Giustizia: Di Pietro a Severino, non riduca spese, aumenti funzionalita' = Belluno, 24 apr – ''Per far funzionare la giustizia, non bisogna ridurre le spese, ma accrescere la funzionalita' del sistema''. Cosi' Antonio Di Pietro, leader dell'Idv, si rivolge da Belluno al ministro Paola Severino che in un'intervista ha proposto tutta una serie di tagli per risparmiare. ''Signora ministro, lei non puo' fare come i precedenti ministri, che siccome non ci capivano niente, ogni giorno sparavano una cavolata. Lei ha l'aggravante di capirne di giustizia, perche' e' stato un avvocato importante ed e' una giurista preparata – ha detto Di Pietro -. Mi dispiace ma a lei l'attenuante dell'ignoranza non la possiamo dare''. Per far funzionare il sistema giudiziario non bisogna ridurre le carceri, ma – ha specificato Di Pietro – far stare meglio chi sta in carcere e lasciarcelo. ''Se si riducono le carceri, si mettono fuori i delinquenti. In secondo luogo, per combattere la criminalita', non bisogna ridurre le intercettazioni, perche' se la criminalita' di oggi si basa sulla teconologia, e' con la tecnologia che dobbiamo combatterla''. Secondo Di Pietro, ''per fare in modo che si risparmi in materia di giustizia, non bisogna ridurre le spese, ma accrescere la funzionalita' del sistema, dal momento che con i fondi recuperati, con i risarcimenti effettuati, il sistema di giustizia e' gia' di per se' sufficiente per pagare le spese''. ''Io credo che se davvero si vuole far funzionare meglio la giustizia, da domani mattina, signora ministro – cosi' il leader dell'Idv si e' ancora rivolto al ministro – si occupi di mettere all'ordine del giorno la ratifica della convenzione di Strasburgo sulla corruzione del 1999 e faccia propria la proposta che da tempo giace in Parlamento di una riforma dei reati contro la Pubblica amministrazione, reinserisca il falso in bilancio, preveda che i condannati non possano essere condannati, preveda che i rinviati a giudizio dopo l'udienza preliminare prima si facciano processare e poi si affidi loro la cosa pubblica''. ''Preveda soprattutto – ha aggiunto Di Pietro, sempre rivolto al ministro della Giustizia Severino – che gli imprenditori che vogliono partecipare alle gare, con la Pa, sia per la fornitura che per i servizi, siano solo quelli che non sono stati condannati per reati contro la pubblica amministrazione, fiscali e societari, in modo che gli imprenditori onesti possano andare avanti, non i disonesti''.
Lavoro: Di Pietro, Idv condivide monito Napolitano. Sia 'al centro' = Belluno, 24 apr – ''L'Italia dei valori condivide il monito del presidente della Repubblica che vuole che il lavoro sia al centro del 'problema', ma proprio per questo riteniamo che per rilanciare l'economia ed il lavoro non si debba modificare l'articolo 18, ma combattere i veri problemi che creano disagio e non credibilita' del nostro sistema politico istituzionale, vale a dire la burocrazia imperante, la corruzione dilagante, la politica asfittica, compromessa e troppe volte utilizzata da certi soggetti per sistemare se stessi''. Lo ha detto Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei Valori, a margine di un incontro elettorale a Belluno con la candidata sindaco del Centrosinistra, Claudia Bettiol. ''Abbiamo avuto per 15 anni Berlusconi, che si e' messo a fare politica per sistemare i suoi guai giudiziari. Sono queste le ragioni – ha proseguito Di Pietro – per cui l'Italia, non essendo credibile, ogni mattina si alza e trova spread e debito aumentati, i suicidi anch'essi in aumento, imprese che chiudono e lavoratori che vanno a casa. In questo senso riteniamo che oggi sul piano delle entrate si debba ridurre, come ha detto la Corte dei Conti, il carico fiscale, e aumentare la lotta all'evasione. Se poi c'e' da fare qualche sacrificio e chiedere qualche soldo in piu', bisogna domandarlo a chi questi soldi li ha in abbondanza, a cominciare dagli speculatori finanziari, e imponendo la tobin tax a chi ha patrimoni importanti e non certo a esodati, pensionati, cassaintegrati o, addirittura, a chi ha preso la borsa di studio''.
LAVORO:DI PIETRO;BENE FORNERO TRA OPERAI, MALE SUO PROGETTO RILANCIO ECONOMIA NON PASSA ATTRAVERSO RIFORMA ART. 18 – TREVISO, 24 APR – Il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, apprezza il confronto tra il ministro del Lavoro Elsa Fornero e gli operai, ma giudica ''penalizzanti e iniqui'' i suoi provvedimenti. ''Ritengo importante – spiega Di Pietro – che ci sia un confronto diretto tra chi prende le decisioni e chi ne deve subire le conseguenze. Della Fornero non contesto il fatto che sia andata nelle fabbriche a spiegare il suo progetto in materia di riforma del lavoro. Anzi l'apprezzo. Contesto invece fortemente – precisa – il merito di quel provvedimento perche' lo ritengo iniquo, ingiusto, penalizzante, dannoso in quanto il rilancio dell'economia non passa attraverso la riforma dell'art. 18, ne' attraverso la penalizzazione delle fasce sociali piu' deboli''.
Lega Nord: Di Pietro, ipotesi tangenti? Si ritorna ad anni '90 = Belluno, 24 apr – ''Le tangenti ai partiti? Si sta ritornando agli anni '90''. Lo afferma Antonio Di Pietro, leader dell'Idv. ''Io vedo che stanno ritornando spesso al governo della cosa pubblica persone che gia' avevo inquisito ed anche arrestato. Questo vuol dire che dopo 20 anni, l'unica cosa che si e' capito, e' come sfuggire alle indagini e come restare impuniti'' ha affermato Di Pietro, a margine di un incontro elettorale a Belluno, commentando l'ipotesi di una tangente alla Lega Nord. ''Finora abbiamo assistito ad una Lega al cui interno si sarebbero usati fondi ricevuti come finanziamento pubblico per fini privati e in tal senso la magistratura sta facendo chiarezza. Il fatto grave di questi giorni coinvolge non piu' i singoli, ma il sistema. Cioe' si torna agli anni '90, al sistema che avevamo avuto modo di scoprire noi, quando facemmo le indagini sulle grandi aziende di Stato e su quelle che falsificavano i bilanci per ottenere soldi come partito''. Per Di Pietro ''e' ancora piu' grave l'idea che un'azienda di Stato falsifichi i bilanci per far avere soldi al partito, non piu' al singolo. E vorrei che su questo tema si riflettesse molto. Le grandi aziende di stato dovrebbero essere governate da manager che sono al di sopra di ogni sospetto''.
