Mario Dany De Luca
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. Oggi 3 dicembre si celebra la giornata mondiale delle persone con disabilità, un giorno per riflettere sulla condizione dei disabili nel nostro Paese e nel resto del mondo. Quest’anno è stata dedicata al tema delle barriere architettoniche per creare una società inclusiva e accessibile per tutti il che significa l’abbattimento delle barriere architettoniche, sensoriali e culturali. Moltissime le iniziative per “celebrare” la giornata di oggi, dalle sfilate di moda con “modelle a rotelle” ai convegni dedicati allo sport passando per i progetti di vita fino ad arrivare ai siti turistici accessibili e alla volontà di amare ed essere amati. Una vera giornata di partecipazione e riflessione capace di coinvolgere migliaia di persone che si trovano a fare i conti con il mondo della disabilità in tutte le sue sfumature. La mobilitazione del 3 dicembre riesce a coinvolgere il mondo cattolico e quello laico, mette insieme proposte pubblicitarie progressiste e tratta argomenti come le malattie rare e come spesso accade, restando al passo con i tempi, la fonte di comunicazione e diffusione restano i social network e la rete. Un’infinità di commenti e fantasiosi post i grandi assenti, i media ufficiali. La giornata del 3 dicembre è stata dedicata dalle Nazioni Unite ai diritti delle persone disabili la stessa organizzazione che ha dato vita alla convenzione ONU sui diritti delle persone disabili. In questa giornata abbiamo il dovere di parlare, di esistere e soprattutto di esigere. Oggi come non mai la giornata si colloca al centro di diverse riflessioni, stretti nella crisi economica che sottrae al welfare risorse che per i disabili sono vita. Proprio in questa giornata vogliamo ripercorrere questo complesso 2012 che sta per finire lasciando spazio ai legittimi dubbi dell’anno che verrà. Un 2012 che ha visto i disabili scendere più e più volte in piazza sfidando il caldo estivo e il freddo invernale, molte le persone che hanno utilizzato quelle poche ore di assistenza per difendere i propri diritti. Abbiamo visto i malati di Sla protestare fino all’estremo, rinunciando alla nutrizione, abbiamo visto i centri diurni combattere contro i tiket, abbiamo assistito al tentativo di tassare le pensioni di invalidità e l’indennità di accompagnamento, abbiamo visto i falsi invalidi sbattuti in prima pagina, abbiamo visto le para-olimpiadi di Londra, abbiamo visto ragazzi disabili laurearsi e ausili super tecnologici che danno vita, ma soprattutto, ci siamo fatti vedere e sentire. Un esercito pacifico che ha scelto la strada della lotta e della contestazione, ha scelto di esporsi, ha scelto di non nascondersi. Questa è per me l’essenza del 3 dicembre la giornata internazionale della disabilità che combatte per la propria esistenza e per i propri diritti, la giornata di sintesi delle mille battaglie che non ci stancheremo di combattere per una mondo inclusivo privo di pregiudizio dove ci sia spazio per tutti a prescindere dalla condizione di vita di ognuno, colmando il divario fra le buone intenzioni e le azioni concrete così come suggerito dal segretario generale dell’ONU.
di Mario Dany De Luca: Responsabile Nazionale Idv Politiche per il Superamento dell’Handicap