Oggi prima tappa presso la Prefettura di Bari di un ciclo di seminari dedicati al progetto presentato dal dipartimento Libertà Civili e Immigrazione del ministero dell’Interno
Prevenire e contrastare i fenomeni della dispersione scolastica e del bullismo nelle scuole. E’ questo l’obiettivo del progetto ”Abbandono scolastico e bullismo: quali rischi tra i giovani” finanziato dal PON Sicurezza e presentato questa mattina presso la Prefettura di Bari. Il progetto, promosso dal dipartimento Libertà civili e immigrazione del ministero dell’Interno, è rivolto ai giovani studenti tra i 12 e i 18 anni di età e coinvolge nove istituti scolastici delle 4 regioni Obiettivo Convergenza: Campania, Calabria, Puglia e Sicilia.
Al seminario di oggi, il primo di quattro sulle attività progettuali realizzate finora, hanno partecipato tra gli altri il prefetto di Bari Mario Tafaro, il prefetto Angelo Di Caprio-direttore centrale per i Diritti civili, la Cittadinanza e le Minoranze del ministero dell’Interno e il direttore generale del Censis Giuseppe Roma.
Divulgato con l’acronimo Di.Sco.Bull. il progetto, finanziato dal Programma Operativo Nazionale ‘Sicurezza per lo Sviluppo-Obiettivo Convergenza 2007-2013” con oltre 2.800.000 euro, in Puglia ha coinvolto due poli scolastici: l’Istituto Professionale per i servizi commerciali “Gorjux” di Bari, l’Istituto “da Vinci- Majorana” di Mola di Bari.
In una regione dove il numero degli abbandoni scolastici supera la media europea e nazionale e in una provincia come quella di Bari dove il 40 per cento degli alunni delle scuole secondarie di primo grado ha subito atti di prepotenza, il PON Sicurezza ha voluto dare un segnale concreto di attenzione verso i giovani per contenere i rischi di devianza. Grazie al progetto Di.Sco.Bul, oggi, nelle regioni Obiettivo Convergenza sono operativi 9 Centri di recupero e di ascolto all’interno delle scuole interessate. In particolare, sono stati avviati 17 percorsi di formazione che coinvolgono 297 docenti e raggiunti con attività di sensibilizzazione e accoglienza 1.484 studenti. Inoltre, sono 818 gli operatori coinvolti in iniziative di animazione territoriale (interviste, workshop, seminari) e 69 gli studenti seguiti con percorsi individualizzati di recupero. Nella sola regione Puglia 292 studenti hanno partecipato al progetto di accoglienza, mentre 96 sono gli utenti dei centri di ascolto e 58 quelli dei centri di recupero.
“Sono grato al PON Sicurezza per aver finanziato questo progetto”, ha detto il prefetto di Bari Mario Tafaro dopo aver portato i saluti dell’Autorità di Gestione del Programma, prefetto Nicola Izzo. “Ogni intervento fatto per togliere i giovani dalla strada o volto ad educarli alla legalità”, ha aggiunto, “non può che trovare plauso e accoglimento da parte delle istituzioni locali”. “Oggi è fondamentale puntare su un concetto di sicurezza condivisa”, ha sottolineato il prefetto Di Caprio. “La cultura della legalità non deve essere un esercizio intellettuale ma deve diventare una vera e propria prospettiva mentale trasmessa ai giovani dagli adulti. Il progetto Di.Sco.Bull. rientra in questa nuova filosofia della sicurezza.”
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