LEGA:DI PIETRO,MOSTRAVA CAPPIO IN PARLAMENTO,MA ERANO UGUALI – TREVISO, 24 APR – Il segretario dell'Idv, Antonio Di pietro, ricorda che ''ai tempi in cui la Lega si presentava in Parlamento con il cappio da magistrato ho chiesto e ottenuto la condanna di Bossi e di Patelli, rispettivamente segretario politico e amministrativo del Carroccio. Non credo sia cambiato granche' da allora''. Parlando a margine di un comizio a Casale sul Sile, il leader di Idv sottolinea di aver sempre detto, fin da quando indossava la toga, che e' ''un'ipocrisia sostenere che vi sia una differenza tra finanziamenti presi dai singoli e i finanziamenti dati ai partiti. Non esiste il 'signor' partito, esistono i singoli che, violando la legge, si appropriano indebitamente di denaro, sia esso frutto di corruzione o di malaffare''.
LEGA:DI PIETRO,MOSTRAVA CAPPIO IN PARLAMENTO,MA ERANO UGUALI (2)
– TREVISO, 24 APR – Secondo Di Pietro, nel caso della vicenda di Finmeccanica che pare chiamare in causa la Lega, ''non sappiamo cosa e' successo. Sappiamo per certo che gia' nella Prima Repubblica tante aziende di Stato hanno violato le regole per poter fare affari. Se e' avvenuto anche in relazione a Finmeccanica, non sono soltanto quelli della Lega, che ha negato di essere destinataria di una tangente da 10 milioni, o i singoli a risponderne, ma devono essere le teste della societa' che devono saltare''. Questo e altri scandali che vedono al centro la Lega, a detta di Di Pietro, sono ''gravi sul piano etico-giudiziario, ma anche su quello politico perche' il cittadino ormai vede in tutta la politica qualcosa da cui fuggire. Tanto e' vero – precisa – che il maggior partito e' quello dell'astensione, del non voto''. Secondo Di Pietro la responsabilita' della Lega e' ''duplice, sia sotto il profilo politico che per i comportamenti tenuti da alcuni dirigenti i quali, andando a Roma, si sono impoltroniti in maniera peggiore di quelli della Prima Repubblica, commettendo, a mio avviso, un doppio peccato: quello di aver violato le regole del gioco e quello di aver creato una rabbia tra gli elettori di cui, ora, ne paghiamo le conseguenze''. Di Pietro elogia infine Rosi Bindi per aver rilanciato un appello ''di non confondere; perche' non tutti i politici sono uguali. Ne' adesso ne' nella Prima Repubblica che annoverava fior fiore di delinquentoni, ma anche persone come La Torre, Mattarella, Moro, ammazzati per difendere ideali di giustizia e di legalita'''.
Idv: Di Pietro, populisti fanno rumore, noi costruiamo alternativa = Belluno, 24 apr – ''La differenza fra noi e i cosiddetti movimenti populisti sta in questo: il movimento populista si occupa di fare rumore fino al giorno delle elezioni, noi ci occupiamo di costruire un'alternativa dal giorno dopo le elezioni e per i successivi cinque anni, con candidature, alleanze e programmi credibili dalle mani pulite e anche all'insegna della discontinuita' rispetto al passato pur nella preparazione professionale''. Lo ha detto Antonio Di Pietro, leader dell'Idv, a margine dell'incontro elettorale a Belluno con il candidato sindaco del centrosinistra Claudia Bettiol. ''Cosi' come sta avvenendo a Belluno – ha proseguito Di Pietro – vogliamo rilanciamo una coalizione, cioe' un modello riformista che oggi per le amministrative e domani per le politiche intenda dire al Paese qual e' il programma, qual e' la coalizione e qual e' la leadership e non semplicemente dire che bisogna buttare tutto al macero perche' non tutti quelli che fanno politica si comportano come quella classe dirigente della Lega, che predicava bene sabato e domenica al Nord e razzolava male il resto della settimana a Roma, quando c'andava''.
GIUSTIZIA: DI PIETRO A SEVERINO, NON SERVE RIDURRE SPESE = – Roma, 24 apr. – “Per far funzionare la giustizia e' necessario accrescere la funzionalita' del sistema con piu' mezzi e piu' strumenti. Non serve certo ridurre le spese con tagli indiscriminati al settore”. Lo afferma il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. “Non bisogna limitare le intercettazioni per combattere le mafie: sono uno strumento indispensabile per i magistrati e per l'accertamento della verita'. Se la criminalita' oggi utilizza la tecnologia, e' con gli stessi mezzi che bisogna contrastarla. Il numero delle carceri non deve essere ridimensionato lasciando cosi' liberi i delinquenti, ma occorre migliorare le condizioni all'interno delle strutture di detenzione. Se davvero il ministro Severino vuole far funzionare meglio la giustizia, acceleri l'iter per la ratifica della convenzione di Strasburgo sulla corruzione del 1999. Reinserisca immediatamente il falso in bilancio. Faccia propria la nostra proposta, che da tempo giace in Parlamento, di una riforma dei reati contro la Pubblica amministrazione, in cui si prevede che i condannati non possano essere candidati, che chi e' imputato non possa svolgere, o continuare a svolgere, incarichi di governo locale o nazionale e che gli imprenditori che hanno commesso reati contro la Pubblica amministrazione non possano partecipare alle gare per appalti pubblici”.
LAVORO. DI PIETRO: CONDIVIDO MONITO NAPOLITANO, TUTELARE PERSONE
Roma, 24 apr. – “L'Italia dei Valori condivide il monito del presidente della Repubblica, che chiede che il lavoro e la persona vengano tutelati. Per questo riteniamo che per rilanciare l'economia non si debba modificare l'articolo 18, ma combattere i veri problemi, vale a dire la burocrazia imperante, la corruzione dilagante, la politica asfittica, compromessa e troppe volte utilizzata da alcuni solo ed esclusivamente per i propri interessi. Basta guardare Berlusconi, che e' entrato in politica per sistemare i suoi guai giudiziari”. Cosi' il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. “Sono queste le ragioni per cui- aggiunge Di Pietro- l'Italia ha perso credibilita': spread e debito sono aumentati, crescono i suicidi, le imprese chiudono e sempre piu' lavoratori vanno a casa. Per questo riteniamo, come suggerito dalla Corte dei Conti, che si debba ridurre il carico fiscale e aumentare la lotta all'evasione. E' giusto che i sacrifici vengano fatti da chi ha maggiori risorse economiche, colpendo gli speculatori finanziari e non certo gli esodati, i pensionati, i cassaintegrati o, addirittura, chi ha preso la borsa di studio”.
