di Remo Pulcini
La Cina ha protestato in modo Ufficiale presso il Giappone, contro l'atto illeggittimo compiuto da un gruppo di attivisti di estrema destra Giapponesi atterrati sulle isole Diaoyu.
In realtà la questione potrebbe essere intesa come un atto goliardico simile a quello che venticinque anni fa il tedesco-occidentale Mathias Rust atterrò in Piazza Rossa con un Cessna che superò il sistema di difesa aerea sovietico, se non fosse che questi scogli dal nome Diaoyu assumono un significato storico importante.
Infatti, “Diaoyu Dao e le sue isole affiliate sono state una parte integrante del territorio cinese fin dai tempi antichi,” “La Cina ha incontestabile evidenza storica e giuridica in questo senso.”
Il Giappone prese queste isole nel 1895, alla fine della guerra sino-giapponese e poi costretto il governo cinese a firmare un trattato ineguale a cedere queste isole e di altri territori cinesi.
“La Cina ha sufficienti prove storiche e la base giuridica per dimostrare le isole Diaoyu sono state una parte inseparabile del territorio cinese fin dai tempi antichi,” Qin ha detto, citando il fatto che la corte Qing è stato sconfitto nella guerra sino-giapponese nel 1895 e costretto a firmare il Trattato di Shimonoseki ineguale e cedere al Giappone “l'isola di Formosa (Taiwan),” insieme a tutte le isole che spettano o appartenenti alla detta isola di Formosa comprese le Isole Diaoyu.
Dopo la seconda guerra mondiale, le isole Diaoyu e di altri territori cinesi occupati dal Giappone sono stati restituiti in Cina, secondo la dichiarazione del Cairo, la proclamazione di Potsdam e di altri documenti internazionali, ha detto.
Evidente che la Cina non accettera mai l'aquisto di questo scoglio dal valore storico intrisenco senza che ne venga fuori una grave crisi internazionale, forse la piu' grave tra i due paesi sin dal dopo seconda guerra mondiale.
“Il verdetto storico non può mai essere rovesciata. Il disastro e le sofferenze causate dalla seconda guerra mondiale non sarà mai dimenticato.
Infatti, in Cina IL ministro degli Esteri Yang Jiechi Giovedi respinto Giappone recente “acquisto privato” delle isole Diaoyu per aver gravemente violato la sovranità della Cina e descritto l'atto come in posa “una sfida grave del dopoguerra ordine internazionale e le finalità ei principi della Carta delle Nazioni Unite “.
Il Giappone con “acquisto” delle isole Diaoyu è totalmente illegale e non valida e non cambierà mai i fatti storici di occupazione illegale del Giappone del territorio cinese, e quindi la sovranità della Cina sulle isole.
Il tentativo d'acquisto avviene il 10/9/2012 ed ecco scoppiare immediatamente il bubbone e antichi dissapori mai sopiti, ma con un ordine di forza ormai invertiti rispetto alla seconda guerra mondiale quando il Giappone spadroneggiava nel sogno di un Impero.
Tuttavia il caso si fa grave da un lato la Cina sostiene quanto sopra e per tutta risposta il Giappone sostiene che quelle terre spettano a loro sotto la spinta dell'estrema destra.
Tutto questo avviene vicino a Sabato prossimo che segna il 40 ° anniversario della normalizzazione dei rapporti Cina-Giappone.
Per adesso e' tutti, ma la tensione sale tanto da non volere in qusta disputa come mediatore gli Stati Uniti.
Remo Pulcini
Marketing Politico
Esperto Geopolitca Cinese