Verbania è un comune virtuoso e con i conti in ordine. Insieme a Brescia è risultato l'unico capoluogo di provincia in Italia che quest'anno può vantare l’eccellenza del proprio bilancio e che negli anni scorsi è stato capace di raggiungere tutti gli obbiettivi di equilibrio finanziario. L’ha stabilito il ministero delle Finanze con un decreto nel quale si conferma anche il “premio” ottenuto per questa virtuosità: non libertà operativa, ma solo la possibilità per il 2012 di non dover tagliare ulteriormente il saldo del patto di stabilità. Introducendo il criterio della virtuosità, che si calcola su parametri matematici applicati ai bilanci degli enti pubblici sottoposti al “Patto” (le Province e tutti i Comuni sopra i 5.000 abitanti), lo Stato ha voluto insomma solo dare un modesto contentino. “Nessun aumento dei trasferimenti, infatti, ma anzi nuovi tagli (oltre 2.000.000 di euro su 8 milioni di trasferimenti – ndr)con l'unico risvolto concreto – a parte una legittima soddisfazione – che nel 2012 potremo pagare con più regolarità i fornitori senza farli attendere mesi” Ha spiegato l’assessore alle Finanze, dott. Stefano Calderoni che, insieme agli uffici finanziari del comune, ha il maggior merito per questo risultato. E' veramente un assurdo, infatti, che pur avendo raggiunto tutti gli obbiettivi prefissati non ci sia data la possibilità di un allargamento nelle possibilità operative. Possibile che anche i comuni virtuosi non possano avere la possibilità di assumere personale anche là dove può rendere (un esempio la farmacia comunale: non potendo assumere nessuno non possiamo tenerla aperta un giorno in più la settimana, il che porterebbe vantaggi e risorse fresche al comune ben oltre il costo del dipendente…) oppure scegliere di spendere in quei settori che creano ricchezza. Siamo un comune turistico (con 836.000 presenze nel 2011 il più frequentato del Piemonte dopo Torino) ma – per esempio – è ci vietato allestire mostre e manifestazioni…Per questo c'è delusione: alla fine che tu lavori bene o che sprechi i soldi un sistema ingessato non premia concretamente i virtuosi: peccato! Da “Il Punto” n. 400