DI PIETRO, NON NOI MA POLITICI PALUDATI NUTRONO ANTIPOLITICA – TREVISO, 24 APR – Antonio Di Pietro respinge con forza l'accusa di fare antipolitica, sottolineando che sono altri a farla, a partire dai politici paludati e ipocriti. ''Se per antipolitica si intende ribellarsi a questa ipocrisia della politica che non cambia mai ne' in termini di comportamento, ne' in termini di persone che fanno politica, io – osserva Di Pietro a Casale sul Sile – sono fiero di far parte di quell'antipolitica''. ''E' antipolitica raccogliere firme per i referendum come abbiamo fatto noi per tre diversi temi, vincendo pure?'' si chiede il leader dell'Idv ricordando poi l'impegno ''per la legge elettorale fermata dalla Corte Costituzionale per motivi procedurali pur avendo raccolto 1.200.000 firme. Come stiamo facendo adesso – aggiunge – per la legge contro il finanziamento ai partiti''. Di Pietro ritiene che la ''vera antipolitica sia quella della politica paludata, ipocrita, la quale pensa che soltanto cambiando nome possa continuare a illudere e a prendere in giro i cittadini. Credo invece – sostiene – che bisogna stabilire delle regole in cui chi e' condannato non deve essere candidato, in cui deve essere previsto che chi svolge attivita' parlamentare non puo' avere altri ruoli, proprio perche' non vi e' credibilita' da parte dei parlamentari che la mattina fanno gli imputati o gli avvocati di questi ultimi, e poi il pomeriggio vanno in tribunale con le leggi che si sono fatte qualche ora prima per aggiustare i processi''.
PARTITI. DI PIETRO: BENE PD, MA NON BASTA 'L'11 MAGGIO IDV CONSEGNA FIRME ALLA CAMERA' Roma, 24 apr. – “Apprezziamo e condividiamo la proposta del Pd sul finanziamento ai partiti, anche se non e' sufficiente va nella giusta direzione. E' importante che la politica faccia la sua parte e si metta in gioco in prima persona. Giacche' non possiamo chiedere ai cittadini di fare sacrifici se non siamo i primi a dare l'esempio”. Lo afferma in una nota il presidente dell'IdV, Antonio Di Pietro, che aggiunge: “L'Italia dei Valori chiede che venga abrogato il finanziamento ai partiti, dato che gia' nel 1993 i cittadini si erano espressi in tal senso con un referendum. In questo lasso di tempo, la politica ha fatto rientrare dalla finestra cio' che era uscito dalla porta. E' importante prevedere, per le campagne elettorali, solo dei modesti rimborsi, dati a seguito della consegna dell'apposita documentazione sulle spese effettuate, certificata e controllata direttamente dalla Corte dei Conti. L'IdV, che ha gia' raccolto le 50 mila firme utili alla proposta d'iniziativa popolare per l'abolizione dei rimborsi elettorale, proseguira', nonostante tutto, nella campagna del partito 'Giu' le mani dal sacco'. L'11 maggio consegneremo alla Camera dei Deputati tutte le firme raccolte e chiederemo al presidente Fini di calendarizzarla al piu' presto”.
GOVERNO: DI PIETRO,BENE VIA BERLUSCONI MA NO A RIGORE MONTI CONTESTO DECISAMENTE SUO PROGRAMMA POLITICO, E' RAGIONIERISTICO – TREVISO, 24 APR – Il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, si dice ''contento che al posto di Berlusconi ci sia Monti, perche' col primo ci vergognavamo, ci deridevano e ci prendevano in giro, ci umiliavano nel mondo''. ''Contestiamo pero' e decisamente il programma politico del Governo Monti – spiega – perche' il suo e' un programma meramente ragionieristico che si preoccupa e si e' preoccupato solo di far quadrare i conti, senza tener conto affatto di chi deve pagare il conto''. Di Pietro ritiene inoltre ''ingiustificato e iniquo che il conto sia fatto pagare alle persone per bene, alle fasce sociali piu' deboli, alla 'prepotenza' del sistema fiscale''. Secondo l' esponente dell'Idv ''bisogna intervenire fortemente sulla spesa pubblica che puo' essere ridotta grandemente nell'ordine di decine e decine di miliardi all'anno, e sul fronte dell'entrate: i sacrifici non devono essere chiesti alle fasce piu' deboli, ma a quelli piu' forti e prepotenti; non quindi agli esodati ma agli scudati fiscali, non ai pensionati o agli studenti che prendono la borsa di studio, ma semmai ai grandi evasori o ai grandi patrimoni con la tobin Tax. Incominciamo – osserva – dal sistema di finanziamento ai partiti che deve essere fortemente ridotto''.
PARTITI: DI PIETRO “GIÀ MIGLIAIA FIRME A CAMPAGNA ABOLIZIONE RIMBORSI”
ROMA – “Sul finanziamento ai partiti e' arrivato il momento di voltare pagina, di restituire ai cittadini il maltolto. L'Italia dei Valori che ha rinunciato all'ultima tranche di luglio delle politiche del 2008 ha gia' raccolto migliaia e migliaia di firme sulla proposta d'iniziativa popolare per l'abolizione dei rimborsi elettorali”. Lo afferma in una nota il presidente dell'IdV Antonio Di Pietro, che aggiunge: “Tantissima gente si e' recata ai nostri banchetti, allestiti su tutto il territorio nazionale – aggiunge -. Come e' accaduto per gli ultimi referendum, quando la politica continua a parlarsi addosso senza decidere, l'Italia dei Valori, che non ha i numeri per poterlo fare nel Palazzo, da' la parola direttamente ai cittadini. La campagna 'Giu' le mani dal sacco' proseguira' anche nei prossimi giorni nelle maggiori citta' italiane”.
