PSI, PRIMARIE E SOCIALISMO

Di Manuel Santoro‏

Più di una volta, nell’ormai lontano passato, scrissi che il PartitoSocialista Italiano aveva il compito di diventare epicentro di unpercorso di aggregazione di tutte le realtà socialiste presenti nelPaese, e, successivamente, dialogare con tutte quelle forze disinistra concordi nell’intraprendere un percorso comune verso lacostituzione di una sinistra di stampo prettamente socialista. Unasorta di convergenza di tutte le energie socialiste disponibili suidee, idealità e programmi che hanno nella libertà, nell’eguaglianza enella giustizia sociale le direttrici di una politica virtuosamentesocialista. Naturalmente tutto ciò è stato, e rimane, il mio pensierorelativamente alla direzione politica che il PSI avrebbe dovutointraprendere, e dovrebbe tutt’oggi intraprendere. Oggi che le alleanze sono state decise per le prossime politiche e ladirezione politica del PSI è tracciata nel solco del moderatismodemocratico, senza alcun Congresso nazionale, sento vociferare di unapresunta disponibilità del PSI a divenire quel famoso epicentro delmondo socialista italiano. Per carità, meglio tardi che mai, ma questonuovo atteggiamento mi sa tanto di chi, ora che tutto è definito esistemato, ha bisogno di voti. Dei voti dei socialisti in diaspora.Vedremo. Comunque vada, però, penso diventi oggi fondamentale procedere versouna nuova progettualità socialista larga, senza timori, che possaanche includere, eventualmente, un diverso PSI. Diverso, soprattutto,nel modus operandi. Democrazia interna e pluralità sono, senza dubbio,condizioni necessarie. Una nuova progettualità socialista potrebbe nascere ed evolversi,tatticamente discorrendo, usando il mezzo delle Primarie. Penso che le Primarie, infatti, possano essere usate come mezzo percostruire un soggetto socialista amplio. Usare le primarie evitando diessere usati. In questo senso penso sia fondamentale seguire alcuni passaggi. Ilprimo è quello di anticipatamente riavvicinare le anime sparse delmondo socialista; secondo, costruire le basi di una nuovaprogettualità di ampio respiro e di lungo periodo. Penso che solo avalle di questi due passaggi si possa affrontare in modo costruttivola battaglia delle Primarie indicando come candidato un esponentesocialista sobrio e di grande caratura morale come punta di diamantedi una seria progettualità già avviata e che dovrà continuare infuturo. Se riuscissimo a riunirci, tutti, ed esprimere una intenzionecomune per un cammino comune che ci porti a costruire un rinnovatopolo socialista all’interno della futura sinistra italiana, avremocertamente conquistato qualcosa di memorabile. Certamente, non miaspetto un dietro-front a Primarie concluse. Anzi, mi aspetto l’avviodi una spirale di entusiasmo, consenso ed adesioni da coltivareaffinché, anche questo Paese, abbia una soggettività socialista fortee visibile. Cerchiamo, quindi, di usare l’opportunità delle Primarie evitando diessere usati. Il rischio è sempre lo stesso. La vaporizzazione di quelpoco di speranza che ancora gravita tra i socialisti di vedere risortauna nostra autonomia evitando di essere fagocitati dal PartitoDemocratico. Non sottovalutiamo questo aspetto. Tutt’altro, penso siaquello più insidioso. Manuel Santoro – 30/09/2012http://manuelsantoro.com/http://voicestrap.com/http://convergenzasocialista.forumfree.it/ –Manuel SantoroPartito Socialista Italiano e Direttivo nazionale della Lega dei Socialistihttp://manuelsantoro.com/

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