Continuare a promuovere i diritti umani, la cultura della pace, dellacooperazione allo sviluppo e della solidarietà internazionale: questoè l’obbiettivo del Piano delle attività per il 2012 approvato dallaGiunta nel corso della recente seduta settimanale e trasmesso allacompetente commissione consiliare. “La Regione ribadisce cosìl’impegno – specifica l’assessore alla Cooperazione allo sviluppo,Luca Marconi – a condurre le attività di solidarietà internazionalesecondo una definita ‘logica di sistema’ che prevede di mettere inrete, nell’approccio territoriale, attori, competenze e buonepratiche”. Un percorso orientato ad ampliare progressivamente lepriorità geografiche, dalla concentrazione dei suoi interventi neiBalcani all’estensione delle azioni in America Latina, Africa,Mediterraneo e Medio Oriente. Interlocutori diversificati, collaborazioni di varia natura,attivazione di risorse finanziarie nazionali, comunitarie einternazioni, sono tra gli impegni specificati dal piano così come laconcentrazione sullo sviluppo locale, dell’ambiente, della sanità edella formazione. E poi, il crescente inserimento nel quadro dellacooperazione dell’Unione Europea e delle Nazioni Unite. “Il principaleelemento distintivo dell’identità marchigiana nel settore dellacooperazione – afferma Marconi – è la capacità di coinvolgimento e divalorizzazione di attori pubblici e privati, di sollecitazione diazioni di rete e l’apertura alla sperimentazione e all’innovazione”.Uno dei compiti più rilevanti della cooperazione decentrata, spiegaancora l’assessore, è costituito dalle politiche di appoggio aiprocessi di decentramento e democratizzazione a livello localetutelando e promuovendo i diritti umani. Allo stesso tempo, rilanciodello sviluppo locale con il sostegno delle piccole imprese,dell’agricoltura e artigianato, del commercio equo e solidale e delturismo. Fondamentale il dialogo interculturale e il supporto el’assistenza tecnica per la gestione territoriale dei servizi socialie sanitari con l’avvio di imprese sulla base dell’esperienza degliEnti locali, degli Ambiti sociali, delle imprese no profit e del Terzosettore. Attenzione rivolta anche all’ambiente con riguardo particolare al temadell’acqua e dei rifiuti, e massima considerazione rivoltaall’educazione e formazione professionale con il sostegno alla paritàdei sessi. Particolare importanza, infine, alla promozione e tuteladella famiglia e dei giovani. L’attività di cooperazione decentrataprevede programmi regionali (da elaborare, sviluppare ed implementareanche in collaborazione con soggetti internazionali, nazionali eregionali) e progetti territoriali annuali e biennali. LE AREE DIINTERVENTO: il piano individua aree di intervento prioritarie chefanno parte della lista di Paesi redatta dall’Organizzazione per lacooperazione e lo sviluppo economico e sono ricomprese nelle categoriea basso/medio reddito tra i Paesi in via di sviluppo. Sono: perl’Africa – Africa sub sahariana; per l’America Latina – Argentina,Brasile, Bolivia, Cile Colombia, Equador, Paraguay e Perù; perl’America Centrale – Nicaragua, Guatemala, Honduras e Cuba. InfineMediterraneo e Medio Oriente seguiti dai Balcani occidentali –Albania, Bosnia Erzegovina, Serbia e Montenegro.
Segr. On. Luca Marconi