicarsi 32 milioni di euro di finanziamenti pubblici, nel periodo tra il 2007 e il 2011. Vorrei fingermi sorpresa ,ma proprio non posso, ho presentato numerosi atti di sindacato ispettivo sollevando questi ed altri dubbi, l'ultimo in ordine di tempo è la mia interrogazione a risposta immediata in Commissione, la n° 5-08485 del 21 novembre 2012, che in relazione all'utilizzo del Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) e dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR),chiedeva di ottenere un più efficace modello di gestione e controllo dei fondi erogati dall'Unione europea, proprio il Sottosegretario Braga aveva risposto in Commissione agricoltura, enunciando una serie di dati e riferimenti, utili solo a glissare elegantemente le mie domande”. Insiste il deputato Dipietrista “Il ministro Mario Catania, che ha dichiarato di avere totale fiducia nella magistratura e di attendere gli sviluppi del procedimento anche mantenendo pieno rispetto degli indagati, deve venire a riferire urgentemente in Commissione agricoltura perché, sebbene i fatti contestati siano accaduti dal marzo 2007 al maggio 2011, il ministero è stato più volte sollecitato ad attivarsi per chiarire gli innumerevoli aspetti fumosi delle vicende economiche che fanno capo al suo dicastero. Ora mi aspetto l'immediata sospensione delle persone investite dall'indagine e l'avvio di una seria, anzi serissima, verifica interna su tutto quello che è stato denunciato negli anni e che, ad oggi, è rimasto al di fuori delle indagini giudiziari e” conclude la Di Giuseppe.
SCUOLA. CIAMPINO, RODANO: INCIDENTE INAMMISSIBILE “SERVE PIANO STRAORDINARIO SU EDILIZIA SCOLASTICA”. Roma, 12 dic. – “L'incidente avvenuto stamane alla scuola M.L. King di Ciampino desta molta preoccupazione. Il fatto che le conseguenze fortunatamente non siano state gravi non modera affatto l'allarme: il crollo di un solaio in una scuola pubblica e' inammissibile in se', e' l'ennesimo segnale della necessita' indifferibile di un piano straordinario di manutenzione ordinaria sull'edilizia scolastica. Un Paese consapevole di un rischio del genere non puo' che intervenire rapidamente, altrimenti non puo' dirsi piu' ne' civile ne' democratico”. Lo dichiara in una nota Giulia Rodano, responsabile nazionale Cultura e Istruzione di Italia dei Valori. “La seconda riflessione che nasce dall'evento di stamattina- continua Rodano- e' il rilievo dell'eccessiva rigidita' delle possibilita' di intervento dei Comuni: troppe volte le briglie troppo strette del Patto di Stabilita' impediscono ai Sindaci di rispondere alle esigenze di manutenzione delle scuole comunali. Non basta avere la facolta' di chiudere la scuola per infiltrazioni d'acqua, come il sindaco di Ciampino aveva gia' fatto il 6 novembre scorso: bisogna anche poter intervenire per riparare il danno, tempestivamente ed efficacemente”. “La vicenda di stamane conferma dunque quanto sia urgente l'apertura di una fase nuova e diversa anche in ambito di finanza locale e facolta' di intervento delle amministrazioni comunali”, conclude Rodano.
UE: RINALDI, IDV APPOGGIA RICHIESTA ESPULSIONE BERLUSCONI CONSERVATORI USCITI PER EUROSCETTICISMO,MA MOLTO MENO VIRULENTI – STRASBURGO, 12 DIC – ''L'Italia dei Valori si riconosce nelle dichiarazioni del capogruppo Alde al Parlamento europeo, Guy Verhofstadt, che nel dibattito sul prossimo Consiglio europeo ha chiesto al gruppo dei Popolari di chiarire la loro identita' europea e prendere una decisione sulla compatibilita' di Silvio Berlusconi nella famiglia del Partito popolare europeo''. E' quanto scritto in una nota del capodelegazione dell'IdV, Niccolo' Rinaldi, a seguito del dibattito di oggi in plenaria a Strasburgo, durante il quale Guy Verhofstadt ha chiesto al capogruppo del Ppe, Joseph Daul, l'espulsione di Berlusconi dal partito. ''Tre anni fa i conservatori britannici lasciarono il Ppe per molto meno. Il loro euroscetticismo – conclude Rinaldi – era molto piu' ragionevole della virulenta propaganda contro l'Europa di Berlusconi''.