Da quanto si apprende dai vari comunicati stampa delle “nostre” rappresentanze all’ estero e’ in discussione al Senato un DDL costituzionale che prevederebbe l’ abolizione delle circoscrizioni estere o la riduzione a 8 deputati e 4 senatori. Da semplice lettore non nego di provare un senso di nausea ma si dia il caso che ahime’ mi tocca pubblicarli, altrimenti farei volentieri a meno di leggerli
Domanda:
“Se con 18 parlamentari dall’ estero gli italiani sparsi per il mondo nel corso di circa 6 anni si son visti il loro diritti, vuoi costituzionali vuoi di risorse, penalizzati; mi chiedo cosa potrebbero in futuro ottenere con 12?”
Quello che molti non sanno o non vogliono sapere e’ che il voto dall’ estero costituzionalmente non potrebbe mai essere abolito, ma solo sostituito e visto che il voto postale e’ l’ unico sistema pragmatico, lascio a voi tirare le somme.
Proposta:
Ce ne sarebbero (sono) una miriade, ma mi limito a ricordare quella del Progetto Pie: il voto paritario elettorale a tutte le tornate elettorali Consiste nel lasciare libero di scelta ( come avviene gia’ in Francia) al cittadino italiano all’ estero se votare un candidato residente all’ estero o in Madre Patria.
Riflessione:
Abolirle completamente sarebbe il male peggiore, in questo caso con il voto passivo/attivo il cittadino italiano all’ estero ( 4 milioni di elettori) potrebbe usifluire di piu’ voce in capitolo, al di la’ delle modalita’ di voto, postale. elettronico o con seggi in loco. (vedi sistema francese) Una voce questa “dissidente” ma e’ ora che andrebbe presa in seria considerazione dal parlamento italiano
Carmine Gonnella (Progetto Pie) Londra/italy