Il presidente dell’Italia dei Diritti ha sciolto ogni riserva eparteciperà alle eventuali primarie del centrosinistra contando suivoti dell’Italia dei Valori e di Sel
Roma, 14 settembre 2012 – Ormai è ufficiale: Antonello De Pierro,presidente del movimento extraparlamentare Italia dei Diritti, sicandiderà alla carica di sindaco di Roma Capitale in occasione delleprossime elezioni amministrative del 2013. La notizia era già nell’aria da tempo, ma De Pierro non aveva ancorasciolto le numerose riserve personali, nonostante da più parti gligiungessero, sempre più numerose, manifestazioni incoraggianti disostegno in tal senso, da cittadini ormai esasperati dallo strapoteredi politicanti e gerontocrati che hanno occupato gli apparatiistituzionali, diventati il più delle volte meta per spregiudicatiaffaristi, che coltivano all’ombra della politica i loro interessipersonali, piuttosto che centri di servizio sociale per lacollettività. E’ lo stesso leader dell’Idd a spiegare le motivazioni che hannoportato a questa svolta decisionale: “Abbiamo assistito impotenti, inquesti ultimi anni, alla disastrosa gestione amministrativa dellagiunta (o meglio delle giunte) Alemanno, con una città che sta pagandoun duro prezzo all’insipienza politica di queste persone. Manonostante i numerosi scandali che hanno bersagliato implacabilmenteil povero, e credo incolpevole, Sindaco, vogliamo concedere l’alibi aquesti amministratori dell’errore e non della dolosità, che tral’altro non spetta a noi giudicare, e attribuire loro un’incapacitàoperativa disarmante. Per quanto riguarda Alemanno, la non colpevolezza diretta che sentiamodi riconoscergli in afferenza agli scandali, non lo assolve certodalla piena responsabilità politica di aver operato delle sceltecollaborative dilettantistiche, che dovrebbero suggerirgli didedicarsi, magari con successo, ad altra attività, liberando icittadini dalla sua pressoché inutile presenza nel panorama politico. Sono molti mesi che ricevo da ogni parte sollecitazioni e inviti acandidarmi alla carica di sindaco a Roma, e di trascinare in campoquel concentrato di onestà, legalità e trasparenza, checontraddistingue le coscienze soggettive di tutti gli esponentidell’Italia dei Diritti. Ebbene non potevo deludere siffatteaspettative e ho preso la decisione, per portare nella competizione,ed eventualmente alla guida della città, un forte vento dirinnovamento, stavolta reale e non solo nascosto nella retorica deiproclami elettoralistici di gran parte della nomenclatura che harappresentato finora la vita politica nella Capitale. La nostra sfida inizia dalla legalità, soprattutto negli stessiapparati comunali, che in alcuni comparti le corruttele e leconnivenze hanno ridotto al lumicino. Non si può parlare di sicurezzase non si educa verso il rispetto delle regole chi dovrebbe farlerispettare. E’ chiaro, in questo caso, che mi riferisco alle battaglieportate avanti con decisione dal nostro movimento contro i numerosicomportamenti omissivi e i favoritismi da parte di alcune celluledeviate dei vigili urbani e dei dipendenti degli uffici tecnicicomunali, con concrete proposte per arginare il fenomeno, che ilsindaco Alemanno ha finto di recepire e di condividere, lasciando poitutto invariato. I cittadini romani, e soprattutto chi delinque sfruttando a proprio ealtrui vantaggio posizioni professionali favorevoli, devono sapere checon noi, in tal senso, vigerebbe la tolleranza zero, con vigorosaattività preventiva e, se necessario, repressiva all’insegnadell’esemplarità. La gente comune, i più deboli, sarebbero altamente tutelatidall’arroganza di pochi eletti, che con sprezzo della legalità,agitano impunemente lo scettro del potere. La nostra sfida si sostanzia inoltre nella promozione culturale,soprattutto nelle periferie, settore che è stato mortificato dapersone incapaci di valorizzarlo. Soprattutto l’obiettivo da perseguire è quello di una città cherisponda totalmente alle esigenze dei cittadini e combatta i privilegidi pochi. Sappiamo che la nostra linea non farà piacere ad una certa classepolitica ancorata saldamente ai benefici, che cercherà di boicottarciin ogni modo. A noi poco importa, a noi interessa il benessere dei corpi collettivie non certo di un manipolo di politicanti che deve aver scambiato gliscranni istituzionali come la meta di spregiudicati affaristi. Perciò, se i cittadini riusciranno, nonostante i boicottaggi, asintonizzare le loro coscienze sulle nostre frequenze innovative,potranno assistere ad una vera e propria rivoluzione nella gestionedella cosa pubblica, che darà ossigeno vitale a tutte le attivitàquotidiane, che spesso ora si trasformano in odissee per chi ècostretto ad affrontarle. Si preparino, i signori dei privilegi, a rinunciare a ciò che credonoun diritto, ma che è solo una concessione di un potere gestito suipercorsi clientelari. Si apprestino ad affidare a sbiaditi ricordi l’uso e l’abuso di auto blu. La politica dei trombati inseriti ad ogni costo si abitui a rinunciarea incarichi e consulenze faraoniche: se i compensi proposti nonfossero di gradimento esiste un esercito di giovani disoccupati che liaccetterebbe volentieri e magari raggiungendo risultati più proficui”. De Pierro ha poi concluso: “Se ci saranno le condizioni e i margininecessari per esplicitare e concretizzare in ambito coalizzativo lanostra linea ideale è molto probabile che parteciperò alle eventualiprimarie del centrosinistra, per le quali conto sull’appoggiodell’Italia dei Valori, della Federazione della Sinistra, di SinistraEcologia e Libertà e dei Verdi Ecologisti, da dove intendo iniziare aedificare la struttura portante per la realizzazione del progettopropugnato. In caso contrario valuteremo il da farsi, cercando dimaturare le scelte migliori per trarre i maggiori benefici per lacittadinanza, che a quel punto diventerà decisiva e parte integrantedi un progetto ambizioso per consegnare a Roma l’efficienza che lecompete di diritto”.
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