Credo che se nelle prossime settimane il PDL non avrà il coraggio di scrollarsi assisteremo alla sua morte annunciata. Silenzio sulle riforme, divisione sul sistema elettorale, Berlusconi “temporeggiatore”, abbandono completo degli eletti negli enti locali. Come non dare amaramente ragione a Galli della Loggia che nel suo “fondo” sul Corriere della Sera di mercoledì scorso “Un partito allo specchio – la crisi di identità del PDL” scriveva:
“ Il PDL rischia di diventare un caso unico nella storia: è teoricamente ovunque…ma è sparito dalla scena. Il dibattito al suo interno sul suo passato e sul suo futuro è inesistente, cosa propone per il rapporto cruciale tra Italia ed Europa? Quale giudizio dà su un eventuale nuovo governo Monti, farà una intesa con Casini o con la Lega? Nessuno lo sa. Anche il PD è in crisi ma almeno là si discute, ci si agita, ci si divide, nel PDL invece niente. Qui tutti appaiono come muti burattini in attesa che arrivi il Grande Burattinaio a muovere i fili. (…. ) Questa incredibile paralisi che ha colpito il PDL si chiama paura perchè per fare politica nel PDL occorerebbe prescindere da Berlusconi, ma chi si smarca rischia di perdere il consenso del Capo e quindi rischia quei pochi posti sicuri per il prossimo giro in parlamento dove una candidatura di Berlusconi può comunque permettere un po' di recupero elettorale e quindi di seggi. (….) Nei partiti di plastica, si sa, la prudenza non è mai troppa: tra un seggio parlamentare e il cestino della carta straccia non c'è che un passo (falso) .
La risposta di Alfano il giorno dopo è sta una difesa d'ufficio, ma senza mordente perchè il vecchio Galli della Loggia sostanzialmente ha solo detto la verità. Che tristezza vedere Alfano scomparire all'ombra del Capo senza aver avuto il guizzo di voler vivere di vita propria, che tristezza assistere impotenti alla fine di un mondo umano che fu la Destra italiana (Fini, che disastro hai combinato, oggi avresti potuto tu essere il leader…) e il vedere rinsecchirsi la volontà di rinnovamento che fu Forza Italia. Senza un leader giovane e nuovo, senza il coraggio di ribaltare i giochi il PDL è morente eppure ha ancora una grande forza: circa 20.000 eletti negli enti locali. Sindaci, assessori e consiglieri che da un anno e mezzo non ricevono una convocaizone, una circolare, un segno di vita completamente abbandonati a loro stessi. Ma forse è proprio da qui, dal basso tra gente che è stata eletta (e non nominata) dal popolo sovrano e che ogni giorno lavora, prende decisioni e cerca concretamente di risolvere i problemi della gente che si potrebbe ripartire, ma sembra che in Via dell' Umiltà di questo esercito silenzioso e stufo neppure ne abbiano notizia.
N. 418 del 15 settembre 2012 – di MARCO ZACCHERA