RAI: DI PIETRO A ZAVOLI, SU CDA TUTTO TACE, AVVIARE DISCUSSIONE = Roma, 24 apr. – Oggi il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, ha inviato una lettera aperta al senatore Sergio Zavoli, presidente della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi pubblici radiotelevisivi, per sollecitare il dibattito sulle modalita' di selezione dei candidati per il Cda Rai, scaduto ormai da un mese. “Caro Presidente – scrive Di Pietro – il Consiglio d'Amministrazione Rai, scaduto ormai da un mese, continua a governare grazie a un inaccettabile regime di prorogatio, che mantiene al comando dell azienda uomini e donne, nominati nell'interesse di Berlusconi e della sua maggioranza. Fino ad ora nessuno ha mosso un dito. Governo e Parlamento hanno lasciato trascorrere il tempo senza che nulla accadesse. Nessuna discussione e' stata aperta sulla riforma dei meccanismi di nomina dei vertici Rai. Nessun tentativo e' stato fatto, in assenza di una riforma della legge Gasparri, per innovare, almeno, nel segno della trasparenza, le modalita' di individuazione e selezione dei candidati per il C.d.A. Siamo di fronte a un vuoto d'iniziativa grave e preoccupante che lascia alla guida dell'azienda un vertice privo di autorevolezza e di legittimazione democratica. I danni che il protrarsi di questa situazione puo' provocare sono enormi, come sono evidenti i vantaggi che possono derivarne per la concorrenza privata”.
FISCO: BELISARIO (IDV), ENNESIMA FIDUCIA SU PROVVEDIMENTO TUTTO SBAGLIATO – Roma, 24 apr – “Ci troviamo di fronte alla sedicesima fiducia e basterebbe questo dato vergognoso per esentarmi da qualsiasi altra considerazione sul provvedimento che stiamo discutendo in quest' Aula. Se poi si mettono in fila tutti gli errori da penna blu, contenute nelle norme presentate dal governo dei tecnici, c'è da mettersi davvero le mani nei capelli”, è quanto ha detto in Aula Felice Belisario, Presidente dei Senatori dell'Italia dei Valori durante la discussione sulla questione di fiducia sul ddl 3184-B in materia di semplificazioni tributarie. “Questo decreto, su cui l'Italia dei Valori esprime un giudizio negativo a tutto tondo – prosegue Belisario – è un altro tassello sbagliato di politica economica, si tratta di un vero e proprio provvedimento 'tartassa Italia'. Si regola l'Imu, la tassa sulle case degli italiani, rendendo tutto più complicato e si introducono nuovi piccoli balzelli, tanto per non farsi mancare nulla. Il governo, da questo punto di vista, è coerente, in perfetta linea con quello che ha fatto fin dal primo giorno: un vero disastro. “Il Fmi l'ha detto chiaramente: a causa dell'aumento del debito e nonostante le misure di tassazione esasperata, il pareggio di bilancio verrà rinviato dal 2013 al 2017, in netto contrasto con quanto affermato dal presidente del consiglio. La verità è purtroppo sotto gli occhi degli italiani: il Pil diminuirà del 2%, la disoccupazione salirà oltre il 9% per attestarsi al 10% già nel 2013, la pressione fiscale si attesterà al 45,1 % e quali saranno le ripercussioni sul potere d'acquisto e sul tenore di vita si possono facilmente immaginare. E se è vero che lo spread è diminuito, è anche vero che la liquidità si sta esaurendo, sta diventando evanescente, così come la pazienza degli italiani. Sacrifici a senso unico, debito che resta inchiodato, anzi cresce e consumi in calo – conclude Belisario – sono la miscela esplosiva che ridurrà il Paese all'elemosina”.
SENATO. BELISARIO A MAURO: DA LEI UNA PROVOCAZIONE, SI DIMETTA Roma, 24 apr. – “Le chiediamo le dimissioni dalla carica di vicepresidente. Il suo accordicchio con il presidente del Senato” non ci piace e “riteniamo la sua una autentica provocazione”. Cosi' il capogruppo dell'Idv Felice Belisario prendendo la parola nell'aula del Senato rivolgendosi alla presidente di turno Rosy Mauro. “Lei rappresenta in tutto e per tutto la casta abbarbicata alla poltrona e ai benefit vari- aggiunge- lei ha perso ogni autorevolezza. E' vero non e' sfiduciabile ma mettere in difficolta' questa aula rende deplorevole la sua ostinazione. Lo avevamo detto al presidente Schifani e lo facciamo in aula, ogni volta che presiedera' il gruppo dell'Idv mettera' in atto gesti simbolici”.
PARTITI: BELISARIO “PD HA FATTO 30, FACCIA 31 CON RIFORMA SERIA” ROMA – “Dopo il gattopardesco ddl presentato con Casini e Alfano, la nuova proposta di Bersani sui partiti e' certamente un passo in avanti, ma non basta. Con l'ipotesi di dimezzare da subito il finanziamento pubblico il Pd ha fatto trenta: faccia trentuno sostenendo apertamente l'abrogazione della legge attuale, che e' la madre degli scandali a causa dei quali la politica ha perso del tutto la faccia”. Lo afferma in una nota il capogruppo dell'Italia dei Valori in Senato, Felice Belisario. “L'IdV sta raccogliendo migliaia di firme – aggiunge – per la proposta di legge di iniziativa popolare contro il sistema dei rimborsi elettorali, nome in codice del finanziamento pubblico gia' abolito nel 1993 da un referendum. La politica deve uscire da questa contraddizione e, prima di chiedere sacrifici ai cittadini, deve decidersi a dare il buon esempio: l'unica strada e' quella di tagliare radicalmente i costi della politica, introdurre dei meccanismi di erogazione a consuntivo e garantire una vera trasparenza affidando il controllo dei bilanci alla Corte dei Conti. E' ogni giorno piu' urgente una vera riforma della politica, ma prima – conclude Belisario – i partiti mettano giu' le mani dal sacco, iniziando a rinunciare all'ultima rata di luglio come faremo noi dell'IdV”.
