Già da alcune settimane, riceviamo fax e lettere di Connazionali oltre confine che chiedono la modifica della legge elettorale nel suo complesso. Mentre torniamo a consigliare di scrivere direttamente alla Direzione di politicamentecorretto.com, forniamo, volentieri, un nostro modo di vedere l’evoluzione dei fatti. La prossima Legislatura (2013/2018), dovrà impegnarsi a riscrivere la legge sul voto; anche i contenuti di ciò che è previsto per i Connazionali all’estero. La rappresentatività non dovrà più essere solo limitata alla Circoscrizione Estero ma estesa a tutti i Candidati senza problemi di residenza. Quindi, voto attivo e passivo universale. Se si andassero ad esaminare alcuni necessari “distinguo”, potrebbe anche trovare sistemazione il Partito degli Italiani dall’Estero (PIE) per il quale, da parecchi anni, abbiamo profuso il nostro migliore impegno. Siamo ben consci che i tempi tecnici e politici non giocano, per ora, a nostro favore; ma l’intento non verrà mai meno. Anche tenuto conto che il numero dei consensi, anche quelli sui quali avevamo sempre fatto meno conto, si sono fatti palesi. In una rivisitazione della legge elettorale, a nostro parere, dovrebbe, però, interpolarsi un piano, più articolato, sulle modifiche del voto dall’estero. Uno degli aspetti più qualificanti potrebbe essere l’Ufficio per le Politiche Sociali degli Italiani nel Mondo (UPSIM). In sostituzione del C.G.I.E. Tale struttura, volendolo, sarebbe in grado essere già operativa prima delle consultazioni politiche del 2013. L’UPSIM, indipendente dal MAE, ed alle dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri, avrebbe un ruolo che, in precedenza, non era neppure ipotizzabile. I Parlamentari, per ora eletti nella Circoscrizione Estero, mancano di un effettivo cordone ombelicale con i loro elettori. Rafforzati i Com.It.Es. (Comitati degli italiani all’Estero), l’interlocutore intermedio col Potere Legislativo nazionale potrebbe egregiamente essere svolto dall’UPSIM; senza altra interferenza ministeriale. L’Ufficio per le Politiche Sociali degli Italiani nel Mondo (UPSIM) sarebbe costituito da non più di 40 Membri eletti dai Com.It.Es. in proporzione alla densità geografica degli italiani nei 5 Continenti e, a differenza dal C.G.I.E., potrebbe anche essere un organismo propositivo vincolante. Dato che, almeno sino ad oggi, non ci si è resi del tutto conto che le esigenze della Comunità nazionale oltre confine sono, spesso, assai differenti da quelle in essere per i cittadini autoctoni. Ora non rimane che chiarire i ruoli dei singoli. Gli italiani oltre frontiera possono contare sul nostro impegno; come noi ci auguriamo di poter contare sul loro. Ogni suggerimento sarà attentamente esaminato.
Giorgio Brignola