Dandosi il caso che la bocca non me l’ hanno cucita…riporto che a novembre del 2008 scrissi “Mio nipote, due anni fa quindicenne, all’ennesimo racconto di ciò che successe a Genova nel luglio 2001, mi disse che dovevo farmene una ragione: i suoi compagni sapevano tutto dell’11 settembre di quell’anno e di Genova conoscevano l’esistenza dell’ Acquario. Se l’Onda, non diventerà un moto artificiale di acque, mosso dai motori dei partiti e dei loro consociati ma sarà consapevole del passato e del presente, in lotta per il proprio futuro auto organizzato, forse un po’ più di studenti e giovani di questo vecchio Paese, capirà cosa è successo a Genova e cosa ci facevano 8 signori della guerra e la stampa del mondo, in quell’estate infame. A qualunque età si fossero assaggiate una ad una, come grani di rosario, quelle giornate, si sarebbero fatti i conti con l’apertura della stagione della Caccia per gli uni e della Raccolta di consensi dall’altra, concepite al tavolino del potere di allora e di oggi, e si sarebbe rimasti per un bel pezzo rintronati dall’assenza di legalità, allo stato puro. Oggi, 13 novembre, sono stati assolti i vertici della polizia per i fatti avvenuti il 21 luglio 2001 all’interno della scuola Diaz durante il G8 di Genova: nell’aula, la sentenza è stata accolta con grida di Vergogna! La stessa che provai io, che “In quelle strade ci sono stata con una figlia allora di sedici anni e i suoi compagni, con i giorni di “ferie” che chiesi allora, gli stessi che mi fecero “guadagnare” dopo alcuni anni il premio della pubblicazione con tanti altri, in un libro Genova, luglio 2001: io non dimentico a sostegno del Comitato Verità e Giustizia per Genova.”
E ancora dal passato che per me è quanto mai presente…
Non fatevi illusioni, la storia siamo anche noi, e continuo, continueremo a raccontarla, come fece un’amica che conobbi poi, Adriana De Mitri, e metto nome e cognome per tutte le altre madri , altre compagne altre amiche… nessuna nota, ma che rammentano.”…Per tenere vivo il ricordo di quei giorni, per non dimenticare Genova, e perché quanto successo in quei giorni non debba più accadere…”
Non hai visto un Blob di Trenette al Pesto? Ripassale. Se te ne vai…potresti rimpiangere di non aver capito Genova 2001.
Buon cammino allora, ragazze e ragazzi e come dice Vecchioni, sappiate che il viaggio è lungo e il giorno viene e c’è chi sempre si domanderà “mi conviene?”. Sta a noi non vendere l’anima e il futuro al Mercato: ci tratta da merce e scadente.
Doriana Goracci