Roma, 8 Giugno 2012
“È stata data risposta alla mia interrogazione sulla notizia del trasferimento fondi per l’indennizzo danni degli emotrasfusi al provvedimento “svuotacarceri” e sulle iniziative urgenti necessarie per accelerare il disbrigo delle pratiche e sanare i ritardi accumulati.
Per quanto riguarda i danneggiati per trasfusioni e vaccinazioni – L.210/92 e L.229/2005 – il Sottosegretario ha sottolineato che non c’è stata nessuna riduzione dell’apposito stanziamento. Per la revisione dei termini delle domande d’indennizzo, la legge stabilisce tre anni nel caso di vaccinazioni o epatiti per trasfusioni e 10 anni per infezioni HIV e si rispetta la norma esistente. Per eventuali modifiche ai termini previsti dalla legge per gli indennizzi, si dovrà attendere un’eventuale iniziativa legislativa.
Infine, per le transazioni in seguito a ricorsi e azioni di risarcimento danni invece, sono in corso i procedimenti e si aspetta la pubblicazione del decreto già firmato il 4 maggio 2012 e attualmente alla valutazione della Corte dei Conti, procedendo alla stipula degli atti se risulteranno ammessi.
Posta in tali termini, la risposta del Governo è stata del tutto insoddisfacente: mi aspettavo un impegno maggiore, innanzitutto sulla revisione dei termini per gli indennizzi senza bisogno di ricorrere a una nuova legge, e per l’assoluta mancanza di chiarezza e di tempi certi per l’erogazione di quanto spettante.
Pur apprezzando il riferimento al decreto firmato a Maggio ho voluto ricordare che sono 70 mila le persone danneggiate in attesa, da ben quattro anni, di una risposta definitiva e ormai direi urgente. Ho invitato il Governo a maggiori verifiche e controlli puntuali sul risultato dei procedimenti per i quali aumentano le procedure burocratiche e i respingimenti: un esempio per tutti, l’annosa questione dei soggetti affetti da sindrome da talidomide.
Tutte queste persone devono poter vedere ripristinato immediatamente il pagamento dei legittimi indennizzi, avere la possibilità di un accesso più rapido e trasparente al disbrigo delle pratiche e veder sanati i ritardi accumulati. Non si può continuare a risparmiare, accumulare ritardi e inutili burocrazie sulla pelle dei più deboli, degli invalidi, dei disabili, già così provati da una sempre più difficile quotidianità. ”
On.le Amalia Schirru
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Amalia Schirru
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