‘Blitz’ di Laratta e Guccione al Pronto Soccorso di Paola e Cetraro.

“Abbiamo toccato il fondo. Siamo davvero all'anno zero'! Di primo mattino il deputato del pd Franco Laratta e il consigliereregionale Pd Carlo Guccione si sono presentati al Pronto soccorsodell' Ospedale di Paola, e subito dopo a quello di Cetraro. Ospedali'spoke', quindi non ospedaletti di periferia. Una visita allastruttura e ai pronto soccorso, l'incontro con medici e dirigenti, dueparole con i pazienti che affollano i corridoi e gli ingressi. PerLaratta e Guccione: “In questi ospedali si è toccato con mano unprofondo senso di abbandono e d'impotenza. Qui si sono viste cose chedovrebbero farci vergognare di essere calabresi ed italiani. Inentrambi i pronto soccorso il personale non può far fronte ad unamedia di 120-130 accessi al giorno: mancano medici ed operatori al talpunto che i primari non possono andare in ferie dal 2009! E questaestate turni forzati di tutto il personale per garantire il servizio.Nonostante ciò, di notte è in servizio un solo medico! Manca di tutto,c'è preoccupazione e scoramento negli operatori che si devono assumereresponsabilità gravi, a volte decisive per la vita dei pazienti. Ma èdifficile assumere decisioni se poi, come a Cetraro, in pieno agostosi guasta la TAC e nessuno la ripara. E ci si chiede sconsolati: macome si può lavorare ad un pronto soccorso se non c'è la TAC? Maaccade anche che si veda arrivare d'improvviso un'ambulanza che, senzaun medico a bordo, trasporta un infartuato: nessun preallarme, nessunavviso. Funziona cosi in un Pronto soccorso in cui due lettighe con 35anni di vita funzionavano fino a qualche giorno fa ( e sono ancora inbella mostra lungo i corridoi). Le stesse durante il servizio sispaccavano e quasi lasciavano cadere per terra il paziente. Ora c'èuna nuova lettiga, una sola, per 120 persone al giorno! A Paola l'assegnazione del codice al paziente che si presenta alpronto soccorso (scelta fondamentale per la vita delle persone e peril funzionamento dell'intero presidio) avviene in uno strettocorridoio all'interno dello stesso pronto soccorso. E qui si trovaanche la Guardia medica: tutti insieme in una gran confusione diruoli, segno di un degrado che non conosce limiti. Paola e Cetraro dovrebbe essere gli ospedali di riferimentodell'intero Tirreno cosentino, dopo la chiusura di altri presidi dellazona, e anche quello di San Marco Argentano. Ma dopo la cura diScopelliti, scopri strutture che non reggono l'urto, che non sonoattrezzate per far fronte ad emergenze e anche all'ordinario. Durantela stagione estiva, sul tirreno cosentino gravitano anche 500 milaturisti. Che ovviamente reclamano cura e assistenza. Ma gli annunci ei decreti di Scopelliti sul potenziamento di questi ospedali, sulnumero dei posti letto, su nuove attrezzature, cozzano con la realtàdei fatti. E gli ospedali spoke risultano più deboli e più poveri diun anno fa, prima cioè della chiusura di 17 piccoli presidi sanitari. E così il fallimento del Piano di rientro dal deficit si tocca conmano in quest strutture. E diventa il fallimento dell'intera sanità inCalabria'!

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