Le dichiarazioni della parlamentare del Pdl
“Niente Primarie? Sì, l’orientamento è questo. C’è poco tempo e a differenza del Pd non si trattava di primarie di coalizione ma di partito. Si cercherà il rinnovamento del partito per altre vie, come ad esempio convention programmatiche, un consiglio nazionale e incontri sul territorio. Non stremo con le mani in mano”. Lo ha affermato la parlamentare del Pdl, Mariastella Gelmini, che a proposito del ruolo di Alfano ha osservato: “Alfano si fa carico dell’unità del partito. L’opinione di Berlusconi conta, ma la decisione é maturata dopo al riflessione dei dirigenti. La riflessione é quella di procedere con strumenti diversi per il rilancio del partito”.
Quanto all’effetto che le primarie del Pd potranno avere sulla competizione elettorale, Gelmini ha commentato: “Berlusconi teme che l’Italia possa cadere nelle mani di Bersani e Vendola, perché domenica é presumibile che Bersani possa vincere con l’appoggio dei voti di Vendola. Sarà una sinistra molto distante da quella di Renzi e lontana dall’Europa. Oggi un congresso di partito avrebbe poco senso, dobbiamo tornare nelle piazze a discutere di contenuti, dobbiamo riavvicinare gli elettori alla politica del centrodestra, coloro che non contenti non sono andati a votare” Sui rapporti con gli ex An e le dinamiche interne al Pdl, la parlamentare bresciana ha sottolineato: “Berlusconi vuole andare oltre le primarie, noi siamo sempre all’avanguardia fin dal 1994 e non possiamo limitarci a copiare uno strumento del centrosinistra. Con gli ex An lavoreremo insieme, collaborando per trovare la soluzione migliore senza litigare”