UN IMPORTANTE TRAGUARDO DI CIVILITA’ GIURIDICA VERSO LA PARIFICAZIONE DI TUTTI I FIGLI. RESTANO ANCORA DA FARE IL PROCESSO ED IL GIUDICE UNICO SPECIALIZZATO

Il Senato ha approvato il DDL 2805 S recante “Disposizioni in materia di riconoscimento dei figli naturali” testo che finalmente conferisce la delega al governo per la parificazione del trattamento giuridico dei figli nati dentro e fuori dal matrimonio.

Si tratta di un traguardo giuridico importante in quanto mira ad attuare il disposto dell’art. 30, III comma della Costituzione; il testo, già approvato dalla Camera, è stato emendato dal Senato e torna quindi all’altro ramo del Parlamento.

Dal punto di vista forense, la più rilevante novità, oltre al passaggio di competenze al giudice ordinario in materia di 317 bis c.c., è finalmente la previsione delle garanzie patrimoniali a fronte dei provvedimenti relativi al mantenimento: possibilità di accendere ipoteca giudiziale, possibilità di sequestro dei beni dell’obbligato, possibilità di ottenere ordine di pagamento diretto ai terzi e immediata esecutività dei provvedimenti.

Inoltre il Senato ha previsto un esame rapido, secondo la procedura di urgenza, dei disegni di legge in materia di concentrazione delle competenze in materia di famiglia e di minori davanti a un giudice unico specializzato.

Resta ancora purtroppo la lacuna discriminatoria della mancata previsione di un rito per i figli nati al di fuori del matrimonio che, tra l’altro, significa assenza di provvedimenti provvisori (e impossibilità di reclamarli) mancata previsione di un’istruttoria e di una fase decisoria, termini giugulatori per l’impugnazione (10 giorni invece che 30), impossibilità di impugnare in cassazione per tutti i motivi di cui all’art. 360 c.p.c.

Permangono insomma ancora lacune e incongruenze sul piano processuale che lo spostamento della competenza al giudice ordinario non risolve.

Non si può inoltre non osservare che attualmente sezioni specializzate in materia di famiglia sono presenti solo in alcuni circondari e che, invece, nella maggior parte dei Tribunali, la materia della tutela dei figli minori sarà trattata promiscuamente ad altre, in contrasto con quanto previsto dalle Linee Guida sulla Giustizia a misura di minore del Consiglio di Europa (17 novembre 2010), il cui recepimento negli ordinamenti interni è stato indicato dalla Commissione Europea come uno degli obiettivi dell’Unione Europea (An EU Agenda for the rights of the child, Bruxelles, 15 febbraio 2011).

CamMiNo-Camera Minorile Nazionale, che da anni è impegnata per garantire ai figli nati fuori del matrimonio le stesse garanzie di coloro che sono nati da genitori coniugati nel momento delicatissimo della crisi disgregativa della coppia genitoriale, plaude al traguardo raggiunto e si augura che si pervenga al più presto alle ulteriori riforme, ordinamentale e processuale, senza le quali il dettato della nostra Carta Costituzionale rimarrebbe ancora non integralmente attuato.

CamMiNo-Camera Minorile Nazionale
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