INVITO INTERSOS: ‘Perché siamo così ipocriti sulla guerra?’ Le missioni di pace in contesti di guerra: dalla Somalia ai Balcani, Afghanistan, Iraq, Libia

“PERCHE’ SIAMO COSI’ IPOCRITI SULLA GUERRA?”

il Gen. Fabio Mini ne parla con
Vincenzo Nigro, La Repubblica e Nino Sergi, Intersos
Mercoledì 4 luglio, dalle 17,45 alle 19,30
presso la Sala Sterlin Arush, in via Aniene 26/A, Roma

Della guerra si colgono in genere gli aspetti eroici o drammatici.
Ma la guerra: “è anche inganno sottile, nascosto, come a sua volta è l'inganno della politica
che deve dettare le condizioni della guerra e fissarne gli scopi”.
“Perché siamo così ipocriti sulla guerra?” è la domanda-titolo del libro (Chiarelettere Editore)
che sarà oggetto dell'incontro con l’autore, il generale Fabio Mini, già capo di Stato Maggiore Nato
per il Sud Europa e comandante interforze delle operazioni nei Balcani.
“Nel 1994 i nostri soldati e quelli di mezzo mondo si ritirarono dalla Somalia lasciandola in condizioni peggiori di quelle iniziali. Da allora abbiamo preso parte a tutte le guerre mistificate
limitandoci ad avvicendare i contingentisenza mai fare un bilancio oggettivo sui risultati,
sulle strategie e sui sacrifici compiuti”.
Sulla missione in Afghanistan, in particolare, non si riesce e non si vuole fare questo bilancio,
forse per paura di dover iniziare da subito a ritirare i militari italiani.
Per Mini, “la minaccia della guerra si è trasformata in «minaccia della pace» e molti guardano ad essa come ad una catastrofe che incombe sui grassi interessi che la guerra garantisce… La guerra è ipocrita negli scopi quando si affida alla retorica ed invece tratta concretamente di interessi, di affari.
L’ipocrisia della guerra è un’arte e serve a far diventare accettabile e normale tutto ciò
che succede in guerra: dall’eroismo alla nefandezza”.
Di fronte ai 4200 militari italiani in Afghanistan, col 51° solenne funerale solo pochi giorni fa,
e di fronte ai ripetuti pronunciamenti per una nuova “missione di pace” in Siria,
proponiamo una riflessione, senza ipocrisie, sui contesti da cui hanno origine
e quelli in cui si sviluppano le “missioni di pace”.
Riflessione che riteniamo utile anche per capire perché questo tema
non sia preso in considerazione dalla spending review.

Si prega di comunicare la partecipazione a:
comunicazione@intersos.org
328.0003609 – 06.85374332
Ufficio Stampa INTERSOS
Paola Amicucci

Via Aniene si trova vicino a Piazza Fiume ed è raggiungibile da Termini con gli autobus 38, 92, 217, 360.

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