Crisi economica e politica: Non e’ una provocazione, ma una logica constatazione, da quando il Regno d’Italia subi’ la metamorfosi frutto di un’inopportuno Referendum Istituzionale, all’epoca del 2 Giugno 1946, il Popolo Italiano chiamato alle urne sentenzio’ soccombente la Monarchia. Ma davvero vinsero i repubblicani e persero i monarchici?
Da quell’ epoca passo’ molto acqua sotti i ponti e probabilmente sara’ difficile ottenere una corretta risposta. Comunque, configuriamo come fosse una cosa definitivamente acquisita e cerchiamo di sapere qualcosa di piu’ della Repubblica e della Democrazia.
Risulta che i governi avvicendatosi dal 1948 in poi, secondo la Costituzione, il Presidente della Repubblica dopo l’accertato risultato delle elezioni politiche ed esaurite le consultazioni fra i leader di tutti i partiti ed in relazione al livello dei consensi ottenuti, detto Presidente, conferisce ad un uomo politico l’incarico a formare il nuovo Governo.
Per chi non lo sapesse, tutto questo, perche’ in Italia vi e’ la Democrazia Parlamentare e la persona incaricata a formare il governo, propone i ministri Titolari nei rispettivi ministeri e ottenuta la fiducia al Parlamento, si reca al Quirinale per ufficilizzare la compagine governativa e per il giuramento alla Repubblica alla presenza del Presidente. Questo rito tradizionale o meglio iter parlamentare si ripete ogni qualvolta viene conferito l’incarico a formare il nuovo Governo nel corso della riapertura del Parlamento e quindi della nuova Legislatura o prematuramente quando sfiduciato cade, comunque il Governo restera’ provvisoriamente in carica per tutto il periodo delle elezioni politiche e si dimette quando si sara’ formato il nuovo Governo.
Come e’ vero che in casi eccezionali i due rami del parlamento (Senato della Repubblica e Parlamento) possono essere chiusi e quindi l’inevitabile scioglimento del Parlamento e sara’ nuovamente riaperto dopo le regolari elezioni politiche. Ma in qualche caso specifico ed a facolta’ del Presidente della Repubblica, dopo che il governo in carica cade perche’ non ottenuta la fiducia, potra’evitare le elezioni politiche a condizione che apra immediatamente una serie di consultazioni con i leader dei partiti rappresentati al Parlamento, quindi senza interrompere la legislatura, lo stesso Presidente, ha la facolta’ di conferire l’incarico a formare un nuovo Governo ad altra persona politica nell’ambito del Parlamento.
Un anno prima del 1994, ci fu un caso eccezionale legato alla procedura del conferimento a formare un nuovo Governo, a persona al di fuori del parlamento Italiano. Risulta che fino al mese di novembre del 2011, non vi era stato mai alcun conferimento dell’incarico ad altra persona non estratta dal mondo politico italiano, tale doverosa citazione, con tutto il rispetto per il ruolo che ebbe il Prof. Mario Monti nell’arco di due lustri nell’ambito della struttura politica del Parlamento Europeo.
Tattiche e strategie politiche di tale livello non era mai successo, nel corso dell’era politica iniziata dal 1994 in poi, considerando che il Presidente del Consiglo designato ha formato un Governo Tecnico, ma da quando esiste il mondo politico in una nazione com’e’ l’Italia, e’ stata gestita, da uomini politici a meno che, detto governo accettato come tecnico, ma a fatti intende gestirla come se fosse politico sorprendentemente sostenuto da tre partiti piu’ importanti rappresentati nel Parlamento.
Come si puo’ dimenticare questi 3 partiti che le loro vedute e filosofie che non convergono politicamente in quanto molto distanti e contrapposti tra loro. Si potrebbe giustificare questa loro buona volonta’ di collaborazione come fosse una tregua esattamente quanto accadeva in tempi remoti che alla fine di una battaglia con scontri all’arma bianca ed i Generali degli eserciti impegnati a quella battaglia, chiedevano e ottenevano una trega per potere dare piu’ degna sepoltura ai loro valorosi soldati caduti sul campo.