DELL'UTRI: BELISARIO (IDV), MAI PIU' COME LUI IN PARLAMENTO = Roma, 24 apr. – “Marcello Dell'Utri, dopo le motivazioni della Corte di Cassazione, deve subito dimettersi da senatore. Siamo stanchi di avere un Parlamento pieno zeppo di inquisiti, indagati e, oggi, addirittura mediatori con la mafia”. A dichiararlo il capogruppo dell'Italia dei Valori in Senato, Felice Belisario, che aggiunge “le accuse a carico di Dell'Utri sono gravissime e pesano come macigni. E' una vergogna che continui imperterrito la sua presenza parlamentare. Non dobbiamo stupirci se poi gli italiani si disaffezionano alla politica. Ma, e voglio gridarlo a gran voce, non siamo tutti uguali, anzi! Proprio per questo, noi dell'IdV non ci rassegniamo e continuiamo la nostra battaglia per la legalita' e la trasparenza nella nostre istituzioni. Bastano tre regole che ripetiamo da tempo inascoltati: chi ha subito condanne non puo' essere candidato, chi e' imputato non puo' svolgere, o continuare a svolgere, incarichi di governo, locale e nazionale, gli imprenditori che commettono reati contro la Pubblica amministrazione non possono concorrere per gli appalti pubblici. E per i reati di mafia – conclude Belisario- nessuna indulgenza”.
FINMECCANICA: BELISARIO, GOVERNO AZZERI VERTICI – ROMA, 24 APR – ''Da tempo l'IdV ha depositato un'interrogazione parlamentare al Ministro dello Sviluppo sul possibile coinvolgimento del Presidente e ad di Finmeccanica in una vicenda di corruzione internazionale e riciclaggio, chiedendo al Governo di intervenire per garantire l'affidabilita' del management e tutelare la competitivita' dell'azienda. Passera si e' ben guardato dal rispondere, ma con l'iscrizione nel registro degli indagati di Giuseppe Orsi l'Esecutivo ha il dovere di azzerare subito i vertici di Finmeccanica''. Lo dichiara il Presidente dei Senatori IdV, Felice Belisario. ''La vicenda della vendita in India di dodici elicotteri Agusta Westland e' allarmante – aggiunge – e getta ombre inquietanti sulla gestione per nulla trasparente di una fondamentale risorsa strategica del Paese. La situazione di difficolta' di Finmeccanica e' stata ammessa dallo stesso Orsi, il quale pero' ha indicato come possibile soluzione non le sue dimissioni, ma l'uscita della societa' dal comparto dei trasporti e da quello dell'energia: cio' causerebbe la perdita di un patrimonio di inestimabile tecnologia e di lavoro di qualita', oltre che di tantissimi posti di lavoro. Prima che l'azienda venga smantellata a colpi di scandali, il Governo – conclude Belisario – intervenga affidandone la gestione a persone competenti, non ai partiti che l'hanno sfruttata per spartirsi poltrone e incassare tangenti''.
CRISI: DONADI “RIDURRE TASSE CON LOTTA EVASIONE E TAGLI SPESA 'CATTIVA'” ROMA – “Troppe tasse uccidono l'economia. Dopo l'intervento della Corte dei Conti, che si e' aggiunto a tutti quelli precedenti, il governo non puo' continuare a far finta di niente. L'aumento della pressione fiscale causato prima da Tremonti e Berlusconi ed ora dal governo Monti, sta portando al collasso la nostra economia e sta bruciando le poche risorse disponibili per consumi e crescita. Imprese, lavoratori e famiglie sono in grande difficolta'. Per uscire da questa spirale esistono solo due ricette: taglio della cattiva spesa pubblica a favore degli investimenti e dura lotta all'evasione per ridurre le tasse”. Lo afferma in una nota il presidente del gruppo Idv alla Camera Massimo Donadi.
DEF: DONADI, DIMISSIONI? MILANESE RELATORE ERA DA REPUBBLICA BANANE = SCELTA INOPPORTUNA, BENE PASSO INDIETRO Roma, 24 apr. – “Meglio tardi che mai, ma se era mai era meglio”. Il capogruppo dell'Idv alla Camera, Massimo Donadi, usa un gioco di parole per commentare il passo indietro di Marco Milanese da relatore sul Def in commissione Affari Europei della Camera. “Ci rallegriamo di questa decisione perche' si trattava di una scelta quanto mai inopportuna – dice Donadi all'Adnkronos – il problema piu' grande, pero', e' che a qualcuno sia venuto in mente di nominarlo come relatore di un provvedimento chiave per la politica economica italiana”. “Eppure – ricorda l'esponente del partito dipietrista – Milanese e' indagato per fatti gravissimi contestati nell'esercizio delle sue funzioni. Il fatto che sia stato indicato lui a ruolo di relatore e' un fatto da Repubblica delle banane”.
MAFIA: DONADI (IDV), CASSAZIONE CONSEGNA ALLA STORIA GIUDIZIO DEFINITIVO SU BERLUSCONI – Roma, 24 apr – “La Cassazione consegna alla storia il giudizio definitivo su Berlusconi. Oltre a tutto ciò che già si sapeva, oltre ai processi che coinvolgono minorenni, oltre al fallimento politico dei suoi governi, che hanno prostrato l'economia italiana, la Cassazione conferma i rapporti con la mafia, attraverso la mediazione di Dell'Utri. Dopo tutto questo speriamo che anche nel centrodestra ci sia un sussulto di dignità e che si metta fine alla carriera politica di Berlusconi. Non basterà certo un maquillage del Pdl per cancellare con un colpo di spugna vent'anni di malgoverno, di fallimenti , di scandali, di inchieste, di disastro economico, sociale, culturale. C'è da sperare, nell'interesse dell'Itali a, che Berlusconi sia ormai solo il passato e che la sua esperienza politica si possa derubricare ad un periodo di anomalia della nostra storia democratica”. Lo afferma il presidente del gruppo Idv alla Camera Massimo Donadi.
PROVINCE: IDV, IN ATTO VERGOGNOSO INCIUCIO TRA PD E PDL – Roma, 24 apr – “Sulle province è in atto un vergognoso inciucio tra Pd e Pdl. A parole dicono di volerle razionalizzare, in realtà vogliono lasciare le cose come stanno. Insomma, dopo quella sul finanziamento pubblico ai partiti, è in arrivo un'altra riforma targata Gattopardo”. Lo dichiarano in una nota congiunta Massimo Donadi, capogruppo Idv alla Camera e David Favia, capogruppo Idv in commissione Affari costituzionali, commentando l'audizione informale del ministro Patroni Griffi di oggi in I° commissione. “Le province rimangono enti di secondo livello, con le stesse competenze di prima, ad esclusione dell'edilizia scolastica e lavoro. L'unica cosa che cambia è il sistema elettorale che, di fatto, peggiora le cose, poiché riserva l'elettorato attivo ai soli consiglieri comunali, cancellando il requisito di rappresentanza democratica. E' chiaro il progetto: vogliono trasformare le province in terreno di spartizione, una vera e propria vergogna” sostengono Donadi e Favia. “Una riforma di questo tipo non sta in piedi, è grave e inaccettabile: le province vanno abolite, non trasformate in enti che rispondono a logiche spartitorie. Sono enti inutili, dai costi eccessivi e per questo vanno cancellate. Ancora una volta, i partiti della maggioranza mostrano di avere più a cuore i propri interessi di bottega che quelli di razionalizzare e ridurre i costi della pubblica amministrazione. Questa è una riforma che grida vendetta alla quale ci opporremo in tutte le sedi e con tutte le nostre forze” concludono.
