A volte ritornano, e del resto devono essere stati in pochi a credere a un addio per sempre di Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi. Quel suo nobile rifiuto a ulteriori candidature a premier per “fare spazio ai giovani” è sempre sembrato poco sincero, quasi estorto dagli eventi. Se poi si pensa che per il Cavaliere l’alternativa sarebbe stata quella di fare il “padre nobile” del Pdl o addirittura il ministro dell’Economia di un eventuale governo Alfano, ben si capisce che il protagonismo dell’ex presidente del Consiglio mal si sarebbe adattato a fare da coprotagonista. E infatti, corroborato da sondaggi commissionati apposta per l’occasione, pare che Berlusconi abbia deciso di tornare vestire i panni della prima donna nella prossima campagna elettorale relegando Angelino Alfano al ruolo di vice.Decisione presa dopo i sondaggi – Insomma i risultati dei sondaggi che nelle ultime ore sono allo studio della dirigenza Pdl affermerebbero che arrivare al 30% è possibile solo sotto la guida dell’uomo del “predellino”, inevitabile quindi che “l’unto del signore” non si sacrificasse per la causa. L’ipotesi, stando a quanto rivelato dal Corriere della Sera, sarebbe quella di un ticket con Alfano e una squadra di 40enni. Il programma prevede pure il cambiamento del nome al partito, che richiamerà le origini di Forza Italia, e la ricerca di candidati sul territorioSenza Berlusconi il Pdl è perduto – Certo il 30% potrebbe non bastare, a meno che non si ricorra a coalizioni miracolose, ma si tratta comunque del massimo cui il Centrodestra possa aspirare. Il sondaggio di cui parla oggi il Corsera affermerebbe infatti che gli scenari alternativi sarebbero peggiori: “Un Pdl senza Berlusconi non arriverebbe al 10% dei voti mentre la candidatura di Alfano alla premiership, con il Cavaliere in campo come presidente del partito, porterebbe un risultato intorno al 18%”.Pronto per la campagna elettorale – Insomma il Pdl è ancora Silvio Berlusconi con buona pace di Angelino Alfano e dei malpancisti che invocano da tempo una svolta nel partito. E il Cavaliere sarebbe già pronto a rinunciare alle ferie e Villa Certosa per studiare le strategie elettorali da mettere in campo per l’imminente campagna elettorale.Alfano: credo che Berlusconi scenderà in campo – La mezza conferma arriva dal segretario titolare dell’eventuale ticket: “C'è un gran movimento di sostegno alla ricandidatura del presidente Berlusconi” e “credo che alla fine lui deciderà di scendere in campo”. Angelino Alfano ha scioloto la riserva a margine dell'assemblea dell'Abi ai giornalisti che gli chiedevano dell'ipotesi che il Cavaliere torni a candidarsi a premier. “In tanti – ha detto Alfano – glielo stanno chiedendo ed io sono tra questi. Del resto per chi come lui ha governato in anni così complessi ha ceduto il passo a un nuovo governo tecnico senza mai essere stato battuto in aula e senza avere perso le elezioni, per chi come lui è stato il protagonista di questi anni, credo sia giusto e legittimo chiedere un giudizio al popolo italiano sulla storia di questi anni e su una nuova chance di governo. In tanti glielo stanno chiedendo e credo che alla fine lui deciderà di scendere in campo”. Glielo stanno chiedendo, ha concluso, “tanti cittadini e tanti del Pdl”.Maria Stella Gelmini (Pdl) è pro Berlusconi.”Silvio è stato, in tutti questi mesi, l'allenatore della squadra Pdl e il forte sostenitore di una esperienza di governo cui lui stesso ha ceduto il passo favorendo una difficile ma necessaria coesione nazionale”. “Lo sappiamo tutti – aggiunge l'ex ministro – che con Angelino Alfano salutiamo con grande favore la possibilità che Berlusconi guidi ora il centro-destra verso una prova elettorale difficile, decisi come siamo a proseguire e a incoraggiare una politica liberale: meno spesa pubblica, meno tasse. Siamo certi che Berlusconi – conclude Gelmini – farà la differenza convincendo i molti elettori indecisi”.11 luglio 2012Redazione Tiscali