Con quest’atto inusuale si evince che il Governo non e’ Tecnico, ma si esprime con una sua linea politica e tendenzialmente piu’ europeistica e non altrettanto sufficiente per una piu’ logica tutela degli interessi della nostra Italia. ed a tutti gli effetti tale governo si manifesta inesperto su alcuni criteri e decisioni piu’ efficaci, quindi e palese il supporto di un suo tutore o meglio protettore in quanto viene seguito passo dopo passo dal Presidente della Repubblica e senza dovere aggiungere altro si ha la paercezione che da una democrazia parlamentare ancora una volta si osserva l’evoluzione pratica di un neo Governo Presidenziale, quindi l’ anomalia impera in ogni angolo della politica. Italiana.
Infatti l’espropriazione della gestione politica dal Parlamento e soprattutto dal declassamento del ruolo di partecipazione e decisione che il popolo in virtu’ della democrazia e’ il vero sovrano. Da queste circostanza si percepisce l’inizio di una probabile tensione e ci si augura di evitare lo scontro sociale e se accadesse non sarebbe utile a nessuno , quindi meglio non provocarla, quando invece, la nazione e soprattutto le Istituzioni; La Presidenza della Repubblica, il Parlamento, il Governo e tutte le parti Sociali dovrebbero sempre cooperare per il bene comune dell’intera Nazione.
In questi momenti difficili, l’Italia ha bisogno di un governo che sia davvero forte, ma ad ogni azione, legge ed emandamenti dovrebbero essere sempre adattabili per assecondare le esigenze del popolo italiano e non secondo i voleri del governo tedesco o di quello francese oltre a dovere subire una certa sudditanza o vassallaggio dell’UE? No! Signori politici italiani cosi’ non va! Ora e’ giunto il momento di ascoltare molto di piu’ e da vicino la gente, che raccontano e rappresentano le vere esigenze del popolo italiano.
Se l’Italia crede di dovere affrontare con maggiore impegno per ridurre notevolmente il debito pubblico, la tassazione proposta dal nuovo Governo risultera’ effimera e poco utile per pilotare e monitorare l’abbassamento del livello del debito pubblico. Quindi, finche’ vi e’ il tempo e piu’ saggio invertire la rotta e trovare le giuste risorse nel mondo economico e da subito iniziare a ridurre il costo dalla amministrazione pubblica a quello del mondo politico con provvedimenti rapidi e radicali perche’se si dovesse perseguire la linea di rigore proposta dal Governo Monti, temo che i sacrifici chiesti agli italiani con altre nuove tasse e sopratasse, alla resa dei conti, risulteranno vanificati.
Questo non vuole dire che gli italiani non debbano pagare le tasse, ma affondare di piu’ su quelli che le hanno sempre pagate, non credo che possa giovare a nessun governo ed ancor meno’ al Governo Monti. Si dovrebbe fare poche cose e si avranno risultati molto piu’ concreti. E’ importante potere individuare le falle piu’ vistose che inevitabilmente lievitano a dismisura le spese inutili ed improduttive a partire dallo Stato che ha carrozzoni inutili, quindi dovrebbero essere demolite.
La politica ha elevatissimi costi, si applichi veramente una maggiore austerita’ nella direzione dei palazzi a partire da quelli piu’ noti: Quirinale, (Presidenza della Repubblica) Palazzo Chigi, (Governo) Palazzo Madama (Senato della Repubblica), Monticitorio (La Camera dei Deputati). Si sospendano almeno per un periodo di 10 anni ogni forma di privilegio alla Presidenza della Camera e del Senato, una riduzione piu’sostanziale di tutti i privilegi destinati a Senatori e Deputati; Eliminazione immediata dei vari privilegi o quanto meno quelli piu’ costosi a tutti gli ex Presidenti del Senato della Repubblica e del Parlamento Italiano.
