Piovono Droni e il cielo è sempre più blù

Stamane 24 maggio 2012, la cronaca internazionale dell’ Ansa ci racconta che “Almeno dieci sospetti militanti islamici sono stati uccisi in un attacco lanciato da un aereo americano senza pilota (drone) nella regione tribale del Nord Waziristan. Lo ha riferito una fonte di intelligence locale all’ANSA. Il velivolo ha colpito una moschea nel villaggio di Khasukhail. Secondo la fonte, il drone ha lanciato due missili contro una costruzione di fango, sospettata di essere un covo di talebani.”
…Chi ruba,chi lotta,chi ha fatto la spia,na-na-na-nana ma il cielo è sempre più blu !
Sembra la fotocopia di una notizia di febbraio, 10 morti in attacco di drone Usa nel Pakistan nord-occidentale. In quel pezzo…si diceva, tradotto dall’ inglese: Almeno 10 persone sono state uccise e altre due sono rimaste ferite quando un drone americano ha lanciato due attacchi missilistici nella regione del Nord Waziristan della cintura tribale nord-occidentale del Pakistan mercoledì mattina, secondo quanto riportato dai media locali.Secondo il rapporto del locale canale televisivo ARY, l’attacco è stato lanciato nelle prime ore del mattino, quando un drone americano ha sparato due missili contro un covo di militanti presso il villaggio di Spalga nel Nord Waziristan, una zona tribale al confine tra Pakistan e Afghanistan, a contatto con la militanza. Il rapporto ha riferito che il bilancio delle vittime potrebbe salire ulteriormente in quanto i feriti sono in condizioni critiche.L’attacco del drone di mercoledì mattina è giunto solo un giorno dopo la dichiarazione del ministro della Difesa del Pakistan, Chaudhry Ahmed Mukhtar, che la questione degli attacchi dei droni statunitensi rimaneva irrisolta e il Pakistan avrebbe continuato a sollevare la questione con gli Stati Uniti.Washington ritiene la cintura tribale nord-occidentale del Pakistan un’area di insorgenza militante e questi ribelli rappresentano una continua fonte di problemi per le forze NATO operanti in Afghanistan.L’eliminazione dei sospetti militanti nella zona nord-occidentale del Pakistan è fondamentale anche per vincere la lunga guerra contro il terrorismo, effettuata da Washington e da Islamabad.Un’accesa rabbia contro gli attacchi dei droni statunitensi nelle aree tribali del Waziristan si sta diffondendo in Pakistan, perché gli attacchi hanno ucciso, dal 2004, centinaia di persone innocenti tra le quali donne e bambini.Questo è il quinto attacco di questo genere nella zona tribale del Pakistan nord-occidentale dall’inizio del 2012. Ad oggi, 36 persone sono state uccise e molte altre sono state ferite in 13 attacchi missilistici, lanciati da droni Usa.
Per chi non sapesse cosa significa drone:” UAV, quasi UFOPer l’esercito americano, i droni sono chiamati UAV, cioè Unmanned Aerial Vehicles: aerei senza pilota. Vengono usati in situazioni in cui il volo con piloti “veri” è troppo rischioso. I loro compiti sono molteplici: possono restituire immagini della situazione sul campo. Ogni aereo può rimanere in volo per 17 ore di fila: con un “sistema” completo (4 aerei, una stazione di controllo a terra e un link satellitare) si può assicurare una copertura “visiva” delle zone in guerra 24 ore su 24. I droni possono però anche “captare” conversazioni telefoniche e, soprattutto, sparare. Il tutto grazie a apparecchiature sofisticatissime: telecamere, ovviamente, ma anche intensificatori d’immagini, visori infrarossi, laser e missili a guida laser.Si spara da lontano A guidare i droni sono militari che possono trovarsi nelle zone di battaglia, ma anche a migliaia di chilometri di distanza. E’ il caso, ad esempio, dei droni che colpiscono il Pakistan (un Paese con cui gli Usa non sono in guerra, ma nelle cui zone tribali, al confine con l’Afghanistan, si trovano i santuari di Al Qaeda). I “piloti” di quegli aerei si trovano nella base Creech, nel Nevada. Solo le fasi di decollo e atterraggio vengono gestite in loco.Sempre più usati
L’uso di droni è aumentato esponenzialmente, specie nella guerra in Afghanistan. L’amministrazione Obama ha intensificato gli attacchi. Secondo la Commissione per i diritti umani del Pakistan, che sta ora chiedendo alla CIA di fermare gli attacchi con aerei senza piloti, nel solo 2010 sono stati uccisi anche 957 civili.”
A noi non ci riguarda? C’è un interessante articoletto stamattina, sulle spese militari, diffuso in Rete con dei dati inconfutabili per i giochi della Guerra in Pace:
Segnala gli sprechi, istruzioni per l’uso
A come aerei da guerra: 10 miliardi di euro per novanta cacciabombardieri F-35 e 5 miliardi per completare la flotta di novantasei caccia Eurofighter
B come blindati: 1,6 miliardi per duecentocinquanta carri Freccia
D come droni: 1,3 miliardi per otto aerei senza pilota
E come elicotteri da guerra: 4 miliardi per cento elicotteri Nh-90
G come guerra in Afghanistan: 800 milioni all’anno
M come manutenzione: 1,4 miliardi all’anno per spese di esercizio mezzi e strutture e formazione personale
N come navi da guerra: 5 miliardi per dieci fregate multiruolo ‘Fremm’ e 1,5 miliardi per due fregate ‘Orizzonte’
P come programmi informatici militari: 12 miliardi per il sistema digitale dell’esercito ‘Nec’
S come sommergibili: 1 miliardo per due sottomarini U-212
U come uomini: 9,4 miliardi di euro all’anno di spese per gli stipendi del personale
Solo a parlarne viene il rigetto…Già… il terrorismo.
Doriana Goracci
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http://www.reset-italia.net/2012/05/24/piovono-droni-spese-militari-cyberguerra/

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