I rifiuti diventano gioielli. Mostra su portale promosso da Ecolight

Il consorzio per la gestione dei RAEE,delle pile e accumulatori a fine vita – apre la nuova sezione web perbijoux e monili fatti con materiali di scarto Dal rifiuto al bijou. Il Museo del Riciclo (www.museodelriciclo.it)portale web avviato tre anni fa da Ecolight – il consorzio che sioccupa della gestione dei RAEE, delle pile e degli accumulatori giuntia fine vita – dedica una sezione al tema degli eco-gioielli. Si trattadi monili decorativi nati dalla creatività di artisti che hanno volutolavorare materiali destinati alla discarica per farne degli oggettipreziosi. Anelli, collane, orecchini e bracciali ma anche gemelli espille hanno trovato una nuova forma e una nuova identità, restituendoa nuova vita ai rifiuti. Per il lancio della sezione è stata scelta lacollezione byLudo realizzata con parti di tastiere e mouse da unagiovanissima artista: Ludovica Cirillo(www.museodelriciclo.it/autori/81/). Fin dall'età di sedici anniLudovica ha sviluppato una particolare sensibilità per l'ambiente e ildesign andando a riutilizzare parti di computer e apparecchiatureelettroniche, trasformandole in originali gioielli. «Mi piacciono lesfide in cui si mette in gioco la propria creatività con il concettodel riuso, oggi molto importante se si vuole evitare sprechiconsumistici e contribuire a salvare il nostro pianeta dai rifiuti»,spiega Ludovica che due anni fa è stata selezionata dal ComitatoScientifico di TNT, il Festival dedicato ai giovani promosso dalMinistero della Gioventù, entrando tra i primi 200 talenti italiani eoggi frequenta architettura alla London Metropolitan University.Oltre i RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche),utilizzati per esempio anche da Cristian Visentin che ha trasformatovecchie schede elettroniche in anelli e collane, il Museo del Riciclotestimonia l'uso di carta, plastica derivata dalle bottiglie, carta,bottoni e metalli per la creazione di gioielli. «È sorprendente lacreatività espressa nell'utilizzo di materiali di scarto», osserva ilpresidente di Ecolight, Walter Camarda. «I rifiuti acquistano nuovavita diventando oggetti preziosi e di tendenza. Ma soprattuttodiventano espressione dell'importante messaggio di cui, attraverso ilMuseo del Riciclo, ci facciamo portatori: è possibile dare una nuovavita ai rifiuti semplicemente riciclandoli». E questo vale anche irifiuti elettronici che, per quanto poco conosciuti, rappresentanoun'importante miniera di materie che possono essere riutilizzate.«Parliamo di plastica, ferro, metalli e vetro che compongonoprevalentemente i rifiuti elettronici. Se conferiti correttamente, daiRAEE è possibile ottenere materie prime seconde capaci di farrisparmiare energia», sottolinea il direttore generale di Ecolight,Giancarlo Dezio. «Portare all'isola ecologica i propri RAEE, oppureaffidarli ad una struttura specializzata com'è Ecolight, è ancheevitare che siano disperse nell'ambiente sostanze inquinanti: pensiamosolamente ai gas refrigeranti contenuti dei frigoriferi o al mercurioche si trova nelle lampadine a risparmio energetico».Ecolight e il Museo del Riciclo presenteranno una selezione dieco-gioielli realizzati con materiali di scarto alla prossima edizionedi Ecomondo. Lo stand del Museo del Riciclo sarà nella Hall Sud diRimini Fiera dal 7 al 10 novembre. Ecolight – Costituito nel 2004, è uno dei maggiori sistemi collettiviper la gestione dei Raee, delle Pile e degli Accumulatori. Ilconsorzio Ecolight, che raccoglie oltre 1.500 aziende, è il secondo alivello nazionale per quantità di immesso e il primo per numero diconsorziati. È stato inoltre il primo sistema collettivo in Italia adavere le certificazioni di qualità ISO 9001 e ISO 14001.

È punto diriferimento per la grande distribuzione (Gdo) e tratta tutte letipologie di Raee. www.ecolight.it.

Ufficio Stampa Ecolight: Eo IpsoInfo: Marco Parotti – 340.9665279 – mparotti@eoipso.it

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