il commento della Cinti
La vice responsabile dell' Italia Dei Diritti Emilia Romagna per la Scuola e l' Istruzione: ” L' Alma Mater vuole e può mantenere il proprio essere modello virtuoso da seguire ed estendere alle altre realtà accademiche, ma solo in presenza di un progetto a più ampio raggio e termine, che coinvolga significativamente tutti i suoi protagonisti e favorisca la spinta verso un salto di qualità che sia davvero gratificante per tutto il mondo universitario”
Bologna, 12 settembre 2012- E' stato il Rettore dell' Alma Mater di Bologna, Ivano Dionigi, a dare l' annuncio di una prossima incisiva operazione di assunzioni e avanzamenti di carriera che a breve coinvolgeranno tra le 450 e le 500 unità tra Docenti associati, Professori ordinari, Ricercatori e personale tecnico-amministrativo.
La programmazione, a carattere triennale, verrà proposta il 18 di settembre presso il Senato Accademico e il 25 dello stesso mese al Cda, con l' intenzione di portare avanti un progetto sul quale sono già stati impegnati 5 milioni di euro per gli ultimi mesi del 2012, e che si arricchirà di prospettive con il contributo sia dei fondi provenienti dal bilancio interno che delle risorse ministeriali. A partire dal 1 ottobre, di fatti, i singoli Dipartimenti potranno contare su 150 punti organico, appositamente destinati al reclutamento di personale docente e non docente e distribuiti tra i Dipartimenti in base alla didattica, il turn over e l' eccellenza scientifica. Secondo le dichiarazioni di Dionigi, si tratta di ” un' operazione massiccia e inedita fatta in un momento in cui il vento spira in faccia, a dimostrazione del fatto che il bilancio dell' Ateneo è sano e sarà una grande motivazione per i nostri Docenti e Ricercatori”. Le chiamate eccellenti interesseranno personale proveniente anche da altre regioni e dall' estero, poichè per Legge l' Università è tenuta ad assumere per il 20% di Docenti esterni. A tal proposito, il Rettore crede nell' innesco di un percorso virtuoso che possa garantire anche quote premiali da parte del Ministero competente, ovvero ulteriori fondi a sostegno di tutta l'operazione, e pertanto auspica il massimo impegno di tutti i Dipartimenti nell' utilizzare le risorse messe a disposizione, reclutando le persone idonee e in attesa di avanzamento secondo criteri ispirati alla meritocrazia e le effettive necessità. Inoltre, su esortazione dello stesso Dionigi, i Direttori di Dipartimento hanno ” una responsabilità morale, poichè i nostri associati e Ricercatori attendono da cinque anni un concorso interno” che li faciliti nell' avanzamento di carriera.
A seguito dell' approvazione del programma da parte degli organi accademici preposti, si potrà procedere alle prime assunzioni già a partire dal mese di novembre, mentre per i concorsi sarà necessario attendere la prossima primavera-estate.
Luana Cinti, esponente dell' Italia Dei Diritti e vice responsabile in Emilia Romagna per la Scuola e l' Istruzione commenta. ” Un 'altra buona notizia dopo quella riguardante il fatto che l' Ateneo bolognese è l'unico italiano nella lista dei migliori al mondo, seppure al 194° posto su 200 totali. Sicuramente parliamo di un' importante manovra, di un investimento di fondi che se ufficialmente riconosciuti ci si augura rappresentino un positivo punto di partenza e di riferimento per una stagione di cambiamenti complessivi nell' assetto universitario attuale, comune alla maggior parte delle realtà universitarie nazionali, e pertanto rientrino in un progetto organico e continuativo attraverso il quale implementare costruttivamente il numero di addetti alla docenza e al settore tecnico-amministrativo, altrettanto vitale per il buon funzionamento della struttura universitaria e della sua offerta formativa. L' impegno dovrà ad ogni modo essere quello di sfruttare al meglio le risorse stanziate, ovvero impiegarle con le priorità giuste, seguendo l' obiettivo di uno sblocco del sistema assunzioni nei diversi ruoli e quello della promozione e organizzazione di concorsi per i Ricercatori che metteno nuovamente in gioco i talenti in attesa, legittimamente desiderosi di portare avanti, da protagonisti, nuove sfide accademiche, e i cui risultati non solo meritano di essere pienamente riconosciuti, ma avranno una fondamentale ricaduta su tutta la collettività. Dovrebbe trattarsi di questioni scontate, ma attualmente molti persistono nel ribadire la necessità di salvaguardare e accrescere gli investimenti sull'istruzione a tutti i livelli, poichè siamo uno dei Paesi nei quali essi vengono meno approntati, ovvero oculatamente e seriamente incanalati, allo scopo di nutrire e mantenere vivo e competitivo questo importantissimo settore. Dionigi ha dichiarato in merito:” Abbiamo costruito una macchina che ora dobbiamo mettere in moto e serve la benzina”, a sottolineare – conclude la Cinti – quanto l'impegno congiunto e la motivazione a che le cose procedano nel migliore dei modi e non si sprechi questa significativa occasione di rilancio, si accompagni all' erogazione di fondi, in assenza dei quali tutto irrimediabilmente si blocca. L' Alma Mater vuole e può mantenere il proprio essere modello virtuoso da seguire ed estendere alle altre realtà accademiche, ma solo in presenza di un progetto a più ampio raggio e termine, che coinvolga significativamente tutti i suoi protagonisti e favorisca la spinta verso un salto di qualità che sia davvero gratificante per tutto il mondo universitario”.
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