Sventato il rischio che si applicasse automaticamente l’aliquota più alta
“Saranno i Comuni a decidere la tassazione sugli immobili posseduti in Italia dai connazionali all’estero. E’ sventato il rischio che si applicasse automaticamente l’aliquota più alta. Ora auspichiamo che gli amministratori locali sappiano riconoscere l’importanza di mantenere vivo il legame tra il territorio e gli emigrati”. Questo il commento di Laura Garavini, deputata del Partito Democratico eletta nella Circoscrizione Europa, al termine dei lavori della Commissione Finanze della Camera dei Deputati, dove è stato emendato il testo del Decreto fiscale.
“Le prime case possedute in Italia dagli italiani all’estero generano molto spesso un consistente indotto economico e in molti piccoli comuni contribuiscono a contrastare il degrado architettonico e l’abbandono degli immobili”, ha proseguito la deputata. La nuova formulazione prevede che i Comuni possano autonomamente scegliere se applicare l’aliquota dello 0,4% sugli immobili posseduti dagli italiani residenti all’estero, o se applicare quella più alta, dello 0,76%, generalmente prevista per le ‘seconde case’.
Roma, 17 aprile 2012