Rino Giuliani vicepresidente dell’Istituto Fernando Santi sul caso Vattani

La commissione disciplina del Ministero degli Esteri ha comminato la
sanzione della sospensione dal servizio per il console ad Osaka Mario
Vattani. Il ministro Terzi vedrà nei prossimi giorni se confermare o
modificare la sanzione. La permanenza nella sede consolare è stata
ritenuta incompatibile da quanti, e chi scrive fra questi, sono convinti
che lo stato italiano e la comunità italiana dentro e fuori dai confini
della madrepatria non possono essere rappresentati da persona che
ripetutamente contesta pubblicamente i principi a base del nostro
ordinamento giuridico democratico.
Quando si rappresenta lo stato si rappresenta tutti gli italiani e va messo
il freno a mano alla manifestazione pubblica delle opinioni personali.
Gli insegnanti della scuola pubblica che chi scrive ha conosciuto, avevano
opinioni ferme e diverse far loro. Li ringrazio ancora per aver svolto,
tutti, la funzione dellÂ’insegnamento senza mai far trapelare, in modo
esplicito , allusivo o ammiccante le proprie convinzioni personali. CÂ’è da
domandarsi perché tale senso della misura e della riservatezza non si
ritrovi in un componente la nostra diplomazia che invece dovrebbe avere
accentuati sia lÂ’una che lÂ’altra.
Quello che appare è che siano invece arrivati al discredito dello stato.
Sono di tutta evidenza le ragioni della inopportunità a confermare come
ministro plenipotenziario, rappresentante allÂ’estero delle nostre
istituzioni, persona che, mentre rappresenta la Repubblica italiana , la
definisce la nei termini dispregiativi resi noti dalla stampa.
CÂ’è una sfera della libertà dÂ’opinione che la Costituzione tutela e
garantisce a tutti, ivi compresi i componenti del nostro corpo diplomatico.
Quando,tuttavia, come nella fattispecie concreta, ci si muove sulla linea di
confine della apologia di reato, appare necessario lÂ’accertamento della
stessa atteso che , in specie, riguarda pubblico ufficiale nellÂ’esercizio
della qualificata e delicata funzione di rappresentanza dello Stato.
La pubblica amministrazione, in questo caso il MAE dovrebbe agire anche per
una sua necessaria sostanziale autotutela.
(santi news)

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