“Ci potra’ mai essere crescita equa senza una ridistribuizione del benessere economico e risorse naturali?”
In tutta la mia vita sono sempre stato convinto che l’ unica versione di democrazia che darebbe una svolta per la crescita economica , nazionale e mondiale e’ quella Diretta e Rappresentativa, ossia la partecipazione legislativa diretta dei cittadini, a differenza di quella indiretta ( moderne) come quella italiana, dove il potere è esercitato da rappresentanti eletti dal popolo.
Spesso mi sono chiesto e chiesto:” In democrazia chi controlla il controllore?” In una democrazia indiretta e’ politicamente e socialmente autoreferenziale, in quella diretta e’ il popolo, con i referendum abrogativi, propositivi e i vari provvedimenti legislativi di comune necessita’, presentati dai cittadini. In Italia ( e non solo) spesso i politici rappresentano il popolo senza mai consultarlo. perche’ non sono previsti i referendum propositivi, e le proposte di leggi d’ iniziativa popolare e petizioni, non sono mai state prese in seria considerazione dal legislatore. Nelle democrazie indirette non si sa mai chi rappresenta chi e quindi avviene che la politica ( il primo potere forte per antonomasia) viene assorbita se non addirittura messa sotto scacco e ricattata dai poteri forti ( finanze, banche, e mondo industriale) Adesso da “misero” cittadino comune, la domanda che vorrei fare ai grandi e piccini della Terrra, e’ la seguente: “Ci potra’ mai essere crescita equa senza una ridistribuizione del benessere economico e risorse naturali?” (I will say no more. Si fa per dire)
Carmine Gonnella (Progetto Pie) Londra / Italy