DDL LAVORO. IDV: NOSTRO EMENDAMENTO CONTRO DIMISSIONI IN BIANCO Roma, 24 apr. – “In Senato l'Idv ha presentato da tempo un ddl, di cui sono prima firmataria, che detta regole serie e stringenti per arginare l'aberrante pratica delle dimissioni in bianco. E' vergognoso che non sia stato ancora calendarizzato e per questo abbiamo presentato un emendamento alla riforma del lavoro che ricalca il nostro provvedimento, frutto di una collaborazione con il mondo delle associazioni femminili”. Lo dichiara la senatrice Giuliana Carlino, capogruppodell'Italia dei Valori in commissione lavoro, che aggiunge: “La normativa Fornero appare ancora insufficiente, incerta e di dubbia efficacia. E' indegno di un Paese civile che si continuino a licenziare in modo discriminatorio migliaia di donne, rendendo di fatto la maternita' un rischio economico, anziche' un valore sociale. Dal ministro Fornero non ci bastano i 'contentini' come il congedi di paternita' di soli tre giorni o peggio ancora l'assurdo voucher per le baby sitter. Pretendiamo- conclude Carlino- che si garantiscano le pari opportunita' con norme volte a favorire l'occupazione femminile, ad iniziare dal ripristino del lavoro part time e degli asili aziendali, eliminati dal precedente governo”.
LAVORO: CARLINO (IDV), INACCETTABILI VIOLAZIONI LIBERTA' SINDACALI SU SICUREZZA – Roma, 24 apr – “Un Paese che vuol dirsi civile deve assicurare il rispetto di tutte le libertà sindacali, tanto più in materia di sicurezza. La salute è un diritto garantito dalla Costituzione, qualsiasi forma di discriminazione rappresenta un gravissimo e inaccettabile attacco alla democrazia. Condividiamo e sottoscriviamo, perciò, quanto denunciato da Landini”. Lo afferma la senatrice Giuliana Carlino, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Lavoro, dopo aver ascoltato l'audizione del segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, in commissione Infortuni sul lavoro al Senato. “L'IdV – aggiunge – si batte da tempo per una riforma che produca una reale rappresentanza sindacale su base proporzionale, abbiamo anche presentato un disegno di legge al Senato che però è di fatto tenuto fermo in commissione da luglio 2011. E' necessario garantire i diritti costituzionali in materia di pluralismo e libertà sindacali, bisogna garantire a tutti i lavoratori il diritto di eleggere i propri rappresentanti sindacali e di poter decidere attraverso il voto su contratti e accordi che li riguardano. E' una questione di democrazia – conclude Carlino – non si può far finta di niente”.
DL FISCALE: MASCITELLI (IDV), SOLO TASSE E INCERTEZZA, NESSUNA REGOLA CHIARA A FAVORE DEI CITTADINI – Roma, 24 apr – “In questo decreto che porta come titolo 'Semplificazione fiscale' c'è un po' di tutto, ma l'unica cosa che manca sono proprio le semplificazioni. Se ne vedono poche, molte invece sono le complicazioni”. Così il capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Bilancio al Senato, Alfonso Mascitelli, nella dichiarazione di voto in Aula sul ddl 3184-B. “Con questa ennesima richiesta di fiducia sta venendo allo scoperto la realtà di un Governo che si trascina con sempre più maggiori difficoltà perché privo di qualsiasi omogeneità o, ancora peggio, di condivisione, tra i partiti che lo sostengono. Se la macchina tributaria è complicata da gestire e ancor di più da riformare, è anche vero che i cittadini contribuenti hanno bisogno di regole chiare e stabili, perché i continui cambi di idee sono proprio gli alibi formali per gli evasori. Il Governo dei tecnici e dei professori – continua Mascitelli – ha colpito la casa per 5 volte. Nel caso dell'Imu si vive nell'incertezza che sta generando angoscia. Incertezza che pesa anche sugli altri provvedimenti del decreto: sulla tassa sugli evasori, protetti dallo scudo fiscale, sulla patrimoniale dei beni di lusso, ora estesa alla fantasiosa tassa sugli aerotaxi. E che dire poi della tassa di scopo? Questo è un Governo vecchio, usato e consumato perchè persevera sulla strada battuta dai governi Berlusconi, quella – conclude – di affrontare i problemi di bilancio con maggiori tasse anziché con minori spese” .
SENATO: LI GOTTI A MAURO, DICA ALL'AULA SE E' INDAGATA – ROMA, 24 APR – ''Ai sensi dell'art. 35 del codice di procedura penale lei puo' chiedere se e' iscritta nel registro degli indagati. Lo puo fare solo lei perche' e' un atto coperto da segreto. Lo faccia e attraverso i media sgombri il campo anche da questa ombra. Sarebbe un buon gesto di comunicazione anche per il Paese. Segua il mio consiglio''. Cosi' il senatore dell'Idv Luigi Li Gotti, si rivolge al presidente di turno Rosy Mauro contestata dal Pd e dal suo stesso partito che ne chiedono le dimissioni dopo l'espulsione dalla Lega.
Fondazione Valore Italia/ Idv: Passera spieghi nomina Malinconico Pedica: “Procedura illegittima, è un ente di diritto privato” Roma, 24 apr. – “Il ministro Passera a sorpresa azzera il cda della Fondazione Valore Italia e nomina il signor Malinconico: esponente del governo tecnico, fino a pochi mesi fa, costretto, poi, alle dimissioni per vicende che lo videro coinvolto in lussuose vacanze a spese, a sua insaputa, dell'altrettanto noto imprenditore Piscicelli passato agli onori della cronaca per le sonore risate in occasione del terremoto dell'Aquila”. E' quanto afferma in una nota il senatore dell'Italia dei Valori Stefano Pedica “Presenterò – anuncia l'esponene dipietrista – una interrogazione parlamentare al ministro per avere chiare le motivazioni del decreto di scioglimento con il quale è stato azzerato il cda di una Fondazione che aveva un bilancio in pareggio, inserendo Malinconico. Inoltre anche la procedura risulta essere illegittima perchè la Fondazione risulta un ente di diritto privato”, conclude Pedica.