La riduzione del numero dei parlamentari nell’ambito dei due rami del parlamento di almeno il 40% di Senatori e Deputati; Lo smantellamento delle strutture amministrative delle Regioni d’Italia, che sono dei carrozzoni inutili e soprattutto dispendiosi. Un Governo forte dotato dalle sue Prefetture puo’ egregiamente rappresentare e tutelare tutto il territorio nazionale. Reintrodurre la Leva Militare per avere un Esercito predisposto alla Difesa della Nazione e per la tutela della Sovranita’ Nazionale. Ai Governi presenti e futuri, non dimenticatevi degli Italiani all’Estero, perche’ sono da sempre una vera risorsa per l’Italia!
Ristrutturazione degli organismi amministrativi delle Province (smantellare quelle che non servono e accorparle con quelle che si intendono potenziare); Ristrutturazioni degli organismi degli 8.000 e piu’ Comuni d’Italia: Smantellare tutti gli organismi comunali che non superano i 5.000 abitanti e residenti fisicamente e tali Comuni smantellati e assorbiti dai Comuni che abbiano un minimo di 5.000 e non superiore a 80.000 abitanti e residenti fisicamente.
Evitare di dovere ricorrere alla consultazione referendaria, perche’ sono costosissime; Radoppiare il periodo delle elezioni a Sindaco, da 5 a 10 anni, cosi’si evitaranno i costi delle elezioni comunali e provinciali.Meno pressione fiscali, alle persone individuali, alle famiglie, ai dipendenti e lavoratori e maggiore controlli alle grandi aziende commerciali ed industriali, Societa’ di Assicurazioni e le Banche ed Istituti di Credito a livello nazionale dovrebbero agevolare il credito agli artigiani e piccole e medie imprese commerciali ed industriali solo cosi’ si puo’ uscire dalla crisi che persiste oltre il limite della sopportazione.
Lotta a oltranza agli evasori fiscali, a tutte le mafie, alla corruzione, lotta alla droga ecc.ecc. Riformare rapidamente la Giustizia almeno per quel che riguardano i tempi per ottenere una giusta sentenza, perche’ costose, ed in pratica a volte, non risolvono nulla e perdono tutti. Non sappiamo quanto possa essere stato utile impegnare molto tempo per scardinare l’art. 18 ed anche dopo averlo in apparenza scardinato non produrra’ alcun risultato positivo ai fini della ripresa economica. Tutti gli sforzi del governo e le parti sociali devono convergere per una strategia comune come fare ripartire l’economia italiana. Valorizzate la lingua, la cultura e le Universita’ Italiane; Maggiore sostegno per la ricerca che rappresetano risorse e veicoli essenziali per la comunicazione nel mondo globalizzato. Un’impresa tutt’ altro che facile, ma la soluzione a tutti i mali dell’economia si puo’ ottenerla se l’Italia tutta, sara’ in grado di crescere rapidamente.
Quindi e come prima cosa trovare le dovute risorse, se si evitano gli sprechi, e si tolgono tutte quelle cose che sono improduttive, ci sara’ abbastanza denaro per trovare come crescere e crescere in attivo, solo cosi’ si abbattera’ un po alla volta il livello del debito pubblico.
Il Governo forse dopo un periodo piu’ ragionevole potrebbe sanare il debito pubblico, se non tutto, ma quasi tutto e livellare parte degli interessi annuali, in questo periodo valutati a circa 75.miliadi di Euro. Questo ipotetico vistoso recupero di risorsa monetaria potrebbe essere a disposizione dell’Italia, immaginiamo quant’altre cose si potrebbero realizzare con con una virtuosa ammiministrazione pubblica e potrebbero erogare denaro agli imprenditori che da tempo rivendicano giustamente il loro credito nei confronti dello Stato.
Questo creara’ lavoro e piu’ competitivita’ e si abbassera’ il livello della disoccupazione e certamente in Italia, ci saranno piu’ investitori stranieri interessati ad ottenere lauti guadagni.
Boston, 6 aprile 2012
On. Michele Frattallone, presidente del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, Inc. Consigliere eletto, tesoriere, membro del comitato esecutivo e presidente della Commissione Istruzione – Cultura ed Immagine del Comitato degli Italiani all’Estero (COM.IT.ES.) della cicoscrizione consolare di Boston, Massachusetts – Stati Uniti d’America. .