Su Oggi.it, nella sezione esperti, mons. Rino Fisichella, rispondendo a un lettore che gli scrive: “Gli scandali degli ultimi tempi (preti pedofili, corvi in Vaticano, Ior) mi hanno disorientato non poco, come cattolico. Mi aiuti a capire meglio e a ritrovare serenità”, risponde, tra l’altro: “Accade che ognuno vorrebbe la Chiesa a sua immagine e somiglianza; che il Papa dicesse quello che uno vuole sentirsi dire e che il nostro insegnamento fosse sulla misura del progresso. Non sempre è possibile. Abbiamo una missione da compiere e questa, in primo luogo, impone di essere fedeli e obbedienti alla Parola del Signore che non può subire alterazioni a piacimento degli uomini o dei tempi”. Gentilissimo monsignore, in realtà, moltissimi fedeli vorrebbero una Chiesa a immagine e somiglianza del Cristo, e qualora questo non sia possibile, perlomeno a immagine e somiglianza della chiesa descritta negli Atti degli Apostoli:”La moltitudine di coloro che avevano abbracciato la fede aveva un cuore ed un'anima sola. Non v'era nessuno che ritenesse cosa propria alcunché di ciò che possedeva, ma tutto era fra loro comune…Non c'era infatti tra loro alcun bisognoso” (At 4, 32 . 34). A me pare che la gerarchia ecclesiastica (a questa ci si riferisce quando ci si lamenta della Chiesa) somigli più alla casta sacerdotale tanto avversata da Gesù, che alle prime comunità cristiane. Riguardo alla Parola del Signore, alle volte più che alla luce del progresso, sarebbe opportuno interpretarla alla luce della ragione.
Elisa Merlo