Sono 7 mesi e non si riesce ad avere una vita minimamente tranquilla.
Sono 7 mesi che la nostra vita si è bloccata per una politica ferma di cui noi siamo gli ultimi capi espiatori.
Sono più di 7 mesi che la nostra ansia sale giornalmente come lo spread.
Sono più di 7 mesi che stiamo attaccati al televisore, al computer ed a tutte le possibili fonti d'informazione in attesa di notizie più o meno confortanti.
Quanto dobbiamo aspettare ancora noi che facciamo parte dei 320.200 non salvaguardati?
Cosa si è fatto in questi mesi?
Non si sa
Quante dichiarazioni in questo periodo a favore degli esodati?
Moltissime
Ma alla fine quali soluzioni sono state prese?
NessunaSolo a Voi Parlamentari, di ogni estrazione politica, possiamo sollecitare un immediato e fermo intervento nei confronti degli atteggiamenti non più tollerabili, e non certo da oggi, del Ministro Elsa Fornero passata alla storia come la ” la Signora degli esodati “. La professoressa svolge un ruolo molto delicato di cui evidentemente le manca la consapevolezza, un ruolo esercitato sempre più spesso in una forma che scivola verso la provocazione e non aiuta certo a instaurare un rapporto trasparente con chi è governato e con tutte le Parti sociali, che cercano inutilmente di svolgere una mediazione tra gli ex lavoratori ed il Governo dai poteri forti, che forte lo vuole essere solo con la classe media bassa di una nazione che vive già momenti di scarsa serenità.La vicenda del numero degli ” esodati ” e l’attacco scomposto nei confronti dell’Inps, ne sono l’ultima, e speriamo davvero l'ultima dimostrazione.A suo tempo i Sindacati hanno fatto presente che il dato inizialmente annunciato attraverso il decreto del Governo di 65mila “esodati” non era credibile.E' stato anche detto che quello degli ” esodati ” costituisce uno dei nodi più delicati dopo la riforma delle pensioni e del mercato del lavoro ed anche una questione di eguaglianza e di certezza del diritto non eludibile, non affrontabile con un approccio di ingessato ” nozionismo tecnico ” tipico di un ” mesteriante ” tutto teoria e poca pratica.Si dovevano trovare soluzioni e risorse, non essendo tollerabile che attraverso artificiosi cambiamenti dei criteri, migliaia di ex lavoratori venissero abbandonati al loro destino. Tutto ciò senza mai venire ascoltati.Ora ecco che assistiamo a un Ministro che mette sul banco degli imputati l’INPS, anziché cercare, con umiltà, di dare risposte a quanti si ritrovano senza stipendio, senza ammortizzatori sociali e senza pensione.Un membro del Governo che si occupa di lavoro e di welfare, in una delle nazioni più importanti d’Europa, che sta vivendo una fase di crisi economica e sociale tra le più drammatiche dell’ultimo secolo, deve comportarsi quale servitore dello Stato e dei suoi cittadini e non si deve permettere di raccontare menzogne al Popolo Italiano e al Parlamento, altrimenti, che ” razza ” di Ministro è?Ma non è finito qui!Tutta la nazione si è stupita nell'ascoltare ancora una volta ” chiacchiere ” che danno informazioni distorte sull' attuale situazione di questi ” disgraziati “.Dopo il gioco dei numeri, finalmente, con grande coraggio i vertici dell' INPS hanno divulgato l'esatto numero degli esodati e cioè 390.200 unità di cui solo 65.000 sono stati salvaguardati dal solito Ministro, che furbescamente ha avuto la capacità di tenere nascosti i dati fino a quando qualcuno a cui ” friggeva ” la coscienza, non ha tirato fuori dal cassetto la verità.Verità, che ha dato non poco fastidio al responsabile del Dicastero, la quale ha avuto un comportamento che oseremo dire <> e cioè, richiamare in modo estremamente severo i vertici dell'INPS solo perché hanno comunicato la reale situazione.Detto questo, però, le emittenti radio e televisive, le testate giornalistiche e purtroppo alcuni esponenti politici, continuano a riportare la notizia che:” ………………..i 65.000 derogati sono quelli la cui pensione è prevista entro il 2013 “.Pure in questo caso SI CONTINUA A SBAGLIARE poiché, nei restanti 325.200, è presente anche una piccola platea di ex lavoratori delle Poste, IBM, ecc,ecc, che pur avendo firmato l'accordo entro il 4 dicembre 2011 e PUR MATURANDO IL DIRITTO ALLA PENSIONE ENTRO IL 3° TRIMESTRE DEL 2013, non rientrano nell'ultimo requisito per essere definiti salvaguardati, per il solo fatto che sono usciti dal mondo del lavoro pochi giorni dal 31 dicembre 2011 (primi mesi del 2012).Infatti, il decreto Milleproroghe prevede come requisito, tra l'altro, l'uscita dal lavoro entro fine anno 2011.Noi ” cessati ” dal servizio nel 2012, abbiamo il diritto che si parli anche dei nostri casi, perchè NON è come asserisce la Fornero: “………. prima occorre pensare agli esodati che maturano il diritto alla pensione entro il 2013 e per gli altri ….si vedrà “.QUESTA NON E' LA VERITA' Parlamentari, perchè una parte di coloro che MATURANO il diritto alla pensione ENTRO IL 2013, anche se limitata numericamente, E' RIMASTO FUORI.Sono per la maggior parte ex dipendenti di Poste Italiane che entro questo mese di giugno maturano 40 anni di contributi (pensione di anzianità), con diritto al godimento della pensione entro il 1° agosto 2013.Un bagno di umiltà farebbe bene a tutti, a cominciare dai membri del Governo, perché occorre documentarsi, approfondire nei minimi dettagli gli argomenti all'ordine del giorno, prima di sbandierare al vento situazioni, eventi ecc. privi di fondamento che non fanno altro che destabilizzare una situazione già critica in se stessa. Oggi, i cittadini esodati e non esodati, hanno soltanto sete di verità e fatti concreti che limitano il malessere che attanaglia la già difficile vita quotidiana.Ricordatevi Parlamentari anche di costoro che attualmente sono i PIU' ESPOSTI perché, dal 1° luglio prossimo, resteranno come suole dirsi ” in mutande ” per l'inizio del pagamento dei contributi volontari da versare all'INPS.Un vivo ringraziamento per quanto farete necessariamente per ripristinare il principio di equità stracciato dal Governo Monti.Francesco AbateGennaro Casafina