Roma, 18 ottobre 2012. L’on Antonio Razzi ha presentato un progetto di legge per introdurre corsi scolastici, dalle elementari in su attraverso internet per i residenti all’estero. La necessità è dettata dal fatto che, a causa dei tagli alla spesa indiscriminati e gravi disposti dai governi che si sono succeduti alla guida del paese, all’estero si è ridotta quasi del tutto la possibilità di studiare la lingua e la cultura italiana. Internet, secondo l’on. Razzi sarebbe il sistema ideale per far fronte al bisogno di diffondere la scuola, la cultura e la lingua italiana nel mondo tenendo conto, al tempo stesso, della spesa che si ridurrebbe al minimo. «All’estero, ha dichiarato, le nostre comunità di italiani sembrano rassegnate al fatto di sentirsi dimenticate dai governi di Roma in relazione al regime di presenza e di tutela dei diritti e delle aspettative sui territori esteri di residenza. Ma ad una cosa essi non si rassegneranno mai, ed aggiungiamo per fortuna, cioè all’abbandono ed alla rinuncia definitiva della scuola, della promozione della lingua, dell’istruzione e della cultura italiana per i loro figli all’estero.» La proposta di legge presentata con la richiesta di continuare e, se fosse possibile, incrementare sempre di più la tradizione culturale italiana nel mondo, avrebbe, secondo Razzi, un ritorno formidabile anche in termini economici. «Si pensi alla capacità di incremento e del consumo del made in Italy nel mondo, alle possibilità di fare impresa nell’import-export, nelle relazioni commerciali ed intellettuali di interscambio e comunicazione tra nazioni con l’uso e la padronanza della lingua italiana- ha concluso.»
Proposta di Legge
Introduzione di corsi scolastici di lingua e cultura italiani attraverso la rete internet per tutti gli italiani ovunque residenti
D’iniziativa dei deputati
Razzi, Moffa, Calearo Ciman, Catone, Cesario, D’Anna, Gianni, Lehner, Marmo, Milo, Mottola, Orsini, Pionati, Pisacane, Polidori, Romano, Ruvolo. Scilipoti, Siliquini, Stasi, Taddei
Onorevoli colleghi, l’ormai annosa questione dei tagli adoperati non solo da questo governo ma da quasi tutti i governi precedenti, pone in grave crisi il sistema scolastico ed universitario sino a svilirne quasi la funzione.
Purtroppo, non occuparsi e non supportare questo settore che tutti noi definiamo strategico per i progetti di sviluppo di lungo periodo del paese, significa debilitarlo proprio nei suoi punti i forza.
All’estero, le nostre comunità di italiani sembrano rassegnate al fatto di sentirsi dimenticate dai governi di Roma in relazione al regime di presenza e di tutela dei diritti e delle aspettative sui territori esteri di residenza. Ma ad una cosa essi non si rassegneranno mai, ed aggiungiamo per fortuna, cioè all’abbandono ed alla rinuncia definitiva della scuola, della promozione della lingua, dell’istruzione e della cultura italiana per i loro figli all’estero. E’ vero, però, ammettere che i sistemi adottati un tempo per questo tipo di promozione non abbiano tenuto in buon conto di una razionalizzazione delle spese e delle risorse, per esempio, non utilizzando professori di lingua italiana presenti sui territori esteri, ma è pur sempre possibile trovare rimedi, soluzioni valide e non costose.
I sentimenti degli italiani all’estero già ampiamente mortificati dalle istituzioni italiane, hanno ridotto all’osso le loro pretese. In fondo, la promozione della lingua e della cultura italiana nel mondo non può che giovare in termini di ritorno all’intera economia del paese.
Si pensi alla capacità di incremento e del consumo del made in Italy nel mondo, alle possibilità di fare impresa nell’import-export, nelle relazioni commerciali ed intellettuali di interscambio e comunicazione tra nazioni con l’uso e la padronanza della lingua italiana.
La scuola oggi può vantare l’utilizzo di sistemi informatici assolutamente utili che possono venire in soccorso di una nuova organizzazione della scuola diversa da come noi tutti l’abbiamo vissuta. Soprattutto per i nostri connazionali residenti fuori dai confini patri. Per questi ultimi sarebbe utilissimo approntare corsi scolastici via internet. Studiando in rete, esperimenti in tal senso sono numerosissimi anche nel settore dei corsi di specializzazione e diplomi superiori sino alla laurea, si ovvia alle spese di organizzazione strutturali. Specie per gli italiani all’estero perché essi si trovano tagliati fuori dall’istruzione italiana o per mancanza di strutture oppure per l’enorme distanza da queste laddove esistano. L’istruzione via internet sarebbe assolutamente auspicabile.
Molti di questi vivono nelle estreme periferie delle città per cui raggiungere le sedi scolastiche diventa difficilissimo. La rete offre una formidabile opportunità non inferiore in quanto a qualità alla concezione classica dell’aula scolastica e delle strutture d’accoglienza. La copertura finanziaria di un tale sistema potrebbe facilmente essere reperita in quanto non richiederebbe cifre proibitive e allo stesso tempo sarebbe in grado di offrire qualità e finanche eccellenza dell’istruzione con una portata territoriale mondiale.
Art 1.
Si introduce il sistema informatico attraverso la rete internet per i corsi di scuola, lingua e cultura italiana all’estero come in Italia con valore legale riconosciuto.
On. Antonio Razzi
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