Anche se sulle finanze pubbliche continuano a soffiare venti di burrasca,non è giusto né utile disattendere impegni di modesto peso finanziarioquando attengano a rapporti con gruppi sociali di grande sensibilità per ilnostro Paese. Mi riferisco, in questo caso, alla comunità degli esuliitaliani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia e alle attive minoranzeitaliane in Croazia e in Slovenia. Queste comunità, in ottemperanza a impegni e promesse che erano statiassunti negli anni passati, hanno potuto beneficiare di provvidenze, siapure modeste, assicurate dalla legge 72/2001, poi prorogata con la legge193/2004. Tali contributi sono finalizzati alla tutela del patrimoniostorico e culturale di queste comunità, con l’evidente e apprezzabileintento di sostenere l’originaria identità degli interessati e di consentireal nostro Paese di recuperare la memoria della sua evoluzione nazionale einternazionale. Con evidente beneficio, per altro, per la proiezioneinternazionale dell’Italia in un momento in cui tutto ci spinge a nonrinchiuderci nel recinto delle nostre difficoltà. Per questo, ho ritenuto di presentare due emendamenti alla legge distabilità in discussione alla Camera, tendenti a prorogare per il triennio2013-2015 i finanziamenti previsti in passato, rispettivamente per 3,5milioni di euro per i giuliano-dalmati e per 2,3 milioni per le minoranzeitaliane in Croazia e Slovenia. L’ho fatto con la speranza che il Governo e le forze parlamentari si rendanoconto che è importante preservare la nostra memoria storica di Paese che haattraversato i drammi del Novecento, per il sostegno che è dovuto a gruppisociali già tanto duramente provati dalle vicende contemporanee e perevitare che possa lacerarsi irrimediabilmente la rete dei rapporti chel’Italia ha nel mondo, soprattutto in un momento di così acute difficoltà.
On. Gianni Farina