AGRICOLTURA: DI GIUSEPPE (IDV), DEF 2012 IGNORA SETTORE NECESSARIO ASCOLTARE LE RICHIESTE DEGLI AGRICOLTORI – ROMA, 24 APR – Un documento “privo di misure strutturali per il rilancio dello sviluppo e della competitività”. Questo il parere del capogruppo Idv in Commissione Agricoltura, Anita Di Giuseppe, che critica il Documento di Economia e finanza 2012 in riferimento al settore agricolo. “Il settore – afferma – è stato completamente ignorato. L'agricoltura italiana ha bisogno di misure che diano reali sostegni agli imprenditori e valorizzino il made in Italy, mentre Documento di economia e finanza non contiene nulla del quale l'agricoltura possa ritenersi soddisfatta, nessuna iniziativa che assicuri il rilancio dello sviluppo e della competitività del sistema agricolo italiano”. Eppure, secondo Di Giuseppe, non sarebbe complicato offrire nuove prospettive al settore: “basterebbe – spiega – ascoltare la voce degli agricoltori, che da tempo chiedono urgenti proposte di riforma organizzativa e strutturale per la semplificazione burocratica, il miglioramento della qualità agroalimentare, l'innovazione, il ricambio generazionale, il contrasto al lavoro irregolare, facilitazioni per l'accesso al credito, multifunzionalità, misure di agevolazione fiscale”.
IMMIGRATI, EVANGELISTI (IDV): DA STRASBURGO SIGILLO SU VERGOGNA ITALIA RAZZISTA Roma, 24 apr – “Oggi da Strasburgo è arrivato il sigillo su quella vergogna tutta italiana che nel marzo 2011 ha visto il nostro Paese macchiarsi di un crimine odioso, la morte di 63 migranti in fuga dalla guerra civile in Libia. L'Italia, con l'allora ministro dell'Interno Roberto Maroni, abbandonò al loro destino quelle persone, non reagì alle richieste di soccorso, condannandole a morte certa”. E' quanto affermato, in una nota, dal presidente vicario dei deputati Idv Fabio Evangelisti. “Il rapporto – ha proseguito Evangelisti – chiede ora alla Nato e ai parlamenti dei paesi europei coinvolti di aprire inchieste per accertare i fatti e le eventuali responsabilità. Da parte nostra chiediamo al ministro Riccardi, che ha la delega per l'integrazione e l'accoglienza, di mettersi subito all'opera in questo senso e di non rimanere insensibile al monito che arriva da Strasburgo”.
SUD: FORMISANO (IDV), PATTO COOPERAZIONE CON CONFINDUSTRIA NAPOLI, 24 APR – L'Italia dei valori guarda a Confindustria per stringere ''un patto rafforzato di cooperazione'' per il rilancio del Mezzogiorno. Ad annunciarlo, da Napoli, il responsabile del dipartimento Mezzogiorno del partito e segretario regionale della Campania Nello Formisano. ''Sebbene abbiamo preso atto – ha detto Formisano – di una nuova attenzione al Sud da parte del Governo Monti, che tuttavia al momento si e' manifestata soltanto in dichiarazioni di intenti che stentano a diventare atti concreti, abbiamo deciso di rivolgerci a Confindustria che, invece, ha mostrato – ha spiegato Formisano – sia con il presidente Marcegaglia che con il successore Squinzi, attenzione e volonta' a ripartire dal Mezzogiorno''. I primi incontri tra i rappresentanti dell'Idv e Confindustria, come annunciato, si svolgeranno gia' la prossima settimana, in attesa dell'insediamento del neo presidente Squinzi. La volonta' dell'Idv di rilanciare l'Italia puntando sul Mezzogiorno, come ricordato da Formisano, e' stato oggetto della mozione, presentata dal partito in Parlamento lo scorso 28 marzo, approvata con il solo voto contrario della Lega e con parere favorevole dell'esecutivo. Tra i settori del rilancio e della crescita indicati, i beni culturali che, come riferito, in Italia costituiscono ''soltanto'' il 2 per cento del Pil a fronte di un 5 per ce nto di Francia e Germania. ''Il potenziale di crescita – ha affermato il segretario regionale – e' enorme visto il patrimonio culturale presente nel Meridione e andrebbe a colmare il gap legato al disavanzo del Pil''. Non solo cultura nei p rogetti dell'Idv per il Mezzogiorno. Da Formisano e' stata sottolineata la neces sita' di utilizzare i 18 miliardi di euro dell'Unione europea, di cui la maggior parte fondi Fas, su tre direttrici fondamentali: elaborazione, finanziamento e realizzazione di progetti di rilancio dei poli museali del Sud per valorizzare i territori e attrarre investimenti; programmazione di un sistema integrato e tra sversale che coinvolga formazione, universita', nuove tecnologie e linguaggi plu rimediali, infrastrutture, trasporti e turismo; selezione di progetti di ricerca, con atenei e imprese, nei settori in cui il Mezzogiorno puo' diventare leader. ''Non basta – ha concluso Formisano -, come ha detto il ministro Barca aver messo al sicuro queste risorse, ma e' necessario utilizzarle e spenderle bene per la ripresa delle regioni del Sud, il cui rilancio economico e' una risorsa per tutto il Paese''.
GOVERNO: ZAZZERA (IDV), DEF 2012 NIENTE RISORSE PER SCUOLA E UNIVERSITA' – Roma, 24 apr – “Il DEF 2012 disegna un'Italia diversa da quella reale, un paese ideale che non c'è. Il FMI ha preannunciato che non raggiungeremo il pareggio di bilancio nel 2013. La realtà è lo stato di recessione del paese, la tassazione insopportabile, la disoccupazione galoppante. Servono provvedimenti di crescita. Noi dell'IDV riteniamo che la Cultura, l'Istruzione e l'Università siano elementi per far crescere il paese, ma nel DEF 2012 non c'è nulla che fa pensare a un cambio di passo. Non ci sono risorse per la scuola e l'Università è agonizzant e con i tagli al FFO. Nel DEF non si investe un centesimo in cultura e in beni culturali. Un governo quindi che non ci fa sperare in nulla di buono e di meglio rispetto al rigore. Non si respira aria di cambiamento, anzi la scuola resta la cenerentola dei bilanci dello Stato e non si vedono investimenti che possano far pensare ad un rilancio della Scuola e dell'Univesrità pubbliche. L'impressione è che Hollande non sia ancora arrivato dalle nostre parti!”. A dichiararlo è Pierfelice Zazzera (IDV), capogruppo in Commissione Cultura intervenendo sul DEF 2012 dove l'Idv ha votato contro il parere del Governo e presentato un proprio parere alternativo.
