“Frongia (Lisiapp) intanto i mezzi della Polizia penitenziariarimangono a secco” Troppi privilegi. Troppe scorte. E' quanto accade a chi passa ancheper pochi mesi per il Dicastero della Giustizia e dei suoiDipartimenti. La denuncia arriva dal sindacato autonomo Lisiapp dellaPolizia penitenziaria per voce del suo segretario generale aggiuntoLuca Frongia. “Lo Stato italiano spende troppo per garantire lasicurezza delle personalità, come ex ministri, ex sottosegretari ealti dirigenti della Giustizia e del Dipartimento dell’AmministrazionePenitenziaria” E’ arrivato il momento – afferma Frongia – di unarevisione totale del sistema scorte e dei suoi servizi, dove sonocoinvolti gli uomini della Polizia penitenziaria. Il tutto nasce amargine dello scandalo di alcuni ex ministri ed ex sottosegretari ingiro per la Liguria. “La spending review ha imposto tagli e sacrificiagli italiani, ma per queste situazioni , di tagli ne sono stati vistidavvero pochi in particolare poi nel dicastero della Giustizia e nelDap ” afferma il numero due del Lisiapp. La Polizia penitenziaria èallo stremo delle sue capacità operative. “Solo – continua ilSegretario Lisiapp – grazie agli uomini e le donne del Corpo e al lorosacrificio che và al di là del ruolo istituzionale , si riesce adandare avanti” Assistiamo ogni giorno – sottolinea la nota – aduna sfilata di autovetture nuove e fiammanti, dai costi esorbitantiper un paese che si trova in difficoltà economica, come per esempiol’acquisto di vetture speciali (per chi?) , Bmw serie 3 e 5, Audiserie 6, Land Rover. Per quest’ultima – fanno notare dal Lisiapp – ,il suo uso era per il trasporto di collaboratori e pentiti. Nel corsodel tempo ci siamo accorti che l’uso era cambiato o meglio non è maistato utilizzato per quel fine , ed assegnato ad alti burocrati dellaGiustizia. Purtroppo – conclude la nota – in molti casi, la“protezione” dura oltre il proprio mandato, facendo cosi allungarequel privilegio non piu’ consentito per un paese in grave crisifinanziaria come il nostro.