“L'impegno a rendere più efficiente il nostro sistema pubblico, anche con unpiù deciso ricorso all'uso delle tecnologie, è uno dei leitmotiv ricorrentidei governi che si sono succeduti negli ultimi decenni. Nella legge di conversione del decreto per la crescita, che abbiamo appenaapprovato alla Camera, c'è finalmente una novità, forse anche per la spintache viene dalla drammatica situazione economica: la nascita dell'Agenzia perl'Italia Digitale, che dovrebbe realizzare gli obiettivi dell'Agendadigitale italiana ed europea. Che cosa può venire da questa decisione per gli italiani all'estero? Tantopiù che le distanze e lo stato semicomatoso dei consolati ingigantisce perloro, forse più che per gli altri cittadini, il bisogno di efficienza e dimaggiore dinamismo della pubblica amministrazione”. È la domanda che si pone l'on. Marco Fedi, presentatore, assieme ai colleghiFarina, Garavini, Narducci e Porta, di un ordine del giorno, accolto dagoverno, sulle complesse questioni dello sviluppo delle tecnologieinformatiche nella pubblica amministrazione. “Il punto fondamentale sul quale ho messo l'accento – continua Fedi – èquello di vedere come l'innovazione tecnologica migliori concretamente ilrapporto dei cittadini con la pubblica amministrazione e soprattutto, comequesto avvenga per i cittadini italiani residenti all'estero, anchesviluppando realisticamente la posta elettronica certificata (PEC). Intanto, già sarebbe un bel risultato superare al più presto il doppiolivello di gestione, cartaceo e digitale, ancora in uso, con risparmi dirisorse, di spazio e di spese che sono a tutti evidenti. Per arrivare a questo risultato non sarebbe stato insignificante riaffermareun ruolo significativo del MAE, soprattutto per quanto attiene ai rapportitra i cittadini italiani e le amministrazioni dell'Italia e degli altripaesi europei. Mi dispiace che il Governo abbia chiesto di non menzionarequesto passaggio che avrebbe avuto un indubbio significato. L'ordine del giorno comunque, è stato parzialmente accolto, e io vogliovedere il bicchiere mezzo pieno. Si tratta ora di vedere se i passi concretiche si compiranno su questa strada saranno coerenti con gli impegni assunti.Per quanto mi riguarda, non mancherò di verificare questi passaggi e diinformarne gli italiani all'estero, che devono essere messi nella concretacondizione di avvertire i possibili miglioramenti delle misure che sarannoadottate”.