LAVORO: ZIPPONI (IDV),A MONITO NAPOLITANO SEGUANO MISURE CONCRETE = – Roma, 24 apr. – “E' inaccettabile che in Italia si muoia a causa della disoccupazione e dei fallimenti, tanto quanto lo sia perdere la vita sul posto di lavoro per mancanza di controlli e di sicurezze. Senza tenere conto che spesso si tratta, come confermano i dati Istat, di lavori sottopagati, precari e con una retribuzione che non riesce a compensare l'aumento dell'inflazione, il cui divario ha raggiunto il livello piu' alto dal 1995”. Cosi' il responsabile lavoro e welfare dell'IdV, Maurizio Zipponi, che aggiunge: “Ogni anno si registrano quasi mille vittime e un milione d'infortuni sul lavoro, nonostante vi sia un calo di utilizzo degli impianti del 25-30%. L'IdV chiede da tempo di ripristinare le norme sulla sicurezza sul lavoro, approvate dal governo Prodi e abrogate, nel 2008, da Berlusconi e dalla Lega. Ci auguriamo, pertanto, che al monito lanciato dal presidente Napolitano seguano presto misure concrete, che nulla costano. Invece di continuare a parlare dell'art.18 e di come scardinare i diritti dei lavoratori, il ministro Fornero farebbe bene ad inviare gli ispettori nei cantieri e nelle fabbriche, in modo da garantire assunzioni regolari e combattere il lavoro nero. Inoltre, l'IdV chiede che il Parlamento si occupi del lavoro, della sua sicurezza e della crescita, provando a predisporre il Piano nazionale per il lavoro”.
UE: ZANONI (IDV), ITALIA SOTTO ACCUSA PER EFFICIENZA ENERGETICA EDIFICI
– Roma, 24 apr – “L'efficienza energetica non è un optional. Invito il governo italiano a mettersi quanto prima in regola con la direttiva sull'efficienza energetica degli edifici per bloccare sul nascere l'ennesima procedura d'infrazione ai danni dell'Italia”. E' il commento di Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV e membro della commissione Envi Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare, alla notizia dell'imminente deferimento dell'Italia alla Corte di Giustizia Ue per il mancato adeguamento della legislazione nazionale alle nome comunitari e in materia di consumi energetici degli edifici. “Ancora una volta la sostenibilità energetica nel nostro Paese resta al palo”. Si tratta della Direttiva 2002/91/CE con la quale l'Ue cerca di migliorare l'efficienza energetica dei propri edifici e di aumentarne la sicurezza tramite ispezioni regolari di caldaie e impianti di condizionamento. “L'obiettivo finale è di obbligare tutti i Paesi membri a costruire edifici a sprechi vicino allo zero entro il 2021”, spiega l'Eurodeputato. “Purtroppo, anche questa volta, come già successo per le etichette energetiche degli elettrodomestici e decine di altre norme ambientali, l'Italia resta indietro sul percorso green dell'Europa e finisce imputata di fronte alla Corte di Giustizia – attacca Zanoni – Al rischio di multe salate da parte di Bruxelles, si aggiunge l'occasione persa di risparmiare energia a vantaggio non solo dell'ambiente ma anche del portafogli dei cittadini”. Zanoni ricorda infatti che l'efficienza energetica degli edifici è considerata dall'Ue come uno strumento fondamentale per centrare gli obiettivi Ue di riduzione di almeno il 20% (possibilmente del 25%) di emissioni ad effetto serra entro il 2020. “Proprio gli edifici consumano il 40% dell'energia europea e sono all'origine del 36% delle emissioni di anidride carbonica (Co2) di tutto il continente”. Proprio a causa della non completa trasposizione della direttiva, l'Italia è stata messa sotto procedura di infrazione nel novembre 2010. Un nuovo avvertimento da parte della Commissione è giunto nel settembre del 2011. Allora la Commissione europea inviò alle autorità italiane un parere motivato, secondo passaggio nella procedura di infrazione europea, lamentando lacune nella legislazione italiana in merito alla certificazione dei consumi energetici degli edifici e riguardo ai controlli periodici sugli impianti di climatizzazione. “Insomma l'Italia ha avuto tutto il tempo di prendere le dovute misure ma evidentemente la sostenibilità non è una priorità”, conclude l'Eurodeputato.
UE: RINALDI (IDV), OK BARROSO IL FUTURO E' L'UNIONE POLITICA DELL'EUROPA – Roma, 24 apr – “Barroso ha ragione a criticare quei governi che si oppongono a una tassa sulle transazioni finanziarie e alla distribuzione alimentare ai settori più vulnerabili, ma la Commissione Europea ha incoraggiato queste derive, accettando troppe volte il volere dei governi”. Lo ha detto Niccolò Rinaldi, eurodeputato e capodelegazione di Italia dei Valori al Parlamento Europeo, commentando l'intervento di José Manuel Barroso ad un seminario sulla crisi dell'Europa. “Barroso ha detto che la prospettiva per il futuro dell'Europa èl'Unione politica: sono d'accordo, e apprezzo anche il richiamo del presidente al valore del bilancio Ue come volano della crescita, ma per sconfiggere lo scetticismo dilagante tra i cittadini europei non basta il pur doveroso richiamo al fatto che solo il 7% delle spese Ue sono per il funzionamento della macchina e tutto il resto per gli investimenti. Barroso dice anche che i governi e le istituzioni finanziarie sono i responsabili della crisi, i primi per aver lasciato crescere troppo il debito pubblico, le seconde per la speculazione. La mia idea è che occorra creare le condizioni per un forum attraverso il quale i cittadini possano discutere e indicare le loro priorità di spesa, in modo da coinvolgere la società avvicinandoci, anche su scala europea, ai modelli di bilancio partecipato”.