“Probabilmente occorre riorganizzare il personale del Consolato, eventualmente assumendo cittadini residenti in loco”, aggiunge Laura Garavini.
Onorevola Garavini, le faccio presente che se Lei nel lontano maggio 2009, avesse consultato la III Commissione ( Affari Esteri) sarebbe venuta a conoscenza di un provvedimento legislativo di commune necessita’ presentato dal sottoscritto in cui: “ Carmine Gonnella, da Londra, chiede che il personale delle istituzioni all’ estero sia costituito per la meta’ da italiani residenti all’ estero e che questi ultimo siano chiamati a scegliere i consoli “generali” e direttori di istituti d cultura all’ estero ( Pet. N. 666)
Vede Onorevola stimatissima, il sottoscritto e’ stato sempre contro il “poltronaggio” e cariche istituzionali nominate e non elettive. Lei ha ragione, in molti consolati il personale per la stragrante maggioranza vine nominato da Roma e spesso e’ personale che del Paese ospitante hanno poca conoscenza, vuoi logisticamente, vuoi culturalmente A Londra nel corso dei decennia, abbiamo avuto Consoli capaci della situazione ed altri meno, vuoi per menefegrismo, vuoi perche’ poco aggionati. Non nego che con il mio “provvedimento” abbia un po’ esagerato, nel chiedere che il personale consolare, debba decidere per la scelta dei consoli “generali” o direttori di Istituti di Cultura, ma con una meta’ del personale ed almeno un console in loco , mi creda le cose andrebbero molto meglio.
Con stima…
Carmine Gonnella Londra.