Con l'allegato articolo/poesia intendo sensibilizzare i lettori deputati sulla necessità di approvare in Parlamento la proposta di legge 5103, ma principalmente testimoniare l'esistenza di un gruppo di 200 persone (116 postali, di cui faccio parte io, e 84 ex dipendenti Ibm), che pur maturando la pensione entro il 2013, non sono stati salvaguardati perchè hanno lavorato nel 2012.
Negli ultimi tempi sia la Fornero che il presidente dell'Inps, hanno più volte asserito che sono stati salvaguardati tutti coloro che andavano in pensione negli anni 2013 e 2014, e ciò non risponde a verità.
Il fatto di aver lasciato il posto di lavoro nel 2012, come previsto dagli accordi individuali stipulati con la propria Azienda prima del 4 dicembre 2011, e non entro il 31 dicembre 2011, non deve essere penalizzante per questo gruppo di appena 200 individui che comunque posseggono tutti gli altri requisiti richiesti.
Credo che l'immagine della “Notte stellata di Van Gogh” sia quella più appropriata all'articolo (ultime strofe).
di Francesco Abate Eran duecento, eran anziani e forti, ma non ancora morti! Eran duecento, eran anziani e forti, ma non ancora morti!Me ne andavo una mattina al consultorio
d'improvviso delle persone a Montecitorio:
un centinaio, non facean rumore,
ma alzavan la bandiera tricolore.
Davanti la Camera si eran fermati,
indosso una maglietta con scritto esodati,e sulla fronte eran tutti sudati.
Non avean armi e non volean far guerra,ma chieder diritti a chi li governa.
Eran duecento, eran anziani e forti, ma non ancora morti!
In mano gli accordi firmatiper testimoniar i propri diritti calpestati.Chini, con le bandiere davanti al Parlamento,ad ogni deputato chiedean sostegno all'argomento.
Ad uno ad uno li guardai in viso:
tutti avean una lacrima e un sorriso.
Li chiamavan esodati,perché il destino non li volea pensionati.
Non avean avuto ancor risultati,per il nullo interesse di molti deputati,
Non volean chissà quale assistenza,
ma solo testimoniar la propria esistenza.
Eran duecento, eran anziani e forti, ma non ancora morti!
Con gli occhi verdi e coi capelli neri
un sessantenne innanzi a loro che lo guardavan seri.
Mi feci ardita, lo presi per mano,
gli chiesi: che stai a fà o' esodato?
Mi guardò e mi rispose: O signora snella,
vado a lottar per la mia causa bella!
Io mi sentii tremar tutto il cor,
e feci in tempo a dirgli: Vi aiuti il Signor!
Eran duecento, eran anziani e forti, ma non ancora morti!
Quel dì dimenticai dove dovevo andar,
e dietro a loro iniziai a camminar.
Mi dissero: postali e Ibm eravam,nel 2012 d'improvviso disoccupati siam.La pensione la Fornero ci ha negato,perché in quest'anno abbiam ancor lavorato.Nel 2013 l'avremm dovuta pigliar,ma la ministra non ci ha voluto salvar.Contributi dovrem pagar,e sull'asfalto andrem a star.Sulla strada del ritorno,a due onorevoli PDL presentaron conto e contorno:la 5103 non fu sostenutae la discussione in aula non era avvenuta.Si scontraron verbalmente con questi soggetti,
che non poteron che scappar … in effetti!
Eran duecento e non voller fuggir,davanti alla polizia che cominciò ad apparir.
Non volean ancora andar via perché il ricordo di lor lasciasse una scia.Restai con lor sino a sera,quando la notte si fece nerae le stelle chiare in ciel,li obbligaron a esprimer un desider:esser sì ricordati, ma come gli altri tutelati!
Eran duecento, eran anziani e forti, ma non ancora morti! (…………………..ma per quanto ancora?) Francesco Abate