Sicilia. Operazione “Mercadante”, il plauso del Presidente Crocetta ai magistrati e alla guardia di finanza

Palermo 28 nov. “Esprimo gratitudine a nome del Governo regionale per la splendida azione giudiziaria condotta dalla Guardia di Finanza, dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dal sostituto Amelia Luise. Lo afferma il Presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, commentando la vicenda che ha portato il gip Marina Petruzzella alla firma dell’ordinanza ''le degenerazioni delle condotte di appropriazioni di Mercadante poterono essere commesse col pretesto di una deresponsabilizzante non chiarezza degli accordi stipulati e degli obblighi imposti nelle convenzioni con la Regione, quindi grazie anche a una predisposizione di un sistema caotico che prestava il fianco a simili situazioni''.

“L’imprenditore Gaetano Mercadante – continua Crocetta – si sarebbe appropriato indebitamente di circa 19 milioni di euro, relativi all’incasso di biglietti per i siti archeologici. I siciliani sono grati all’opera di pulizia che la magistratura palermitana sta portando avanti e che troverà una forte collaborazione in Regione. Sembrerebbero emergere responsabilità di alcuni dirigenti che pare abbiano dato concessioni a società riconducibili a Mercadante, incaricate di gestire alcuni servizi, tra i quali la gestione dei biglietti di ingresso. Verificheremo attentamente la posizione dei dirigenti e prenderemo misure adeguate per impedire che, fatti del genere accadano ancora e che le persone che potrebbero essere coinvolte, abbiano qualunque forma di responsabilità negli uffici della regione. Sembrerebbe fra l’altro che ci siano dei vizi gravi nel bando, che prefigurerebbero ulteriori importanti responsabilità per settori della macchina burocratica regionale. Nessuno si aspetti sconti, – aggiunge il governatore – chi sbaglia paga. Nei prossimi giorni sottoporremo a vigilanza tutti i settori della regione, per verificare convenzioni, modalità di affidamento, gestione degli appalti, la qualità dei servizi e i risultati complessivi. Nessuno pensi di farla franca perchè la macchina della giustizia è lenta ma inesorabile. Entra aria nuova in regione e chi non l’ha capito è bene che si adegui. Apriremo gli armadi degli uffici alla magistratura e alle forze inquirenti, per chiudere le pagine nere della storia della Sicilia e avviare nuovo corso. La Sicilia della rivoluzione democratica e della dignità – conclude Crocetta – sta con quanti vogliono intraprendere questo percorso”.

L’addetto stampa

Francesca Scaglione

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